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Allevamento dell'Assiolo (Otus scops) |
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L’Assiolo è il rapace notturno europeo più piccolo in assoluto e sicuramente uno tra i più belli ed attraenti. Non è però una specie di facile gestione e questo articolo si propone di aprire gli occhi a tutti gli appassionati, mettendoli in guardia dai pericoli (per la salute degli Assioli) che si possono correre se non si adopera una corretta tecnica di allevamento. Sicuramente questo minuscolo e delizioso Strigiforme è assolutamente da sconsigliare per chi inizia proprio a causa della sua minuscola mole. In Italia è un migratore estivante, che arriva nella tarda primavera per riprodursi e ripartire quando l’estate finisce; ha quindi bisogno di un clima caldo e temperato se viene tenuto in cattività (voliere interne, ben riscaldate artificialmente); inoltre la sua piccola mole lo rende delicatissimo, sia come gestione climatica (se tenuti all’esterno, è sufficiente un leggero abbassamento delle temperature per provocarne la morte) sia da un punto di vista di gestione alimentare e sanitaria. L’addestramento risulta anch’esso difficoltoso, non si può giocare sul peso (di circa 75-90 grammi) né sulla sua “reattività” (a parità di peso un Gheppio americano è un predatore molto più attivo e, di conseguenza, reattivo, risultando così molto più facile da addestrare); credo che avere un assiolo che ci segua sul campo in volo libero dovrà rimanere solo un sogno, se si tiene alla sua salute e sicurezza.
L’alimentazione in cattività è basata principalmente su carne di manzo macinata, fegatini e cuori di pollo e insetti: oggi per fortuna è piuttosto facile reperire nei negozi specializzati (negozi di pesca o per animali) grilli e camole del miele o della farina, di cui gli Assioli sono ghiotti. Si pone però il problema dei minerali infatti i cibi soprariportati sono privi di ossa e hanno dunque un basso contenuto mineralico e sono numerosi i casi di Assioli in cattività morti per problemi ossei dovuti a scarsa calcificazione; si può ovviare in questo problema fornendo almeno 1-2 volte a settimana dei topolini adulti spellati o dei pulcini di pollo anch’essi privi di pelle e spezzettati; è consigliabile, quando si fornisce carne netta o camole cospargerle con della polvere di calcio, acquistabile facilmente in tutte le farmacie. Qualora non fosse possibile variare la dieta in maniera naturale è d'obbligo utilizzare degli additivi alimentari vitaminici e mineralici.
L’Assiolo può tranquillamente essere tenuto in casa, totalmente libero, in una sola stanza oppure dandogli la possibilità di muoversi per tutto l’appartamento; le precauzioni da prendere in questi casi sono: 1) Assicurarsi che la temperatura non scena mai al di sotto dei 18-20 gradi 2) Offrirgli dei posatoi elevati e dominanti su tutto l’ambiente circostante, ponendo dei fogli di giornale sotto i posatoi per agevolare le operazioni di pulizia 3) Offrirgli un rifugio, al caldo e buio, non diretto verso fonti di luce o finestre. Si può usare un ceppo di legno scavato oppure il trasportino stesso appositamente chiuso da tutti i lati con del cartoncino 4) Eliminare qualsiasi situazione di pericolo: essendo l’Assiolo un rapace di minuscole dimensioni può infilarsi o cadere dietro i mobili restando incastrato; incidenti di questo genere capitano più spesso di quanto non si immagini e portano alla morte del rapace. 5) Chiudere tutte le finestre con rete metallica o zanzariera così da evitare fughe involontarie del rapace.
Come molti altri rapaci notturni è meglio evitare la convivenza tra l’Assiolo ed altri rapaci sia notturni che diurni così come la presenza di cani o gatti domestici nello stesso locale. In natura l’Assiolo a causa della sua minuscola mole, viene spesso predato da molte altre specie di rapaci (Allocco, Gufo comune, Gufo reale, Falco pellegrino etc.).
