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Uno degli errori più gravi che il neofita compie
nel suo percorso di formazione è quello di
sopravvalutare le potenzialità dei moderni sistemi
di radiotracking per l’individuazione dei rapaci che
si allontanano. La situazione tipica è:
1)
Acquistate un rapace, considerando meno
prioritario l’acquisto della radio e rimandandolo a
tempi successivi (quando avrete più soldi…) magari
fidandovi di qualche amico che vi offre la sua
disponibilità a cercare il falco con la sua radio
qualora se ne presenti la necessità (prestandovi una
trasmittente o consigliandovi di comprare solo la
trasmittente).
2)
Acquistate il rapace e la radio ma pensate
che la radio, in quanto strumento tecnologico,
funzioni “da sola” trovando automaticamente il
rapace senza bisogno di vostre ulteriori conoscenze.
A causa di queste situazioni ogni anno in Italia si
perdono decine di rapaci, solo per “incompetenza”
dei falconieri nell’uso delle radio. Nel seguente
articolo cercherò di dare dei consigli generali
sull’uso delle radio e suggerirò dei semplici
esercizi che però risultano letteralmente
fondamentali per ritrovare i rapaci che si
allontanano.
Per prima cosa sarebbe necessario conoscere gli
apparati di radiotracking, capire il loro
funzionamento e i loro limiti e studiare a tavolino
le tecniche di ricerca. A questo scopo esiste un
manuale di 150 pagine in lingua italiana sull’uso
del radiotracking applicato alla falconeria (per
informazioni consultate il box alla fine
dell’articolo). Non è possibile riassumere in un
solo articolo il contenuto del suddetto manuale, ma
cercherò di concentrare in queste poche pagine
almeno i consigli fondamentali per un uso corretto
delle radio.
A parte la sopravvalutazione delle capacità di
ritrovamento che hanno i moderni sistemi di
radiotracking l’altro grosso pericolo per il neofita
è quello della gestione delle batterie della
radiotrasmittente. Delle decine di falchi che ogni
anno vengono persi in Italia, un buon 30-40% è
dovuto a malfunzionamento della trasmittente, a sua
volta dovuto a scarsa cura e attenzione per le
batterie. Per essere sicuri del corretto
funzionamento delle batterie sulla trasmittente non
bisogna fidarsi solo del “classico” controllo che
vedo fare a tutti i falconieri (accendere il
ricevitore prima di mettere in volo il falco e
“sentire” a orecchio l’intensità del bip). Questo
genere di “test” non è assolutamente realistico e
porta a malinterprestare il reale stato delle
batterie. Anche il tester elettronico non è
affidabile! La tecnica in assoluto più affidabile è,
secondo me, la seguente: acquistate un pacco di
batterie nuove, mettetele nella trasmittente,
appendetela a casa e lasciatela sempre accesa fin
quando non si scaricheranno completamente; misurate
il tempo, in ore, che le batterie impiegano per
scaricarsi parzialmente (segnale debole) e
totalmente (assenza di segnale). Usate questo tempo
come riferimento per il cambio batterie. Tenete un
blocnotes nella valigetta della radio, dove segnate
ogni giorno, per ogni set di batterie, quanti
minuti o ore le avete usate su ogni radio. Quando
l’uso totale raggiunge il 50% del tempo totale di
scarica che avete misurato inizialmente, buttate le
batterie e cambiatele. Questo è sicuramente un
metodo costoso ma vi garantisce una maggiore
probabilità di ritrovare un falco che si allontana.
Il motivo è presto detto: in media, su una radio di
buona qualità, un set di batterie dura, in continuo
circa 10 giorni. Il 50% di questo tempo corrisponde
a 5 giorni. Se oggi un vostro falco si allontana, e
le vostre batterie sono integre, potete stare
tranquilli che potrete cercarlo per i prossimi 10
giorni; se le batterie sono a metà del tempo di
consumo, avrete comunque ancora 5 giorni di tempo
per ritrovare il falco. Se le batterie sono quasi
consumate il tempo che avrete a disposizione per
ritrovare il falco diminuisce a dismisura; e così,
spesso, i falconieri si ritrovano il giorno dopo a
cercare ancora il falco ma a non ricevere alcun
segnale dalla radio.
Quando il vostro rapace si allontana una delle
chiavi più importanti per ritrovarlo è sicuramente
la tempestività d'azione: un Falco pellegrino è in
grado di percorrere 20 km in una manciata di minuti,
se ne ha veramente l'intenzione, e dunque uscirebbe
immediatamente dal raggio di portata della vostra
radio, che, una volta accesa, vi darebbe silenzio
totale; è importante in questi casi accendere la
radio e seguire il falco già dai primi minuti.
