Dopo l’addestramento di base, è necessario
sottoporre il rapace ad un addestramento avanzato.
Arrivare ad avere un Falco sacro che mangia sul
pugno e risponde bene ai richiami sia al pugno che
al logoro e che vola libero in tutta sicurezza è
solo il primo passo verso la vera falconeria. Adesso
il falco deve imparare a cacciare e deve imparare ad
esprimere le sue massime performances di volo e
caccia, e questo vale per tutti i rapaci.
Soprattutto, un aspetto in genere poco considerato
dai falconieri, ma di importanza critica è
l’allenamento, la fitness muscolare del rapace, che
richiede buone conoscenze della fisiologia muscolare
ed alimentare dei rapaci per essere gestito al
meglio: un falco bene addestrato ma non in fitness
produrrà ben pochi risultati!
I vecchi autori della falconeria scrivevano che un
uomo senza niente in mano non può richiamare un
rapace. Lo scopo principale del logoro è proprio
questo, quello di richiamare i rapaci addestrati per
la falconeria. Ma il logoro ha molte altre
importanti funzioni che verranno illustrate sotto in
modo più dettagliato. Ciò implica che il logoro può
prendere una grande varietà di forme in base all'uso
che se ne fa.
La forma, colore, materiale e tecnica di costruzione
di un logoro dipendono dunque dallo scopo per cui
viene utilizzato. In genere il miglior tipo di
logoro è l'uso di una preda morta direttamente
legata ad un cordino oppure un logoro che simula
perfettamente una preda artificialmente. Ma questi
tipi di logoro, soprattutto il primo, non sono
utilizzabili tutti i giorni; per questo motivo
infatti è in genere consigliabile usare un
normalissimo logoro leggero (tipico, con la classica
forma di logoro a cuore o ferro di cavallo) per la
gran parte delle applicazioni; il rapace è
addestrato a questo tipo di logoro e risponde bene
ad esso; in tal modo se il rapace per qualche
circostanza particolare è nervoso, agitato, restìo e
non risponde neanche a questo logoro in qualche
particolare circostanza sul campo, il falconiere può
ancora tirare fuori un asso dalla manica e
richiamare il rapace con un una preda morta legata
al logoro o con un logoro che ne simula
perfettamente una.
Già precedentemente, descrivendo le attrezzature per
la caccia ho fatto volutamente una distinzione tra
logoro di addestramento e logoro da campo: il loro
ruolo è ben diverso, ci si serve del logoro da
addestramento per preparare il rapace a casa, per
muscolarlo e per insegnargli la forma e i colori
della sua preda; il logoro da campo invece è usato
sul campo, a caccia, e il suo ruolo è quasi
esclusivamente quello di aiutarci nel richiamare il
rapace. Le altre funzioni dei logori sono illustrate
in dettaglio di seguito:
1) Richiamare i rapaci
Il richiamo di un rapace da falconeria può a sua
volta suddividersi in varie categorie in base alle
esigenze che di volta in volta si presentano. Come
saprete bene non esiste un solo modo per richiamare
un rapace addestrato, oltre al logoro si richiamano
i rapaci anche al pugno e con l’uso del fischietto.
Il logoro però è sicuramente il migliore strumento
di richiamo, risulta più attraente (grazie alla sua
forma e ai suoi movimenti, creati dal falconiere
ruotandolo o trainandolo a terra) poichè simula una
preda viva (e ci risparmia di portarci animali vivi
da richiamo, che, peraltro sono anche vietati in
molti paesi). Il logoro inoltre è molto più visibile
anche da lunga distanza, rispetto al pugno e dunque
consente di recuperare un rapace che si è
allontanato molto o che per un qualche motivo
(errori di addestramento, suo temperamento
individuale, circostanze ambientali, peso troppo
alto ecc...) è restio a ritornare al falconiere.
