|
|
Aquila reale
|
Aquila delle steppe |
NOME SCIENTIFICO |
Aquila chrysaetos |
Aquila rapax |
NOME INGLESE |
Golden eagle |
Steppe eagle |
FAMIGLIA |
Accipitridae |
Accipitridae |
GENERE |
Aquila |
Aquila |
SOTTOSPECIE |
A. c. chrysaetos: sottospecie tipo, vive
in tuta Europa, esclusa la Spagna e la
Siberia A. c. canadensis: sottospeice
del Nord America e Canada
A. c. homeryi: Penisola Iberica,
Africa e Medio oriente; è la ssp più
piccola
A. c. japonica: la sottospecie più
rara e in pericolo di estinzione, vive
in Corea e Giappone
A. c. daphanea: Asia centrale ex
sovietica è forse la sottospecie più
grande raggiungendo i 7 kg di peso
A. c. kamtschatica: sottospecie poco
più piccola della precedente, diffusa
dai monti Altai alla Kamcatka. |
Secondo la moderna classificazione le
due sottospecie riconosciute fino a
qualche anno fa sono state distinte in
due specie diverse.
Aquila rapax e
Aquila nipalensis |
PESO |
M: 2850-4500 g; F: 3850-6700 g |
M: 2400-2740 g; F: 2700-3200 g |
APERTURA ALARE |
203-220 cm |
165-185 cm |
LUNGHEZZA TOTALE |
75-100 cm |
62-72 cm |
DESCRIZIONE GENERALE |
Aquila di dimensioni molto grandi, plana
con le ali tenute a "V" molto aperta; i
giovani e gli immaturi hanno la base
della coda bianca |
Aquila di dimensioni medie; sottoparti
di colore bruno, penne di volo e coda
nerastre |
ALIMENTAZIONE IN NATURA |
Si nutre di un'ampia varietà di prede:
Uccelli e mammiferi di taglia
piccola-media e grande soprattutto ma
anche carogne nei momenti di carenza di
cibo |
Soprattutto carogne di ogni tipo; ogni
tanto può uccidere micromammiferi e
roditori fino alla dimensione di un
coniglio e uccellifino alla dimensione
di una pernice; spesso può rubare il
cibo di altri rapaci. |
HABITAT IN NATURA |
Montagne, zone aperte |
Habitat secchi e steppici, aree
desertiche, semi-desertiche e savane |
DISTRIBUZIONE IN NATURA |
Tutto il Neartico e il Paleartico:
Europa, Nord America, Canada, Nord
Africa e Giappone; assente solo
dall'Islanda e dall'Irlanda dove si è
estinta; un tempo l'Aquila reale era
diffusa quasi ovunque nidificando anche
nelle pianure e nelle foreste mentre
oggi è presente solo sui rilievi
montuosi. |
Europa orientale (dalla Romania al Sud
della Russia, fino alle steppe Centro
Asiatiche e Mongolia |
RIPRODUZIONE IN NATURA |
Nidifica sia su falesie rocciose che su
alberi; il nido viene costruito usando
rami di varie dimensioni; la femmina
depone 2 uova di colore biancastro
macchiettato di marrone; la cova dura
43-45 giorni e i pulli impiegano
65-70 giorni per la crescita fino
all'involo |
Nidifica soprattutto su alberi,
costruendo un nido con rami di varie
dimensioni dove depone circa 2-3 uova.
Fa una sola covata ogni anno. |
ETA' DI MATURAZIONE SESSUALE |
M: 3-4 anni; F: 4-5 anni |
M: 2-4 anni; F: 3-4 anni |
FACILITA' DI RIPRODUZIONE |
Molto difficile, a causa della mole
e della maturità sessuale molto tarda; è
preferibile preparare gli esemplari
direttamente per l'inseminazione
artificiale |
E' più facile da riprodurre in cattività
rispetto all'Aquila reale, per la sua
maggiore adattabilità e mole minore;
anche con la riproduzione naturale si
ottengono buoni risultati. |
FACILITA' DI ADDESTRAMENTO |
Piuttosto difficile, a causa della sua
enorme mole, ma molto reattiva agli
esercizi soprattutto al logoro grazie al
suo elevato istinto predatorio |
Più facile da gestire e da addestrare
rispetto all'Aquila reale, ma presenta
comunque dei problemi a causa della sua
grossa mole e delle sue scarse doti
predatorie che la rendono poco reattiva |
USO NEL BIRDCONTROL |
Nessuno |
Nessuno |
USO A CACCIA |
E' un predatore molto attivo,
viene usato per la caccia alla Lepre
(dove è più lenta dell'Astòre ma
trattine molto meglio la preda); altri
tipi di caccia particolare sono la
caccia al Capriolo, alla Volpe e al Lupo
(quest'ultima in Kazakistan) |
Non viene usata a caccia a causa delle
sue scarse doti predatorie poichè in
natura non è un predatore attivo,
nutrendosi soprattutto di animali morti
o malati o feriti |
USO NEGLI SPETTACOLI |
Poco utilizzata a causa della sua
aggressività potenziale verso persone o
animali domestici |
Molto usata, poco aggressiva e più
facilmente gestibile rispetto all'aquila
reale; la sua grossa mole da aquila
risulta molto attraente e coinvolgente
per il pubblico |
REPERIBILITA' |
media (nessun riproduttore italiano) |
media (nessun riproduttore italiano) |
PREZZO |
2000-3000 euro in base al sesso |
Dalle 4000 euro per un maschio
alle 5000-6000 euro per una femmina |
RISCHI/DELICATEZZA |
Nessun rischio per il rapace, si adatta
perfettamente al clima italiano. Unico
rischio durante il volo sono le
termiche: se un'Aquila prende una
termica potrebbe restare in volo anche
per una o più ore allontanandosi di
svariate decine di km.
