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Il sogno di qualsiasi falconiere sarebbe quello di
poter volare il proprio rapace in tutta sicurezza,
anche quando le condizioni meteo non sono ideali o
quando il falco sembra non essere in perfetta forma:
insomma, poter volare il proprio rapace senza un
continuo patema d’animo e la paura che si allontani
facendoci faticare per recuperarlo o addirittura il
terrore che si perda per sempre. Oggi le moderne
tecnologie ci hanno sicuramente avvantaggiato,
portandoci sempre più vicini a questo sogno: grazie
ai moderni sistemi di radiotracking è infatti
possibile riuscire ad individuare e recuperare un
rapace che si è allontanato anche per decine di
chilometri; ma, come abbiamo precedentemente detto
nell’apposito capitolo dedicato a questo argomento,
il radiotracking non fa miracoli e bisogna imparare
bene ad usare questa tecnologia: semplicemente
acquistare la migliore radio sul mercato non
garantisce di poter ritrovare il rapace! Questo
spero che sia chiaro! È necessario imparare ad usare
la radio, controllare di continuo il perfetto
funzionamento delle batterie, del ricevitore e dei
trasmettitori, sapersi muovere sul campo etc. Il
radiotracking ha inoltre un altro svantaggio: se il
rapace si allontana troppo, non sarà possibile
sentirne il segnale; la distanza che una radio da
radiotracking classico può coprire può arrivare,
nelle migliori circostanze, a circa 40 km; ma è
capitato spesso che rapaci con la radio si siano
persi perché hanno superato questo limite di
distanza e il falconiere ha perso completamente il
segnale.
Oggi, le moderne tecnologie ed in particolare
l’enorme diffusione dei sistemi satellitari GPS (Global
Positioning System) e l’estrema miniaturizzazione
dei circuiti fornisce ai falconieri un nuovo
strumento iper-tecnologico per realizzare il sogno
di cui si parlava prima.
Prima di descrivere l’applicazione in falconeria è
necessario fare una introduzione sintetica ai
sistemi GPS e alla loro applicazione per gli studi
della fauna selvatica.
Il Global Positioning System (abbreviato in GPS, a
sua volta abbreviazione di NAVSTAR GPS, acronimo di
NAVigation System Time And Ranging Global Position
System), è un sistema di posizionamento satellitare,
a copertura globale e continua, gestito dal
Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Nel
1991 gli USA aprirono al mondo il servizio con il
nome SPS (Standard Positioning System), con
specifiche differenziate da quello militare
denominato PPS (Precision Positioning System).
In pratica veniva introdotta la cosiddetta
Selective Availability (SA) che introduceva
errori intenzionali nei segnali satellitari allo
scopo di ridurre l'accuratezza della rilevazione,
consentendo precisioni solo nell'ordine di 100-150
m. Il GPS è stato creato in sostituzione del
precedente sistema, il Transit, quando gli
USA, rinunciando alla Selective Availability,
hanno reso il primo accurato quanto il secondo,
supportandolo con una rete di 24 satelliti
artificiali. La degradazione del segnale è stata
disabilitata dal mese di Maggio 2000, grazie a un
decreto del Presidente degli Stati Uniti Bill
Clinton, mettendo così a disposizione la precisione
attuale di circa 10-20 m. Nei modelli per uso civile
è presente un dispositivo che inibisce il
funzionamento ad altezze e velocità superiori a
certi valori, per impedirne il montaggio su missili
improvvisati. L' Unione Europea ha in progetto il
completamento di una propria rete di satelliti, il
Sistema di posizionamento Galileo, per scopi
civili, fra i quali il GPS. Questo progetto ha
un'evidente valenza strategica in quanto la rete
americana è proprietà dei soli Stati Uniti d'America
ed è gestita da autorità militari, che, in
particolari condizioni, potrebbero decidere
discrezionalmente e unilateralmente di ridurre la
precisione o bloccare selettivamente l'accesso al
sistema; la condivisione dell'investimento e della
proprietà da parte degli stati utilizzatori
garantisce continuità, accessibilità e
interoperabilità del servizio.
Il sistema di navigazione si articola nelle seguenti
componenti:
-
un complesso di 27
satelliti, di cui 3 non attivi divisi in gruppi
di quattro su ognuno dei sei piani orbitali
(distanti 60° fra loro e inclinati di 55° sul
piano equatoriale)
-
2 cicli al giorno
-
una rete di stazioni di
tracciamento (tracking station)
-
un centro di calcolo (computing
station)
-
due stazioni di
soccorrimento (injection stations)
-
un ricevitore GPS
I Satelliti sono disposti su 6 piani orbitali
inclinati di 55° rispetto al piano equatoriale
(quindi non coprono le zone polari) a forma di
ellissi a bassa eccentricità. Ogni piano orbitale ha
3 o 4 satelliti, e i piani sono disposti in modo
tale che ogni utilizzatore sulla terra possa
ricevere i segnali di almeno 5 satelliti. La loro
quota è di 20 200 km e compiono due orbite complete
in un giorno siderale. Ciascun satellite emette su
due frequenze di 1,2 e 1,5 GHz con lo scopo di
eliminare l'errore dovuto alla rifrazione
atmosferica. Su queste frequenze portanti, modulate
in fase, vengono emessi i messaggi di effemeride,
ciascuno della durate di due minuti; essi iniziano e
terminano ai minuti pari interi del GMT. Questi
messaggi di effemeride contengono il segnale orario
e i parametri orbitali del satellite. In tal modo il
ricevitore GPS, mentre effettua il conteggio doppler,
riceve i parametri dell'orbita da cui deriva la
posizione del satellite: viene così a disporre di
tutti gli elementi necessari a definire nello spazio
la superficie di posizione.
