Come si è già anticipato nel capitolo dedicato
ai rapaci da falconeria, le forme di caccia col
falco sono principalmente due, l'alto volo ed il
basso volo. Di seguito descriveremo più in
dettaglio queste due forme di falconeria.
La caccia d'alto volo viene praticata con rapaci
appartenenti al genere Falco ed in particolare
con i più "altani" (cioè specie che generalmente
volano e cacciano a grandi altezze) come il
Falco Pellegrino, il Girfalco e gli Ibridi.
Esteticamente l'alto volo è molto più
affascinante rispetto al basso volo, poichè
consente al falconiere di assistere ad uno
spettacolo piuttosto lungo e senza ostacoli alla
vista. A differenza della caccia di basso volo,
infatti, tutta l'azione di volo e caccia ha una
durata maggiore nell'alto volo e avviene a cielo
aperto, senza ostacoli alla vista. Il falconiere
libera il cane sul terreno di caccia e quindi si
muove a piedi seguendo gli spostamenti del cane
fin quando esso non va in ferma; a questo punto
il falconiere scappuccia il falco e lo lancia in
volo: è importante quindi sia che il cane tenga
bene la ferma per qualche minuto e sia che il
falco riesca ad alzarsi in volo ad una altezza
sufficiente in breve tempo; quando il falco è in
posizione ben alta e pronto, il falconiere dà il
segnale al cane di far involare la preda; a
questo punto il falco si lascia andare in una
picchiata ad alta velocità che termina con una
"stoccata" con cui il falco colpisce la preda in
aria lasciandola cadere tramortita o morta a
terra. Non sempre il falco riesce a fare una
picchiata a goccia ad alta velocità, ma può
catturare la preda in una "scivolata", cioè una
picchiata ad ali semiaperte e in direzione
obliqua. La percentuale di successo nella caccia
d'alto volo dipende dalla bravura del falconiere
nell'addestramento del proprio falco e nella
gestione dell'azione di caccia, dalla bravura ed
esperienza del cane e del falco ma anche
dall'esperienza della preda; tutte le prede
hanno infatti delle innate capacità
antipredatorie che permettono loro di evitare i
predatori durante un attacco: le anatre per
esempio hanno un volo estremamente rapido e
veloce e sono in grado di scartare rapidamente
cambiando direzione in modo repentino, esse
inoltre tentano di rifugiarsi appena possibile
al suolo in mezzo alla vegetazione per evitare
di essere catturate dal predatore; i fagiani
spesso restano congelati al suolo e preferiscono
correre a terra piuttosto che involarsi. Spesso
quindi si ritorna a casa a mani vuote ma con
tanta adrenalina perchè nella falconeria ciò che
conta è il rapporto tra il falco e il falconiere
e la vita all'aria aperta, e già il solo
osservare il proprio falco volare alto e tentare
una cattura a un selvatico da un posto in prima
fila come quello del falconiere dà delle
emozioni straordinarie.
Secondo le definizioni classiche della
falconeria ai rapaci di basso volo appartengono
fondamentalmente due sole specie, l'Astore e lo
Sparviere, entrambi del genere Accipiter. Oggi
però nuove specie di rapaci vengono usate per la
falconeria, come le poiane (Harris, Codarossa,
Comune) e, nel gergo dei falconieri italiani,
anch'esse rientrano nella categoria dei rapaci
di basso volo; per essere più precisi però
bisogna dire che i veri rapaci da basso volo
sono solo l'Astore e lo Sparviere, poichè la
tecnica di caccia delle Poiane è leggermente
differente; per questo motivo, per esempio, gli
inglesi non distinguono tra rapaci di alto e
basso volo ma tra rapaci dalle ali lunghe (longwings,
che corrispondono ai nostri rapaci d'alto volo,
cioè i Falchi), rapaci dalle ali corte (shortwings,
che corrispondono ai nostri rapaci di basso
volo, cioè Astore e Sparviere) e rapaci dalle
ali grandi (broadwings, cioè le Poiane). Nel
basso volo l'azione di caccia si svolge in modo
fulmineo, una volta sul campo, quando il cane
ferma una preda il falconiere lancia il rapace
direttamente dal pugno all'inseguimento diretto
della preda; generalmente questa tecnica di
caccia viene usata in ambienti boscosi e ricchi
di vegetazione, habitat tipici dei rapaci
utilizzati (Astore e Sparviere) e dove essi
possono garantire i migliori risultati; quindi
l'azione di caccia si riduce a pochissimi
secondi e spesso la vegetazione chiude la vista
al falconiere che non riesce a seguire tutta
l'azione di caccia. Le Poiane non sono
propriamente dei rapaci di basso volo, esse
hanno ali troppo grandi e non sono adatte a
partire dal pugno in inseguimento diretto, o
comunque, in questa circostanza, non hanno la
stessa accelerazione bruciante degli Accipiter.