Esercitarsi facendo delle simulazioni con la radio è
semplice e richiede solo un pò di tempo, ma vi da il
vantaggio di poter sfruttare al massimo le
potenzialità e l'utilità del sistema di
radiotracking qualora ne abbiate il bisogno. Vedremo
in questo articolo come procedere per le
esercitazioni all'uso dell'apparecchiatura di
radiotracking. Ma sarebbe tutto inutile se
continuate a lasciare la radio in macchina durante i
voli!
Vi è appena arrivata la radio a casa, e voi dovreste
già saperne qualcosa perchè avrete già studiato un
manuale sulle basi del radiotracking applicato alla
falconeria. Vediamo adesso come dovrete procedere
per prendere confidenza con questa attrezzatura.
Mettete tutte le batterie (nel ricevitore e nel
trasmettitore), uscite fuori, in uno spazio aperto,
collocate il trasmettitore in un punto ad altezza
d'uomo e allontanatevi di un centinaio di metri o
più; accendete il ricevitore e aprite l'antenna Yagi,
puntate l'antenna dalla parte opposta del
trasmettitore, che segnale sentite? adesso puntatela
verso il trasmettitore, dovreste sentire un "bip
bip" più forte, questo è il principio della
direzionalità delle radio, se non ci fosse, non
sareste in grado di ritrovare i vostri rapaci.
Ripetete più volte questo esercizio: posizionate il
ricevitore da qualche parte, allontanatevi ruotate
la Yagi e notate come si attenua o aumenta il volume
del segnale in funzione della direzione. Provate
anche a posizionare la radio in punti diversi:
iniziate col posizionarla davanti a voi in linea
d'aria, senza ostacoli davanti e ad altezza d'uomo,
successivamente posizionatela a terra e noterete che
il segnale si fa più debole anche puntando l'antenna
nella direzione del trasmettitore, e lo stesso
accade se posizionate il trasmettitore dietro un
ostacolo (dietro la vostra casa per esempio). Se il
trasmettitore è molto potente e la radio è molto
sensibile, pur allontanandovi di 100 o più metri,
riceverete un segnale talmente forte in tutte le
direzioni da non capire la sua esatta provenienza:
in questo caso dovrete imparare (e vi sarà in ogni
caso utilissimo) ad usare l'attenuatore; se ricevete
il segnale da tutte le parti e sapete che la
trasmittente è lì 100 o 200 metri davanti a voi,
ruotando la manopola dell'attenuatore, azzerate
completamente il segnale fino a non sentirlo quasi
più e rifate una scansione con l'antenna in tutte le
direzioni, la direzione reale del segnale dovrebbe
darvi un segnale leggermente più intenso. La
funzione dell'attenuatore è proprio questa, cioè
ridurre la sensibilità della radio per poter
individuare la direzione del trasmettitore anche
quando siete molto vicini e il segnale radio satura
completamente la ricevente. Il giorno dopo prendete
la macchina e andate a posizionare il trasmettitore
a qualche km da casa vostra, rientrate a casa e
riprovate come il giorno precedente: studiate la
direzionalità del segnale, osservate come cambia
l'intensità dei "bip" della radio in funzione della
distanza, degli ostacoli e della posizione del
trasmettitore. Una prova importante da fare è quella
sulla portata massima della vostra radio: collocate
il trasmettitore in un punto molto alto (una collina
per esempio) ed allontanatevi tenendolo sempre "a
vista" fino a quando non ricevete più nessun segnale
(ovviamente a qualche km di distanza non riuscite a
vedere il trasmettitore! ma a voi interessa vedere
solo il punto in cui lo avete posizionato, così da
assicurarvi che non ci siano ostacoli tra voi e il
trasmettitore), questa distanza corrisponde alla
massima portata "a vista" o "in linea d'aria" del
vostro apparato ricevitore-antenna-trasmettitore.
Ripetete la stessa prova ma posizionando il
trasmettitore a terra: noterete che la portata si
ridurrà anche di 5-10 volte. Queste due prove vi
aiuteranno a capire qual'è la portata massima della
vostra radio e come si comporta il segnale alle
distanze massime; tali parametri vi saranno poi
utili durante la ricerca del vostro rapace perchè
se, per esempio, cercando il falco, salite su una
collina, eseguite una scansione radio e non avete
nessun segnale, conoscendo la portata massima in
linea d'aria del vostro apparato (poniamo che sia di
20 km) sapete che da quel punto di scansione (la
collina su cui vi trovate) nel raggio di 20 km molto
probabilmente il vostro falco non c’è, a meno che
non si sia nascosto dietro un ostacolo che blocca di
molto il vostro segnale.
