Non si può parlare di medioevo se
non si parla di Falconeria. Durante il Medioevo
questa affascinante arte raggiunse il suo
massimo splendore e non c’era nobile che non
avesse un falco; i rapaci erano uno Status
Symbol dell’epoca, un po’ come la macchina di
lusso oggi. Oggi, a migliaia di anni di
distanza, uno sparuto gruppo di persone tiene
ancora viva questa arte con passione e costanza
non solo per piacere personale e per amore verso
i rapaci ma anche allo scopo di conservarla, sia
da un punto di vista pratico-tecnico che da un
punto di vista culturale.
La prima utilizzazione di rapaci per
dimostrazioni al pubblico è una idea inglese, e
risale già agli anni ’80, con la nascita del
Birds of Prey Center, ideato e diretto da Jamima
Parry Jones, figlia d’arte (suo padre era Philip
Glasier, autore del famosissimo testo sulla
falconeria “Falconry and Hawking”); tale centro
ospitava moltissime specie di rapaci da tutto il
mondo, in parte usate per progetti di
riproduzione in cattività ed in parte utilizzate
per esibizioni e didattica al pubblico. Da
questo centro presero spunto altri falconieri e
si ebbe la nascita di numerosi centri simili,
non solo in Inghilterra ma anche in varie altre
parti d’Europa (Spagna, Francia, Germania,
Austria, Italia) e del mondo (Stati Uniti in
primis). Questo per quanto riguarda l’uso dei
rapaci a fini soprattutto didattici.
Ma le esibizioni al pubblico sono
anche di tipo “storico”, ed in questo caso la
storia ci porta in Italia: è nel nostro paese
infatti che, già da molti anni, alcuni
falconieri ebbero l’idea di partecipare con i
loro rapaci alle sempre più numerose
rievocazioni storiche medioevali che si tengono
nei tantissimi borghi medioevali italiani.
Inizialmente sia i falconieri che i rapaci
utilizzati non erano specializzati: venivano
utilizzati nelle sfilate e nelle rievocazioni
storiche gli stessi rapaci che i falconieri
usavano a caccia (con tutto ciò che ne consegue)
e venivano mostrate sempre le solite specie
(Pellegrini, Lanari, Astòri e qualche Ibrido).
Poiché la partecipazione dei falconieri a questi
eventi prese piede, anche perché se ne traeva un
introito economico non indifferente, iniziarono
a formarsi dei gruppi specializzati, dove non
solo i falconieri stessi erano più preparati a
questo tipo di esibizione, ma anche i rapaci
stessi erano scelti e addestrati a questo fine;
intanto iniziarono a diffondersi anche in Italia
specie come la Poiana di Harris insieme alla
moda per i rapaci notturni, e ciò contribuì ad
arricchire e migliorare enormemente la qualità
delle esibizioni di falconeria.
Oggi in tutto il mondo, esistono
numerosissimi centri di falconeria,
specializzati o misti (dove, oltre ai rapaci
vengono usati anche molti altri animali quali i
Delfini, animali domestici etc.), esistono
moltissimi gruppi di falconieri specializzati
(sono vere e proprie ditte) in esibizioni e
didattica al pubblico e, un po’ ovunque (fiere,
sagre, centri, agriturismo, rievocazioni
storiche, inaugurazioni, scuole) è oggi
possibile incontrare i falconieri con i loro
rapaci.
Testi e foto © by Hyerax (hyerax@gmail.com)
e www.falconeria.info