Alcuni falconieri sono dell'idea, sbagliando, che
gli Accipitridi come gli Harris e gli Astori vanno
richiamati al pugno e non sul logoro, anche sul
campo. Ciò potrebbe essere vero con alcuni individui
che sono molto inclini a ritornare al richiamo sul
pugno sul campo anche dopo aver fallito la preda ma
questo sistema è fortemente sconsigliato
dall'esperienza. Intanto può succedere che a volte
il rapace per i motivi più vari (poca fame, qualcosa
che lo spaventa, ecc...) sia restìo a tornare al
pugno, e poi, l'esperienza insegna che anche gli
individui che da giovani nelle prime fasi di
addestramento venivano al pugno facilmente anche
dopo aver mancato una preda, con l'andare avanti
della stagione di volo, iniziano a perdere questa
tendenza e in questi casi il logoro risolverà
moltissimi problemi. La spiegazione di ciò è
semplice: per natura questi rapaci non sono abituati
al pugno, durante l'addestramento, quando la loro
condizione mentale a venire al pugno è maggiore,
verranno senza grossi problemi al pugno da qualsiasi
distanza, ma con l'andar del tempo diventeranno più
restii; il logoro invece rappresenta una preda anche
se simulata, e i rapaci sono molto più inclini,
istintivamente, ad attaccare una preda; ecco perchè
un Astore, vi farà aspettare pochissimi minuti prima
di venire al logoro anche da lunga distanza, cosa
che non accade col pugno; il logoro dunque è un
mezzo molto più naturale per richiamarli. Abituare
questi rapaci al logoro è un modo sicuro per poterli
riportare sempre a casa ed è importante anche per
l'allenamento ed il muscolamento, come verrà
spiegato successivamente.
Quando si richiama un rapace di basso volo al logoro
mai toglierglielo da davanti nel momento in cui esso
lo sta afferrando (come si fa con i falconi d'alto
volo durante le passate al logoro); in questo modo
infatti si rischia di dare una lezione negativa al
rapace che al successivo richiamo potrebbe volare
dritto rifiutando di prendere il logoro. In questo
modo si perderà la sua fiducia...e se si perde la
fiducia si perderà anche il rapace prima o poi.
Concetto importante: i giovani rapaci sono
estremamente dipendenti dal falconiere e risultano
essere anche estremamente ubbidienti; se il rapace
disobbedisce, è sempre per colpa del falconiere che
ha fatto qualche errore.
2) Allenare i rapaci
Esiste una grande varietà di metodi per allenare i
rapaci al logoro. Ogni metodo verrà approfondito nei
capitoli successivi dedicati all'addestramento delle
singole specie alla caccia ma anche nelle sezioni di
approfondimento sull'addestramento al volo di
inseguimento e al volo di attesa.
Un buon logoro da addestramento per falconi d'alto
volo deve essere costruito in modo tale da non
danneggiare il rapace nel caso gli vada a sbattere
contro (dunque non deve essere riempito con sabbia o
altro materiale pesante, non deve avere parti in
metallo). Il peso di un buon logoro da addestramento
per falconi non deve superare un terzo del peso del
rapace per cui viene usato, secondo quanto dice Nick
Fox, che nel suo testo suggerisce anche una idea
semplice ma efficace per costruire un buon logoro
per i grossi falconi: si tratta semplicemente di
tagliare a strisce una camera d'aria di auto e
fissarli nel modo rappresentato nell'immagine sotto;
si ottiene così un logoro igienico, sicuro (non
pericoloso), economico, facile da costruire e quasi
indistruttibile.
Questo semplice sistema che fa uso di gomma di
camera d'aria può essere usato con successo anche
per costruire i logori "da traino" usati per
allenare Aquile e Poiane o Astori alla caccia al
pelo.
Fig. 9.2.a: uso del logoro pe allenare i
rapaci ( passate al logoro per i falchi
d’alto volo) |
3) Prova generale per la caccia vera, migliorare le
sue capacità di cattura e la forza nelle zampe e
stimolare la sua aggressività
Come è stato spiegato nella sezione di biologia, i
giovani rapaci, soprattutto delle specie
specializzate nella caccia ad uccelli e/o mammiferi
esclusivamente vivi (Falco Pellegrino, Astore,
Sparviere per es.) hanno bisogno di molto tempo
prima di poter imparare le necessarie tecniche di
volo e di attacco. L'uso del logoro come strumento
di allenamento risolve benissimo questo problema;
esso consente infatti ai giovani rapaci di imparare
rapidamente le tecniche di cattura e di approccio ad
una preda, e una buona dose di allenamenti col
logoro possono portare un giovane rapace ad avere
delle capacità di cattura molto vicine a quelle di
un selvatico della stessa età. Senza un buon
addestramento col logoro un falco nato in cattività
e usato per la caccia col volo d'attesa
difficilmente potrà catturare selvatici e volare
come un falcone selvatico. Un buon falco da caccia,
con buona esperienza (sia selvatico sia da
falconeria ma bene addestrato) ha bisogno di
avvicinarsi abbastanza alla preda per poterla
catturare; un falco poco addestrato o un selvatico
giovane invece fallisce anche gli attacchi e le
catture più semplici (alcuni addirittura sono anche
incapaci di acchiappare una preda morta che gli
viene lanciata).