Le Poiane cacciano in natura da appostamento o
sfruttando il volo esplorativo in termica,
lanciandosi poi in scivolate di inseguimento
molto veloci, e solo raramente in inseguimenti
in volo battuto. Le poiane di Harris cacciano in
gruppo (l'Harris è l'unica specie di rapace
sociale) e dunque bilanciano la loro lentezza
con una caccia cooperativa in cui più individui
collaborano insieme per cercare, stanare e
catturare la preda. Astore e Sparviere invece
possiedono tutta una serie di adattamenti per la
caccia in ambienti chiusi, ricchi di
vegetazione, sono quindi tipici rapaci "da
bosco"; in natura è possibile spesso osservare
sia l'Astore che lo Sparviere anche volare molto
alti alla ricerca di prede o per spostarsi da
una zona di caccia ad un'altra sfruttando le
correnti termiche, ma la loro azione di caccia
si svolge quasi sempre a pochi metri dal suolo,
con un inseguimento ed attacco diretto delle
prede; questi rapaci hanno ali molto corte e
larghe che consentono loro ampia manovrabilità
tra la vegetazione (immaginatevi un pellegrino
che vola tra gli alberi con le sue lunghissime
ali...avrebbe non poche difficoltà ad evitare
gli ostacoli e a passare tra i rami); possiedono
una lunga coda che garantisce elevata
manovrabilità anche in spazi molto ristretti ed
infine possiedono un sistema nervoso ad
altissima velocità; e proprio il sistema nervoso
molto particolare di questi rapaci li rende
particolarmente "difficili" da gestire per il
falconiere. Immaginate uno Sparviere appollaiato
in appostamento su un ramo all'interno di un
bosco, ad un certo punto, dalla fitta
vegetazione spunta un pettirosso, ignaro della
presenza del predatore: lo Sparviere deve
individuare, identificare, lanciarsi in un
attacco diretto e catturare la preda nel minor
tempo possibile per non perdere l'occasione, ciò
perché tra la vegetazione una preda (come il
pettirosso di questo esempio) può apparire e
scomparire molto rapidamente tra i rami e le
foglie; ecco quindi che il sistema nervoso degli
Accipiter funziona ad elevata velocità, essi non
hanno tempo per "pensare" (sono l'opposto degli
Strigiformi) ma devono agire d'istinto ed in
tempi brevissimi! dal momento in cui le cellule
della retina (coni e bastoncelli) dello
Sparviere ricevono il segnale visivo e lo
trasmettono all'encefalo che lo elabora e
riconosce che quella è una preda, al momento in
cui il cervello stesso invia il segnale
elettrico ai muscoli del volo, passano pochi
millesimi di secondo! Questa particolarità rende
gli Accipiter particolarmente ostici da gestire
in falconeria: sono rapaci nervosi, spesso
incostanti, si agitano facilmente e si
traumatizzano altrettanto facilmente. Ma la
caccia di basso volo con gli Accipiter è la
forma di falconeria che garantisce i migliori
risultati e difficilmente il falconiere a caccia
con uno Sparviere o un Astore tornerà a casa con
il carniere vuoto.
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