L'Aquila reale è però pericolosa per
il falconiere o altre persone o animali
domestici, soprattutto se imprintata |
Nessun rischio per il rapace, si adatta
perfettamente al clima italiano. Unico
rischio durante il volo sono le
termiche: se un'Aquila prende una
termica potrebbe restare in volo anche
per una o più ore allontanandosi di
svariate decine di km.
|
DIMENSIONE VOLIERA SINGOLA |
3 x 3 x 2,5-3(h) m |
3 x 3 x 2,5-3(h) m |
DIMENSIONE VOLIERA DA RIPRODUZIONE |
5 x 6 x 3(h) m |
5 x 5 x 3(h) m |
ALIMENTAZIONE (COPPIA DA RIPRODUZIONE) |
4 quaglie, 4 colli di pollo, 3 piccioni |
3 quaglie, 4 colli di pollo o 3 piccioni |
L'uso delle Aquile
nella falconeria moderna è molto cambiato rispetto
alla falconeria classica; oggi vengono usate
soprattutto Aquile di specie molto calme e poco
aggressive per dimostrazioni al pubblico;
soprattutto Aquile delle steppe (Aquila rapax) ma
anche Aquile di mare testa bianca (Haliaetus
leucocephalus) e altre specie più rare in
cattività. Sono abbastanza diffusi anche gli ibridi
tra Aquila delle steppe e Aquila reale, prodotti in
cattività con le tecniche dell'inseminazione
artificiale, allo scopo di ottenere Aquile di grandi
dimensioni ma docili e mansuete, prive
dell'aggressività dell'Aquila reale pura.
L'Aquila reale (Aquila
chrysaetos) è l'unica specie, insieme alla molto
più rara Aquila del Bonelli (Hieraaetus fasciatus)
ad essere utilizzata realmente per la caccia.
L'Aquila del Bonelli viene utilizzata quasi
esclusivamente in Spagna, Portogallo, Austria e
Germania da non più di una decina di falconieri:
questa specie è estremamente rara in cattività
(viene riprodotta in Europa da non più di 5
allevatori), e ha dei costi proibitivi (un esemplare
nato in cattività costa quanto un Girfalco bianco,
sulle 15.000-20.000 euro). L'Aquila reale è
invece relativamente più comune in cattività ed i
suoi costi si sono enormemente abbassati negli
ultimi anni. A differenza dell'Aquila delle steppe,
che in natura si nutre soprattutto di carogne,
l'Aquila reale è invece un predatore molto attivo e
quindi molto adatto ad essere utilizzato a caccia.
Tipicamente viene utilizzata per la caccia alla
Volpe e al Lupo e per la caccia al Capriolo
(raramente al Cervo e al Cinghiale); ma in Europa
occidentale il principale uso venatorio che si fa
dell'Aquila reale è per la caccia alla Lepre. In
questa caccia l'Aquila reale è però molto
svantaggiata a causa della sua grossa mole, della
lentezza nell'accelerazione e della scarsa
resistenza in volo battuto; l'ideale per la caccia
alla lepre è la caccia in battuta in ambiente
collinare, in cui l'Aquila reale può trarre
vantaggio dall'altezza, partendo da un punto più
alto e planando fino alla preda. Sul campo, a causa
di questa sua lentezza, l'Aquila reale viene
facilmente superata dall'Astòre, come numero di
prede catturate; il suo unico vantaggio è che una
volta agganciata la Lepre, il falconiere non ha
bisogno di correre come un missile a recuperarla,
poichè l'Aquila ha una presa forte e sicura;
all'inverso, invece, cacciando le lepri con la
femmina di Astòre si avrà sicuramente un maggior
numero di "agganci" ma spesso l'Astòre a causa della
sua piccola mole non riesce a trattenere le grosse
Lepri perdendole e costringendo comunque il
falconiere a delle corse sfrenate per i campi per
giungere prima possibile a bloccare la Lepre sotto
le zampe del rapace.