La tecnica di uso del logoro per allenare i rapaci
alla cattura varia in funzione della specie e del
suo modo di cacciare. In linea generale la tecnica
per i falconi (Pellegrini, Lanari, Sacri, Ibridi)
consiste nelle classiche "passate al logoro"; si
inizierà da poche passate nei primi giorni fino ad
arrivare anche ad oltre 50 passate al giorno verso
la fine dell'addestramento che comunque non deve mai
durare più di due settimane. Bisogna infatti evitare
di fare legare troppo il rapace al logoro; bastano
solo 10-14 giorni al massimo di allenamento col
logoro e poi bisogna immediatamente passare alle
prede vive e vere (una eccezione è rappresentata dai
falchi addestrati per la caccia ai Corvidi, i quali
possono essere allenati al logoro per mantenerne la
fitness, nei giorni in cui non si va a caccia).
Bisogna dunque evitare due grossi problemi a
proposito dell'allenamento dei rapaci col logoro: il
primo è che il rapace può divenire troppo legato al
logoro e il secondo, all'inverso, è che esso può
divenire troppo legato alle prede. In entrambi i
casi, una volta appurata l'esistenza del problema,
bisogna risolverlo: se un falco sembra troppo legato
al logoro bisogna smettere di usarlo (sostituendolo
con salti al pugno o gli "High jumps" per mantenerlo
comunque nella giusta fitness) e fargli fare molte
prede vive; all'inverso, se un rapace sembra troppo
legato alle prede vive e non risponde adeguatamente
al logoro bisogna fermare la caccia per qualche
tempo (una-due settimane) e insistere con gli
addestramenti al logoro (usato soprattutto come
richiamo).
Per gli Accipitridi (Harris, Codarossa ma
soprattutto Astori e Sparvieri, e Aquile) il
discorso è diverso: essi non migliorano molto le
loro capacità di cattura con l'uso del logoro e
soprattutto odiano mancare la preda (il logoro in
questo caso); la migliore strategia per allenare
questi rapaci è di fargli fare grande esperienza
direttamente a caccia con prede vive (o,
inizialmente, con prede vive di rilascio).
Come allenamento alla caccia il logoro però non
serve solamente per migliorare le capacità di presa
e cattura e rafforzarne le zampe e l'aggressività;
un altro importantissimo scopo del logoro usato con
questa finalità è quello di iniziare a far conoscere
al rapace quella che sarà la sua vera preda.
4) Risolvere alcuni problemi di addestramento
Si è già parlato precedentemente, a proposito
dell'uso del logoro come fondamentale strumento di
richiamo, del suo uso per risolvere alcuni problemi
per esempio rapaci restii a venire al pugno o rapaci
da richiamare da distanze molto elevate. Il logoro,
a questo proposito, rappresenta un eccellente
strumento anche per risolvere altri problemi di
addestramento che si verificano con alcuni rapaci
(alcune specie in modo particolare o giusto alcuni
individui). A livello di specie per esempio alcuni
Accipiter diventano spesso nervosi e quindi
riluttanti a venire al pugno; in questi casi si può
risolvere il problema semplicemente lanciandogli il
logoro a terra (assicuratevi però che il terreno sia
adatto, senza erba o comunque pochissima, così che
il logoro sia facilmente visibile). Anche tra i
falconi si può verificare un problema simile, essi
infatti sono abbastanza restii in genere a venire
direttamente al pugno e preferiscono di gran lunga
il logoro soprattutto se fattogli prendere
lanciandolo in aria con buona maestria (per esempio
un falco pellegrino che ha preso gusto nel volo ad
alta velocità). Anche i rapaci notturni e le Aquile
spesso non volano volentieri sul pugno e il logoro
rappresenta una eccellente soluzione per
richiamarli. Il logoro può essere utilizzato anche
per risolvere i problemi di carreggiamento o per
rendere un rapace aggressivo meno orientato verso il
falconiere (oppure per rapaci troppo paurosi).
