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Nella falconeria i rapaci vengono
distinti in due grandi categorie. La prima è costituita dai rapaci di basso volo
(Astore, Sparviere, Poiana di Harris), caratterizzati da ali corte e larghe e
code lunghe, che permettono loro di adattarsi al volo di inseguimento tra la
vegetazione; la tecnica di caccia con i rapaci di basso volo è molto semplice:
una volta che il falconiere ha stabilito un contatto con la preda (cani da
seguita, cani da ferma, battuta, avvistamento diretto), il rapace viene
direttamente lanciato all'inseguimento dal pugno; l'unica eccezione è l'Harris,
con questo rapace infatti si preferisce non lanciare dal pugno ma farsi seguire
tra gli alberi, il rapace saprà infatti qual'è il momento migliore di lanciarsi
all'attacco della preda ed avrà un vantaggio dovuto all'altezza e alla sorpresa.
Alla seconda categoria, i rapaci di alto volo, appartengono invece i veri
falconi (Falco pellegrino, Lanario, Falco sacro, Girfalco e ibridi); questi
rapaci hanno ali appuntite, lunghe e sottili e coda relativamente corta; questi
adattamenti anatomici permettono loro un volo ad alta quota, molto veloce ed
agile, che spesso termina con una picchiata sulla preda. La tecnica di caccia
con questa categoria di rapaci è più complessa: il falco viene inizialmente
lanciato in volo, lasciandogli prendere quota; una volta raggiunta una
sufficiente altezza (detta quota di caccia) il falconiere inizia la ricerca
della preda con gli stessi metodi del basso volo (cani, battuta o ricerca
diretta); quando viene fatta involare la preda il falco si lancia in un attacco
dall'alto, spesso con una vertiginosa picchiata, fino a "stoccare" la preda, che
cadrà tramortita o morta al suolo. Il più tipico rapace di basso volo, l'Astore,
ha un adattamento morfologico al volo in accelerazione, ali molto corte e coda
lunga, rispetto alla dimensione corporea, infatti, gli permettono uno spunto
bruciante partendo da fermo. Dal capo opposto il rappresentante dei rapaci
d'alto volo, il Falco pellegrino, ha un adattamento morfologico al volo
totalmente opposto, finalizzato alla massima velocità in aria libera: le sue ali
lunghe, strette ed appuntite, la coda corta e il piumaggio particolarmente duro
infatti gli consentono di ottenere le massime velocità raggiungibili da un
essere vivente. Diversi studi hanno tentato di misurare la velocità in picchiata
di un pellegrino: le stime ottenute vanno dai 184 km/h misurati su una picchiata
a 42 gradi da un radar militare ai 255 km/h, anche se potenzialmente il
pellegrino secondo alcuni studiosi di fisica del volo potrebbe raggiungere
velocità di oltre 450 km/h.
Specie |
Tipologia |
Peso
(maschio) |
Lunghezza |
Apertura
alare |
Coda |
Falco
pellegrino |
Alto volo |
400-650 gr
(M)
700-1000 gr
(F) |
38-42 cm
(M)
40-48 cm
(F) |
80-110 cm |
13-16 cm |
Falco
Lanario |
Alto volo |
500-600 gr
(M)
700-900 gr
(F) |
34-50 cm |
90-115 cm |
15,5-19,5
cm |
Falco sacro |
Alto volo |
780-890 gr
(M)
970-1300 gr
(F) |
45-55 cm |
102-126 cm |
17,9-23,0
cm |
Astore |
Basso volo |
571-750 gr
(M)
820-1250 gr
(F) |
48-58 cm |
100-120 cm |
20,3-20,5
(M)
24,3-25,4
cm (F) |
Sparviere |
Basso volo |
110-186 gr
(M)
210-305 (F) |
31-38 cm |
60-80 cm |
13,5-14 cm
(M)
16,6-17,6
cm (F) |
Poiana di
Harris |
Basso volo |
500-700 gr
(M)
600-1000 g
(F) |
48,5-53,5
cm |
100-120 cm |
22,8-26,3
cm ( M)
24,4 cm (F) |
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