Le Aquile, in
generale, sono tra i rapaci più grandi e potenti e
per questo possono diventare molto pericolose anche
per l'uomo e gli animali domestici. Mentre però
un'Aquila delle steppe o un'Aquila di mare, hanno un
istinto predatorio ed una aggressività limitata,
l'Aquila reale invece può diventare molto più
pericolosa. Se imprintate le Aquile, come tutti gli
altri rapaci, perdono la paura verso l'uomo e dunque
non esitano ad attaccare, artigliare o beccare sia
il falconiere sia persone estranee. Praticamente
tutti i falconieri che hanno avuto un'aquila reale
conservano ancora delle cicatrici in qualche parte
del corpo (solitamente mano, braccio, schiena,
gambe, collo).
Per la loro mole e il
loro fascino, quasi tutti gli appassionati di rapaci
e di falconeria vorrebbero possedere un'Aquila,
soprattutto un'enorme Aquila reale, e i prezzi del
mercato che si stanno abbassando possono indurre
facilmente le persone a fare "una pazzia" e comprare
uno di questi esemplari. Io però consiglio di far
prevalere la ragione prima di fare questa "pazzia",
tenendo in considerazione i seguenti fattori:
1) Preparazione
tecnica ed esperienza: prima di prendere sul
pugno un'Aquila, il falconiere deve assicurarsi di
possedere la necessaria preparazione tecnica ed
esperienza; io consiglio, di arrivare "gradualmente"
a questo rapace passando da altri rapaci intermedi
che permettano di "farsi le ossa"; prima di arrivare
all'acquisto di un'Aquila reale dunque il falconiere
dovrebbe farsi una base con una Poiana di Harris o,
meglio ancora con una Codarossa, preferibilmente
femmina; come gradino intermedio sarebbe utile
passare anche per la Poiana Ferruginosa, che per
taglia e morfologia si avvicina molto ad un'Aquila;
l'esperienza con queste grosse poiane (Codarossa e
Ferruginosa) insegna al falconiere quali sono le
"cautele" da prendere e soprattutto permette di fare
esperienza con la gestione alimentare dei grossi
rapaci. Se si è in grado di addestrare e far volare
al pugno e al logoro una grossa femmina di
Ferruginosa non si dovrebbero avere grossi problemi
a gestire anche un'Aquila delle steppe. Per chi
invece volesse acquistare un'Aquila reale,
bisognerebbe passare, come gradino precedente,
dall'Aquila delle steppe e dall'Astòre (quest'ultimo
permette di fare esperienza con la gestione di
rapaci estremamente attivi, predatori e aggressivi).
2) Pericoli:
prima di acquistare un'Aquila bisognerebbe
considerare molto attentamente il pericolo che
questo rapace può costituire per il falconiere
stesso, per altre persone inclusi soprattutto i
bambini e per gli animali domestici. E' da evitare
di imprintare totalmente questi rapaci, e dunque ci
si deve scontrare (ed avere la necessaria
preparazione tecnica) con la gestione in cattività e
l'addestramento di rapaci non imprintati.
3) Scopi:
questo è, secondo me, il parametro principale da
valutare; il falconiere che intende acqustare
un'Aquila dovrebbe prima chiedersi: "perchè? a cosa
mi serve?"; trovare una risposta a questa domanda è
di importanza critica. Se volete un'Aquila per
usarla in esibizioni al pubblico potete al massimo
scegliere un'Aquila delle steppe o una Poiana
ferruginosa. Se volete un'Aquila per vostro gusto
personale la situazione si complica: se avete
esperienza dell'addestramento e se soprattutto avete
già passato i gradini precedenti (Poiana
codarossa/Ferruginosa) potete comprare un'Aquila
delle steppe; ma se non avete la necessaria
esperienza e preparazione tecnica ma soprattutto se
la vostra intenzione è di comprare un'Aquila per
tenerla come soprammobile in voliera o peggio ancora
legata al blocco... beh, lasciate stare! Per il
benessere fisico e psicologico di questi rapaci, è
necessario comunque addestrare le Aquile e portarle
a volare libere, è eticamente (e legalmente) da
vietare l'acquisto di questi rapaci se non si è in
grado di assicurare loro il necessario benessere.
Se, infine, il vostro obiettivo è andare a caccia
con l'Aquila valutate questo: in Italia è già
difficile cacciare e trovare prede adatte a rapaci
molto più piccoli, per l'Aquila reale non ci sono
prede adatte su gran parte del territorio italiano
ed è comunque molto difficile ottenere permessi per
la caccia al capriolo, senza contare che la caccia
con l'Aquila va effettuata solo in territori
collinari e non pianeggianti.
Volete
Approfondire questo argomento?
Se volete
imparare di più le tecniche e approfondire i
concetti di questa pagina web,
consultate i
nostri prodotti multimediali, libri e CD
|
|