5) Insegnare ai rapaci il "Volo d'attesa" ("Wait on
flight") e l'inseguimento
Il volo di attesa è una delle
fasi primarie in alcune tipologie di caccia con i
rapaci. Il logoro, se ben usato, può funzionare
egregiamente per preparare un rapace al volo di
attesa. Ma la procedura è troppo lunga per essere
spiegata in dettaglio in questo manuale. Per
maggiori dettagli potete contattare l’autore
hyerax@gmail.com.
Quelle che seguono sono alcune regole fondamentali
che ogni falconiere deve seguire durante le fasi di
volo libero e di addestramento di un falco d'alto
volo; esse serviranno ad evitare grossolani e
stupidi errori che però possono portare a
conseguenze anche gravi:
1) Seguire sempre una check-list (lista di
controllo) per non dimenticarsi attrezzature a casa
quando si va sul campo di volo.
2) Quando si lancia il falco in volo non lanciarlo
mai sottovento.
3) Provare sempre il funzionamento della
trasmittente e non dimenticarsi mai di applicarla al
rapace prima di liberarlo. Assicurarsi sempre che le
batterie abbiano sufficiente carica e cambiarle con
delle nuove se non si è certi della durata.
4) Non dimenticarsi mai di legare (e bene!) la carne
sul logoro, tenendolo poi sempre pronto all'uso
nella borsa; è, per questo, consigliabile preparare
il logoro prima di liberare il rapace.
5) Quando si richiama il falco sul logoro, porre
attenzione a non lasciarlo cadere sull'erba alta, in
tal caso il rapace non vedendo il logoro a terra
continuerebbe a volare e si potrebbe poggiare
lontano da noi, su un palo o un albero. Se si
dovesse compiere questo errore, recuperare
immediatamente il logoro da terra e riprendere le
logorate.
6) Quando richiamiamo il falco al logoro non
scordarsi mai di far fare sempre due giri sopra di
noi prima di farlo scendere.
7) Prima di andare a volare, controllare bene il
peso del rapace, il suo grado di fame, la sua
reattività e se ha fatto la cura (borra)
giornaliera.
8) Assicurarsi che nel terreno di volo non siano
presenti fattori di disturbo, cani, cacciatori, e
porsi sempre equidistanti da cespugli, alberi,
fiumi, canali, campi coltivati (grano, mais, vigneti
ecc) che potrebbero essere facile rifugio per le
prede di rilascio.
Quando il Falco è ormai addestrato completamente ed
è pronto per i voli liberi, potrebbero verificarsi
dei problemi come conseguenza di errori di
addestramento e/o gestione. Analizziamoli
brevemente:
1) EVENTO: Il rapace si posa vicino al falconiere
subito dopo essere stato liberato.
CAUSA: E' troppo affamato oppure troppo legato al
falconiere (imprinting eccessivo).
RIMEDIO: Se è una questione di fame, rimandare il
volo al giorno successivo, facendogli acquistare un
pò di peso. Se è una questione di imprinting il
discorso si complica: nel caso dei Falchi d'alto
volo alcuni autori consigliano di far volare il
rapace nell'erba molto alta in modo tale che non
possa poggiarsi a terra e sia costretto a volare
sulla testa del falconiere, fin quando non imparerà
con l'esperienza che gli sarà molto più utile e
piacevole volare sul falconiere e attendere la preda
o il logoro piuttosto che poggiarsi a terra.
2) EVENTO: Il rapace si allontana troppo una volta
liberato
CAUSA: peso eccessivo, il rapace è troppo grasso
RIMEDIO: Se non vuole ritornare chiamarlo con una
preda viva. Abbassarlo di peso per i voli successivi
3) EVENTO: Il rapace si allontana ancora anche se è
nel giusto peso
CAUSA: errori di addestramento o fattori casuali non
prevedibili.
RIMEDIO: riaddestrarlo facendogli fare molti
esercizi al logoro prima in filagna e poi in volo
libero per molti giorni prima di ri-liberarlo di
nuovo. Il rapace deve capire che la sua possibilità
di catturare una preda è il falconiere che la
stanerà per lui e imparerà a centrarsi.