In orbita vi sono 24 satelliti per
la trasmissione di dati GPS, più 3 di scorta, quindi
un ricevitore GPS riesce a vedere solo la metà dei
satelliti, cioè 12, che comunque vedrà mai tutti per
via della loro inclinazione rispetto all'equatore.
In più il ricevitore GPS stesso fa una
discriminazione dei satelliti: preferisce quelli più
perpendicolari possibile per questione di ricezione
del timing in quanto il dato da quelli con più
inclinazione arriverebbe con maggiore ritardo. Ogni
satellite è dotato di 4 oscillatori ad altissima
precisione, di cui 2 al cesio e 2 al rubidio; ha dei
razzi per effettuare le correzioni di orbita. Ha due
pannelli solari di area pari a 7,25 m² per la
produzione di energia. Ha infine batterie di
emergenza per garantire l'apporto energetico nei
periodi in cui il sole è eclissato. Pesa circa 845
kg ed ha una vita di progetto di 7,5 anni. Il
tracciamento dei satelliti comprende tutte quelle
operazioni atte a determinare i parametri
dell'orbita. A ciò provvedono 4 stazioni principali
dette appunto “stazioni di tracciamento” (main
tracking stations) e un centro di calcolo (computing
center), tutti situati in territorio USA. Ogni
volta che ciascun satellite nel suo moto orbitale
sorvola il territorio americano le stazioni di
tracciamento ne registrano i dati doppler che
vengono avviati al centro di calcolo e qui
valorizzati per la determinazione dei parametri
orbitali. I parametri orbitali di ciascun
satellite, appena determinati presso il centro di
calcolo, sono riuniti in un messaggio che viene
inoltrato al satellite interessato mediante una
delle stazioni di soccorrimento. Il satellite
registra i parametri ricevuti nella sua memoria e li
ridistribuisce agli utenti.
Il principio di funzionamento di un
ricevitore gps a terra (utente finale) si basa su un
metodo di posizionamento sferico, che consiste nel
misurare il tempo impiegato da un segnale radio a
percorrere la distanza satellite-ricevitore.
Conoscendo il tempo impiegato dal segnale per
giungere al ricevitore e l'esatta posizione di
almeno 3 satelliti per avere una posizione 2D
(bidimensionale), e 4 per avere una posizione 3D
(tridimensionale), è possibile determinare la
posizione nello spazio del ricevitore stesso. Tale
procedimento, chiamato trilaterazione, utilizza solo
informazioni di distanza ed è simile alla
triangolazione, dal quale tuttavia si differenzia
per il fatto di fare a meno di informazioni
riguardanti gli angoli. La precisione può essere
ulteriormente incrementata grazie all'uso di sistemi
come il WAAS (statunitense) o l'EGNOS (europeo),
perfettamente compatibili tra di loro. Consistono in
uno o due satelliti geostazionari che inviano dei
segnali di correzione. La modalità Differential-GPS
(DGPS) utilizza un collegamento radio per ricevere
dati DGPS da una stazione di terra e ottenere un
errore sulla posizione di un paio di metri.
http://it.wikipedia.org/wiki/Global_Positioning_System
Adesso che abbiamo visto cosa è e come funziona un
GPS possiamo fare un breve accenno all’applicazione
di questa tecnologia per gli studi naturalistici.
