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La falconeria classica è definita come "l'arte di
addestrare i rapaci nobili allo scopo di cacciare
prede selvatiche nel loro ambiente naturale". Questa
è la disciplina che richiede più tempo, più spese,
più impegno, ma forse, anche, quella che da più
soddisfazioni. A sua volta la caccia con i rapaci
addestrati si distingue in varie categorie sia in
funzione delle prede sia 1) in funzione del rapace
utilizzato e sia 2) in funzione delle prede o 3) in
funzione dell'ambiente:
1) Classificazione in base ai rapaci usati per la
caccia:
a) Caccia d’alto volo: vengono
utilizzati i Falchi di grossa taglia (Pellegrini,
Lanari, Sacri, Girfalchi, Ibridi ecc)
b) Caccia di basso volo: praticata
soprattutto con gli Accipiter (Astore, Sparviere per
es).
c) Caccia con le Poiane: come la
poiana di Harris, la Poiana Codarossa ecc
d) Caccia con i piccoli Falchi: come
ad esempio il Gheppio comune, il Gheppio americano o
lo Smeriglio
e) Caccia con le Aquile
d) Altri tipi: caccia con i gufi
reali per es.
2) Classificazione in base alle prede:
1) Fagiani e starne
2) Anatre
3) Corvidi
4) Pelo (Lepri, Conigli, Minilepri)
5) Piccoli Passeriformi
Ogni tipo di preda può essere cacciata con vari tipi
di rapace in funzione dell’ambiente. Per es. il
fagiano in bosco può essere cacciato con l’Astore
(Basso volo) e in radure aperte può essere cacciato
con il Pellegrino (Alto volo).
Le Aquile non vengono usate a caccia, almeno in
Italia, perché il loro uso venatorio è troppo
complicato a causa delle restrizioni legislative e
delle prede proibitive (volpi e caprioli). La caccia
di basso volo è sicuramente la più soddisfacente, in
essa il rapace viene usato come un proiettile
“intelligente” cioè che insegue la preda ovunque
essa vada. I rapaci classici impiegati in questo
tipo di caccia sono quelli tipici dei boschi, gli
Accipiter, ali corte e coda lunga per manovrare
agevolmente tra la vegetazione (Astòre e Sparviere)
ma possono essere usati anche il Gheppio americano,
il Gheppio comune, lo Smeriglio ed ibridi con lo
Smeriglio. Essa è dunque una caccia di inseguimento.
Si cammina in cerca della preda, e in questo caso
l’ausilio del cane è indispensabile, e una volta
avuto il contatto e individuata la preda, che a sua
volta avrà individuato noi e quindi sarà in fuga, si
lancia il rapace in inseguimento. Per grosse prede
quali conigli, lepri, fagiani e starne si usa
l’Astore, per prede più piccole come le quaglie o i
piccoli passeriformi si usa lo sparviere oppure lo
smeriglio. Alla caccia vera e propria con i rapaci
di solito si avvicinano persone che sono già
cacciatori e quindi si trovano meglio con la caccia
di basso volo. La caccia di alto volo invece
consiste nel lanciare prima il falco in volo e
successivamente dedicarsi alla ricerca della preda.
E’ da notare che il falco non può stare in volo
troppo tempo (più di mezzora) e dunque è importante,
per questo tipo di caccia avere a disposizione zone
ricche di selvaggina, zone che consentano di trovare
in breve tempo la preda e involarla per farla
abbattere dal falco. Gli accipiter nella caccia
d’alto volo non possono essere utilizzati perché non
hanno la struttura idonea a rimanere in alto volo
per così tanto tempo. I falchi sono i migliori per
questo utilizzo. Poiane ed aquile possono
volteggiare anche per più tempo rispetto ai falchi
ma le loro picchiate lasciano a desiderare e dunque
non sono idonee all’abbattimento in volo della
selvaggina pennuta. Una forma intermedia di caccia
è la caccia ai Corvidi (cornacchie, gazze), che può
essere effettuata sia con Astore e Sparviere, sia
con falchi (di solito ibridi). E’ una forma
intermedia molto interessante perché queste prede (i
corvidi) sono oggi abbondanti ovunque e perché anche
a livello legislativo si hanno pochissime
restrizioni nella pratica di questo particolare tipo
di caccia. Dunque la caccia ai corvidi è un’ottima
alternativa sebbene impegnativa ma sicuramente più
che eccitante per chi non ha la possibilità di
recarsi a caccia in zone ricche di selvaggina
“pregiata” cioè da carne (fagiani, lepri ecc.).
Infine abbiamo la caccia con le poiane. La poiana
più utilizzata è quella di Harris (Parabuteo
unicinctus). E’ una specie americana che negli
ultimi anni ha avuto una esplosione come rapace da
falconeria. Ma possono essere utilizzate con
successo anche altre specie di poiane (codarossa,
ferruginosa, comune) sebbene l’harris sia la specie
più indicata. La tecnica di caccia delle Poiane è un
intermedio tra il basso e l’alto volo, cacciano in
appostamento e poi inseguono la preda,
l’appostamento può anche essere “aereo” cioè il
rapace volteggia (sfruttando l’ampia apertura alare)
in attesa di scovare della selvaggina. Alcuni
falconieri dicono che gli Harris sono ottimi
cacciatori altri invece negano. Per la poca
esperienza che io ho con questo rapace, posso dire
che avendoli visti cacciare sono animali molto lenti
involo e dunque poco idonei a cacciare selvaggina
veloce in inseguimento. Il loro punto forte è
l’agguato e l’intelligenza. Sono predatori eclettici
in grado di catturare virtualmente qualsiasi tipo di
preda (ho visto catturare nutrie, serpenti,
carassi!) ma proprio per questa loro eterogeneità
sono poco idonei a caccia a della selvaggina
specifica quali i fagiani (che è meglio far
catturare agli astori in bosco e ai falchi nelle
radure).
Ultime due importantissime considerazioni da fare:
il porto d’armi ed il cane. Essendo il falco
considerato alla stregua di un’arma dall’attuale
legge 157 italiana, è necessario avere il porto
d’armi e la licenza di caccia per andare a caccia
con i rapaci. Questo rappresenta un importante
fattore da considerare sia per il tempo che ci vuole
per ottenere questi documenti, sia per la spes. Il
cane infine: praticamente un cacciatore che si
rispetti non può non avere il cane, anche perché
senza questo fondamentale ausiliare non si
riuscirebbe a scovare la selvaggina. L’uso del cane
è dunque necessario ed irrinunciabile! Gli unici 3
tipi di caccia praticabili senza cane sono: caccia
con l’Harris a selvaggina varia (quello che il
rapace stesso riesce a trovare), caccia ai Corvidi,
caccia alle Anatre (con alto o basso volo) e caccia
con lo Sparviere o Smeriglio a piccoli passeriformi.
Ma i risultati sono comunque scarsi se si ambisce a
selvaggina di valore come fagiani, starne, lepri o
quaglie.
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