4) EVENTO: Il rapace è distratto da piccioni nelle
vicinanze e li insegue
CAUSA: Addestramento non perfetto
RIMEDIO: Il piccione è un richiamo molto naturale
per il rapace, ed è normale che esso possa avere la
tendenza ad inseguirli. Ma i rapaci bene addestrati
non li guarderanno neanche. Se il falco non è
addestrato e non deve essere addestrato alla caccia
usando i piccioni, qualora dovesse prendere il vizio
di inseguire i piccioni selvatici, bisogna
richiamarlo immediatamente con logoro e fischietto e
se ne cattura uno, strapparglielo letteralmente
dalle zampe senza farglielo mangiare e lasciarlo a
stomaco vuoto, quindi rimetterlo in volo e
richiamarlo al logoro per dargli il pasto (questo
secondo volo sarà ovviamente più breve in quanto il
rapace sarà già stanco).
5) EVENTO: Il rapace una volta in volo e raggiunta
una buona quota, tende ad abbassarsi appena vede che
il falconiere mette la mano nella borsa (per
prendere il logoro).
CAUSA: Il rapace ha collegato il movimento della
mano con la successiva "comparsa" di cibo per lui.
RIMEDIO: Utilizzare un lancia prede radio o
filocomandato.
6) EVENTO: Appena messo in volo il rapace si va a
poggiare su alberi, pali, case ecc.
CAUSA: peso eccessivo e/o errori di addestramento
(il rapace ha capito che anche se si posa potrà
avere del cibo).
RIMEDIO: Abbassarlo di peso. Se si posa provare a
chiamarlo col logoro in modo da rimetterlo in volo.
Eventualmente fermarlo per 2-3 settimane e
riaddestrarlo da zero, cercando di creare nella sua
testa il legame tra alto volo e premio (preda o
logoro).
7) EVENTO: Il rapace vola lentamente, fa pochi giri
e vola basso oppure attacca la preda senza
interesse, la insegue un pò senza prenderla oppure
tenta a stento di inseguirla
CAUSA: debolezza
RIMEDIO: alzarlo di peso, il falco è troppo magro e
non ha la forza fisiologica per volare
adeguatamente.
8)EVENTO: Il rapace ha un incidente durante la fase
di caccia, si fa male catturando una preda o viene
ferito dalla preda stessa e da quel momento la
rifiuterà
CAUSA: Apprendimento traumatico
RIMEDIO: Riaddestrarlo in filagna con quella stessa
preda.
9) EVENTO: La preda gli scappa
CAUSA: rapace inesperto o errore del falconiere o
semplice sfortuna.
RIMEDIO: il rapace deve essere premiato ugualmente
altrimenti potrebbe rifiutare in futuro le prede
perchè scoraggiato.
10)EVENTO: il rapace uccide la preda ma non la
mangia. In genere la stocca in volo e poi non scende
sul terreno per concludere l'azione di caccia
CAUSA: peso leggermente alto, fame non eccessiva.
RIMEDIO: abbassarlo di peso, ma non di molto.
11) EVENTO: Una volta in volo il rapace insegue
qualsiasi uccello gli passi vicino (piccioni,
cornacchie, gabbiani ecc...)
CAUSA: Troppo magro e affamato, errori di
addestramento
RIMEDIO: Richiamarlo al logoro ma senza dargli cibo,
quindi rimetterlo in volo dopo un'oretta e
richiamarlo al logoro con cibo questa volta.
Come evitare che il falco
abbandoni l'alto volo per mettersi a cacciare
corvidi, gabbiani e piccioni
-
Non volare nei posti
dove si sa che possono esserci questi uccelli -
specialmente se il falco ha già avuto occasione
di catturarli.
-
Non permettere al falco
di mangiare e neppure di spiumare una di queste
prede se per caso la cattura
-
Non fare volare il falco
in condizioni avverse di tempo, in modo che non
abbia problemi a fare il suo solito lavoro di
portarsi ad una buona quota a di aspettare di
essere servito. In caso contrario potrebbe
volare via e trovare queste prede indesiderate.
-
Non volare il falco alto
di peso, così che voli svogliato e senza
"premura" di catturare la selvaggina e quindi
possa volare "largo" e trovare le prede che
rovinano l'alto volo.
-
Ritardare troppo a
servirlo quando raggiunge la sua solita quota
aumenta il rischio che da quell'altezza possa
vedere queste prede, quindi va evitato.
Bisogna anche cercare di evitare il più
possibile di non servirlo del tutto.