Come tutti i rapaci notturni imprintati e tenuti in casa o comunque a stretto contatto quotidiano con l'uomo, anche l'Assiolo può diventare estremamente docile ed affettuoso, e accetta volentieri le coccole (che corrispondono al naturale pattern comportamentale per rafforzare il legame di coppia detto "Mutual allo-preening") come si può vedere nel video successivo
Carta di identità e scheda sintetica di allevamento
Riproduzione in cattività
Anche la riproduzione in cattività degli Assioli, come per molte altre specie di Strigiformi, non è particolarmente difficoltosa, in quanto a percentuale di successo: in media più del 90% dei tentativi va a buon fine. Ma, di contro, si tratta di una specie piuttosto delicata, la mortalità sia degli adulti sia dei pulli è elevata e l'incubazione e allevamento artificiale delle uova e dei pulcini rispettivamente è alquanto difficile, a causa delle minuscole dimensioni e dunque della delicatezza conseguente. Il consiglio è di lasciare fare tutto naturalmente alla coppia, sebbene si siano verificati casi (del tutto normali, comunque) in cui la coppia abbia distrutto le uova o le ha mangiate, o ha ucciso i pulcini (anche involontariamente) durante il primo anno di riproduzione. Ma, ripeto, questa situazione è normalissima per coppie alle prime esperienze riproduttive, nei successivi anni, infatti, non dovrebbero più verificarsi questi problemi. La maturità sessuale dell'Assiolo arriva già al primo anno di età, dunque la coppia è già teoricamente in grado di produrre pulcini vitali già l'anno successivo all'acquisto. La voliera può essere anche di dimensioni molto piccole, 1,5 x 1,5 x 1,5 (h) mt è una dimensione già sufficiente, sebbene abbondare non guasti mai (la dimensione ideale dunque dovrebbe essere di 2 x 2,5 x 2,5(h) mt). L'Assiolo europeo è bene adattato fisiologicamente ai nostri climi, dunque non dovrebbe avere grossi problemi termici in cattività durante l’estate, ma è necessario tenere conto della sua minuscola dimensione e della sua abitudine migratoria, che lo rendono particolarmente delicato agli sbalzi climatici e alle basse temperature del nostro inverno, la voliera dunque deve essere costruita in un punto ben protetto (e ombreggiato), deve essere eventualmente riscaldata artificialmente durante l’inverno e l'alimentazione deve essere sempre abbondante (sia durante l'inverno, per via del clima freddo, sia durante la primavera per via delle esigenze riproduttive). La rata alimentare di una coppia di Assioli in cattività è piuttosto elevata a dispetto della loro mole: per una coppia, grossomodo, saranno necessari un grosso topo al giorno o mezza grossa quaglia o 2 DOCs, alternati con insetti (camole del miele e della farina, grilli, lombrichi). Il nido artificiale più idoneo è il classico box chiuso (di 30 x 25 x 25 cm) con foro di entrata di 6-7 cm di diametro, collocato nella zona più buia della voliera, in un angolo alto. Vegetazione interna naturale e rami secchi forniranno dei posatoi naturali per gli esemplari. Il fotoperiodo è identico a quello degli Assioli selvatici e lo stesso vale per i parametri riproduttivi (si legga la scheda sulla biologia di questa specie). Come già anticipato è consigliabile non tentare l'incubazione artificiale e l'allevamento a mano dei pulli (almeno nella prima settimana di età). Le uova, essendo di minuscole dimensioni, hanno una scarsa capacità termica e mal sopporteranno gli sbalzi di temperatura tipici delle incubatrici "economiche", assicuratevi di potere usare una incubatrice piccola e di ottima qualità, in grado di mantenere la temperatura quanto più costante possibile; monitorate sempre il peso delle uova e applicate la tecnica del controllo del peso in maniera scrupolosa (usate bilancini elettronici con precisione di almeno a 0,1 gr); mantenete il massimo igiene possibile sia delle uova che dell'incubatrice e della stanza di incubazione, poichè uova così piccole e pulcini così piccoli sono estremamente delicati e sensibili anche alla minima patologia. Ponete massima attenzione alle esigenze termoregolative dei pulcini nella mamma artificiale ed, infine, aggiungete anche insetti nella dieta (per i primissimi giorni, preferiate usare carne frullata piuttosto che semplicemente macinata, e dopo i primi giorni dalla nascita potete iniziare a somministrare piccoli tocchettini di insetti o lombrichi). La mortalità dei pulli allevati a mano e degli embrioni nelle uova incubate artificialmente purtroppo si mantiene sempre piuttosto alta. Un bravo allevatore con una buona coppia riproduttiva difficilmente riuscirà ad ottenere una media annuale migliore di 1-4 pulcini.
Altre specie di Assioli esotici
In cattività è possibile reperire piuttosto facilmente (a volte più facilmente dell’Assiolo europeo) almeno altre due specie appartenenti al genere Otus, di seguito brevemente descritte.
Assiolo indiano (Otus bakkamoena) Insieme all’Assiolo europeo, questa specie indiana è forse la più diffusa in cattività di tutto il genere a cui appartengono (Otus). Come molte altre specie di Assioli ha abitudini molto diurne, come dimostrato dalle sue iridi chiare. Si riproduce facilmente in cattività ed ha una maggiore resistenza rispetto al nostro Assiolo europeo grazie alla sua mole leggermente superiore (lunghezza 23-25 cm).
Assiolo facciabianca (Ptilopsis leucotis) Questa particolare specie di Assiolo ha delle caratteristiche particolari (faccia bianca) che la rendono facilmente ed immediatamente identificabile, infatti non appartiene esattamente al Genere Otus (Assioli tipici) ma al Genere Ptilopsis; è forse uno degli Assioli più belli e di maggiori dimensioni (lunghezza 19-24 cm; ala 171-206 mm). Distribuito in natura nell’Africa centrale, in habitat radi con vegetazione parziale o assente.
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