Quelli descritti nel paragrafo precedente sono dei
semplici esercizi di primo livello: sapevate infatti
dove era la radio. A questo punto potete passare
agli esercizi di secondo livello. In questo livello
infatti dovrete chiedere aiuto ad un amico che vada
a nascondervi la radio a qualche km di distanza: non
conoscerete dunque la posizione del trasmettitore ma
avrete un segnale da subito poiché il trasmettitore
non è stato nascosto oltre la distanza della sua
portata massima. La procedura che utilizzerete sarà
come una caccia al tesoro: iniziate col fare delle
scansioni a 360 gradi con l'antenna, individuate il
punto da cui proviene il segnale più forte,
spostatevi di qualche decina di metri non verso il
punto di provenienza ma lateralmente, ri-eseguite
un'altra scansione e individuate il punto di
provenienza del segnale più forte e quindi fate una
triangolazione a mente o usando una mappa (unendo le
due linee corrispondenti ai due punti di provenienza
del segnale). Procedete in questo modo fino ad
avvicinarvi così tanto al trasmettitore che
sentirete il segnale da tutte le parti: a questo
punto utilizzate l'attenuatore per ritrovare la
trasmittente. Ripetete più volte questi esercizi fin
quando non vi renderete conto di avere acquisito una
buona manualità e velocità nelle procedure.
Nel terzo livello dovrete ritrovare la trasmittente
nascosta da un amico ad una distanza superiore alla
sua portata massima, quando inizierete le ricerche,
quindi, non avrete nessun segnale. Questa situazione
è molto realistica poichè, come si è già detto, un
falco come un Pellegrino, può farvi completamente
perdere il segnale nel giro di pochi minuti. Se la
portata massima in campo aperto del vostro apparato
è, per esempio di 20 km, chiedete ad un amico di
nascondere la trasmittente a 30-40 km di distanza,
senza rivelarvi il punto. A questo punto iniziate le
ricerche. Poiché non avrete nessun segnale
all'inizio, dovrete organizzare la battuta di
ricerca in maniera tale da esplorare un'area più
vasta possibile nel più breve tempo possibile.
Procuratevi una cartina della zona che vi sarà utile
per:
1) Individuare i percorsi migliori (le strade e le
scorciatoie) da seguire in macchina per poter
esplorare meglio tutta l'area.
2) Segnare i percorsi che avete già fatto e i punti
in cui avete eseguito le scansioni, così da avere
chiare tutte le zone che avete già controllato e
quelle che mancano
3) Pianificare una battuta di ricerca magari
lavorando in gruppo con altre persone. A questo
proposito ecco alcuni consigli: dal punto in cui vi
trovate tracciate un cerchio con raggio di 40 km,
inscrivete questo cerchio all'interno di un quadrato
(che dunque avrà il lato di 40 km) e suddividete
questo quadrato in tanti quadratini più piccoli, con
lato di 5 km o di 10 km (in questo ultimo caso, per
esempio, avrete 16 quadratini) ed esplorate ogni
singolo quadratino fino a coprirli tutti. Ricordate
che il tutto deve essere fatto nel più breve tempo
possibile
4) Individuare le zone d'ombra per il segnale e i
punti più alti da cui eseguire le scansioni con
l'antenna (edifici alti, colline, torri ecc...)
In ogni caso per questo tipo di ricerche è
UTILISSIMO acquistare una antenna omnidirezionale
(specifica per la frequenza della vostra radio) da
mettere con una apposita calamita sul tetto della
vostra macchina. Una lunga antenna omnidirezionale
è estremamente sensibile e vi permetterà, mentre
guidate, di tenere la radio accesa e quindi di poter
esplorare in macchina grandi distanze in maniera
molto semplice e veloce. Una volta trovato un punto
dal quale ricevete un segnale radio, anche debole,
scendete dalla macchina, attaccate la Yagi ed
eseguite le scansioni direzionali e la
triangolazione per localizzare con esattezza la
posizione della trasmittente.
Questo tipo di esercizio è il massimo livello
raggiungibile con il radiotracking e vi sarà
estremamente utile quando si dovesse verificare
realmente che un falco si allontani fuori dalla
portata del vostro apparato; inoltre è anche
divertente soprattutto se fatto in compagnia oppure
sottoforma di una gara tra amici.
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