Segni di peso di volo sbagliato
Quando il peso è troppo alto:
-
Fa dei cerchi più larghi
del solito
-
Va volentieri a
curiosare lontano cani o persone
-
Vola con brio, ma è
lento a montare
-
Plana molto, vola
alzandosi e abbassandosi di quota e tiene la
testa alta guardando in alto mentre vola
-
E' più lento del solito
a venire al logoro
-
Gira sul logoro e fa le
passate prima di scendervi
-
Sembra meno convinto
sulla preda e ci fa le passate mentre
abitualmente lega subito
-
Ha un atteggiamento
generale di indipendenza
Quando il peso è troppo basso:
-
Vola stretto, monta poco
e piano e vola debole
-
E' pronto a scendere ad
ogni movimento che suggerisca che sta per venir
lanciato il logoro
-
Attacca la preda con
meno spirito e confidenza
-
Il suo aspetto e il suo
comportamento ricordano
quello di un falco malato o fuori forma
Come rovinare
un falco di alto volo
*
Non servirgli la preda
*
Servirlo troppo presto
*
Servirlo troppo tardi
*
Creargli l'opportunità di catturare da una bassa
quota
*
Volare in un ambiente troppo chiuso che non gli
permette di raggiungere la preda dalla
sua solita quota
prima che questa si rimetta
*
Volarlo dove ci sono dei corvi, soprattutto se al
falco interessa questa preda
*
Volarlo più di due volte al giorno
*
Volare in condizioni climatiche non ottimali
*
Volarlo sopra o sottopeso
Come abbiamo già detto, le principali metodologie di
caccia usate con i rapaci da falconeria sono due:
attacco dall’alto in volo in picchiata, scivolata o
inseguimento ed inseguimento diretto con partenza
dal pugno o da un altro posatoio. L’attacco
dall’alto presuppone dunque un volo d’attesa (“waiting
on flight”). I rapaci che possono praticare il volo
d’attesa sono i Falchi d’alto volo, le Poiane,
inclusa l’Harris e le Aquile. Dopo l’addestramento
di base dunque, procedendo con l’addestramento
avanzato del proprio rapace il falconiere deve
prepararlo al volo d’attesa o al volo di
inseguimento in funzione della specie del rapace e
della preda e in funzione della tecnica di caccia
che userà e dell’ambiente.
Per insegnare il volo di attesa al rapace si devono
sfruttare contemporaneamente diversi fattori: da un
lato bisogna intanto allenare il rapace e portarlo
ad una buona fitness muscolare, perché il
raggiungimento e mantenimento del volo di attesa
richiedono molta energia all’animale; in secondo
luogo si possono sfruttare le ore più calde del
giorno per incoraggiare il rapace a prendere qualche
corrente termica che lo possa portare su agevolmente
e senza fatica; in fine, ma non meno importante,
bisogna far capire al rapace che solo facendo un
volo d’attesa ad una certa altezza sopra il
falconiere avrà possibilità di catturare prede.
Quindi i concetti che il falco deve capire in questo
addestramento sono fondamentalmente due: 1) solo
restando in alto sul falconiere può catturare una
preda e quindi avere cibo quando ha fame 2) solo
volando ad una giusta altezza ha le massime
probabilità di catturare una preda. In genere i
falchi capiscono questo spontaneamente, fa parte del
loro istinto naturale, del loro DNA, se il
falconiere opera correttamente. Non bisogna mai fare
allontanare il rapace dopo averlo messo in volo:
l’addestramento deve essere graduale, le prime volte
appena messo in volo il rapace lo si richiama subito
al logoro, successivamente gli si consentono un paio
di giri prima di richiamarlo al logoro e così via;
in questo modo si aumenta pian piano la durata del
volo, tenendo il falco sempre nelle strette
vicinanze del falconiere; il rapace imparerà in
questo modo che avrà cibo solo se resta vicino al
suo falconiere. Per insegnargli a portarsi ad una
elevata quota di volo si usano altre strategie,
troppo lunghe da spiegare in questa sede: in
sintesi, come si era già spiegato in precedenza, si
può usare il pallone/aquilone per un breve periodo;
a questo addestramento si abbinerà anche
l’esperienza pratica: quando si va a caccia infatti
è probabile che il falco perderà molte prede proprio
perché era troppo basso e questo lo incoraggerà ad
alzarsi maggiormente per aumentare le probabilità di
cattura.