Fino ad ora, in realtà, per lo studio dei movimenti
degli animali selvatici, non sono stati usati
sistemi veri e propri GPS ma dei sistemi PTT (Platform
Transmitter Terminal) che funzionano attraverso un
apposito satellite (Argos); tali trasmettitori PTT
montati sugli animali inviano i loro dati ad Argos
inclusa la loro esatta localizzazione; la
localizzazione delle trasmittenti PTT viene
determinata dal satellite Argos attraverso l’effetto
Doppler (dunque il sistema è diverso dai GPS che
invece lavorano con una costellazione di satelliti
per calcolare la posizione dei trasmettitori). Due
centri di raccolta dati (uno in Canada ed uno in
Francia) scaricano quindi i dati ricevuti dai vari
PTT direttamente dal satellite e i ricercatori, a
loro volta, possono scaricare dai centri di raccolta
dati i log (via Telnet, o email). Sono disponibili
radio PTT di peso anche inferiore ai 20 grammi e
dotate di batteria a cellule solari che porta la
loro autonomia fino a ben 3 anni. Il sistema
PTT-Argos però ha numerosi svantaggi e non è stato
possibile applicarlo alla falconeria:
1) il costo di un trasmettitore PTT da 20 grammi è
di circa 3500-4000 euro
2) la precisione di questo sistema (che misura la
posizione del trasmettitore attraverso un solo
satellite e l’effetto Doppler) lascia molto a
desiderare, dando a volte errori di anche oltre 100
metri
3) il problema più grave è che non è possibile
ottenere in diretta i dati di posizione del
trasmettitore PTT, ma bisogna scaricarli solo in
determinati periodi via Internet dai centri raccolta
dati
4) infine, è necessario un “abbonamento” al servizio
Argos per poter scaricare i dati, abbonamento che
costa dalle 1000 alle 3000 euro ogni anno.
Dunque i precedenti sistemi di tracking satellitare
PTT sono inutilizzabili per la falconeria. Siamo
quasi alla fine, ora manca solo un piccolo passo
prima di arrivare a descrivere il sistema GPS di
tracking satellitare applicato alla falconeria;
dobbiamo fare ancora un ultimo accenno ai micro-chip
gps-gsm, grazie ai quali i falconieri potranno
finalmente gioire della tecnologia satellitare sui
propri falchi. Sono stati infatti realizzati da
pochi anni dei circuiti integrati GPS-GSM nei quali
la componente GPS invia i dati di localizzazione
attraverso la rete dei telefoni cellulari; grazie a
questi circuiti è quindi possibile ricevere su un
telefono cellulare la posizione del ricevitore gps
in qualsiasi luogo (ove sia presente ovviamente la
rete per telefoni cellulari).
L’ultraminiaturizzazione dei circuiti ha permesso la
realizzazione di circuiti ibridi gps-gsm leggeri
come una piuma e a bassissimo consumo energetico
grazie ai quali è stata finalmente possibile la
realizzazione di sistemi di ricerca satellitare
adatti anche alla falconeria. L’enorme vantaggio dei
circuiti ibridi gps-gsm è dovuto al fatto che
l’operatore (il falconiere in questo caso) può
ricevere sul proprio cellulare o palmare le
coordinate della posizione del falco senza il
bisogno di un servizio e di una agenzia che facciano
da ponte per i dati e senza alcun costo
aggiuntivo!!!
Come funziona il Falcon-gpstracker? Molto semplice!
Si posiziona il Falcon-gpstracker con una montatura
a zainetto sul falco e si attiva; il tracker può
rimanere sempre attivo senza pericolo che si consumi
la batteria. Quando andate a volare, se il falco si
allontana e lo perdete di vista, semplicemente
inviate un sms al numero di cellulare del vostro
Falcon-gpstracker e riceverete in tempo reale le
coordinate polari terrestri con un errore massimo di
meno di dieci metri della posizione del vostro
rapace, ovunque esso sia, anche in capo al mondo!
L’ideale è utilizzare un moderno cellulare-palmare
dotato di software cartografico: le coordinate che
ricevete via sms possono così essere trasformate in
tempo reale direttamente in un punto su una mappa
così il navigatore gps del cellulare-palmare vi
guiderà direttamente verso il punto in cui si trova
il vostro rapace!.
Durata batterie:
180 queries (la batteria dura moltissimo tempo e si
consuma solo ogni volta che il gps deve inviare un
sms con la propria localizzazione. Nei modelli più
piccoli la durata della batteria permette 180
“richieste” di invio della posizione al gps
Precisione:
inferiore a 10 metri
Peso:
21 grammi
Protezione:
impermeabile, antiurto
Tipo di montaggio:
a zainetto. Il modello più piccolo di
Falcon-gpstracker pesa 21 grammi. Con il montaggio a
zainetto può essere montato anche su un Falco
pellegrino da 850 grammi senza arrecargli alcun
problema durante il volo (con l’attacco a zainetto,
secondo gli studi scientifici, un rapace può
trasportare una radio del peso superiore al 4% del
proprio peso corporeo).
Costi:
1800-2000 euro (quindi circa doppio rispetto al
costo del radiotracking tradizionale)
Vantaggi rispetto al radiotracking tradizionale:
1)
Possibilità di vedere direttamente su mappa
la propria posizione e la posizione del rapace,
ovunque esso si trovi
2)
Possibilità di ricevere la posizione del
rapace anche a centinaia o migliaia di km di
distanza
3)
La lunga autonomia delle batterie, che si
consumano solo quando viene inviata una richiesta al
Falcon-gpstracker vi consente di tenere l’apparato
sempre montato sullo zainetto anche quando il rapace
è in voliera o sul blocco; ma in caso di fuga avete
sempre la possibilità di sapere dove si trova il
rapace.
Per maggiori informazioni su questi sistemi
contattate
hyerax@gmail.com