Fig. 9.3.a: Volo d’attesa |
Il volo di inseguimento può avvenire a “cul levè”
cioè lanciando il rapace direttamente dal pugno
oppure quando il rapace parte da un altro posatoio
(albero o pertica altissima trasportata dal
falconiere). Possono essere usati per l’inseguimento
diretto dal pugno anche i Falchi, sebbene questa non
sia la loro tecnica di caccia ideale, mentre
particolarmente adatti a partire dal pugno sono gli
Accipiter (Astòre e Sparviere) grazie alle ali corte
e tozze che conferiscono loro una accelerazione
bruciante. Per Poiane invece, soprattutto l’Harris,
è preferibile l’attacco diretto da albero.
Addestrare e allenare adeguatamente un rapace di
alto o di basso volo al volo di inseguimento è più
semplice rispetto al volo di attesa. Questo pattern
del comportamento predatorio fa parte di molti
rapaci ed è estremamente elementare. L’allenamento
al logoro è principalmente di due tipi in funzione
delle due categorie di rapaci: per i rapaci di basso
volo si usa il “traino” al logoro (Astore, Sparviere
ma anche Poiane) mentre per i falconi da usare a cul
levè si usano le passate al logoro. È importante
ricordare che le passate al logoro servono anche
come strumento di allenamento e muscolatura dei
falchi d’alto volo, anche quando si pratica il volo
d’attesa.
Il traino al logoro consiste nel trainare lungo un
tragitto rettilineo più o meno lungo un logoro di
forma e peso adeguato al rapace: nella gran parte
dei casi il traino viene praticato usando logori a
forma di Lepre/Coniglio per l’addestramento dei
rapaci di basso volo alla caccia ai Lagomorfi.
Questo logoro viene trainato su un terreno adeguato
senza ostacoli (preferibilmente con erbetta) sia
correndo a piedi, o in bici sia attraverso sistemi
meccanici come il Velociraptor radiocomandato.
L’allenamento al logoro con i falchi d’alto volo è
invece un po’ più complesso: in questo caso non è
sufficiente trainare il logoro ma bisogna ruotarlo
in aria con particolari movimenti, evitando di
colpire il falco durante le passate e allo stesso
tempo impedendogli di acchiapparlo dopo le prime
passate, per poi farglielo catturare preferibilmente
in volo dopo averlo lanciato in aria. Per questo
tipo di addestramento/allenamento dei falchi il
falconiere deve esercitarsi moltissimo, dapprima da
solo, senza il falco, e successivamente con il
falco: il falconiere deve imparare i movimenti
primari che consistono in:
-Passaggio alto (“High pass”): quando il falco si
sta avvicinando il falconiere deve coordinare i suoi
movimenti così da fare in modo che il logoro passi
alto sulla sua testa quando il falco sta facendo la
passata, senza fare agganciare il logoro dal falco e
senza colpire il falco stesso.
-Passaggio basso (“Low pass”): è simile al
passaggio alto, ma in questo caso il movimento del
logoro avviene in basso e non sulla testa del
falconiere.
-Passaggio a destra e a sinistra: i passaggi
laterali sono forse i più importanti, quelli che
sforzano di più il falco durante le passate e quelli
che vengono effettivamente ripetuti più volte
durante una sessione di allenamento al logoro.
-Lancio del logoro in aria e presa: è la parte
finale di una sessione di addestramento; il
falconiere deve sincronizzare i suoi movimenti in
modo da lanciare il logoro in aria nel momento in
cui il falco è pronto alla cattura, sempre evitando
di colpire il falco ma facendo in modo che il falco
possa acchiappare il logoro.
Dopo ogni sessione di allenamento il falco va
premiato con gozzo pieno sul logoro. Anche per
questo tipo di allenamento/addestramento si deve
procedere gradualmente: ad un falco che è appena
agli inizi non si può chiedere di fare 30 passate al
logoro; si inizierà dunque solo con 2-3 passate,
ripetendo l’esercizio per alcuni giorni, e man mano
aumentando il numero di passate.
In questo breve manuale di introduzione alla caccia
non è possibile descrivere nei dettagli la tecnica
di addestramento al logoro, che risulta comunque di
FONDAMENTALE importanza per la preparazione dei
rapaci da caccia. Per i dettagli si consulti
l’autore (hyerax@gmail.com).
Volete
Approfondire questo argomento?
Se volete
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