L'uso di sistemi di radiotracking è una
modernizzazione della falconeria. I campanelli erano
l'unico modo che il falconiere di una volta aveva
per ritrovare un falco ma, come è facile capire, la
funzionalità di questo sistema era molto limitata.
L'elettronica e la miniaturizzazione ha consentito
oggi di creare minuscole trasmittenti da attaccare
al rapace alla zampa, alla coda o a zainetto, così
da poter conoscere la sua posizione anche a svariati
chilometri di distanza attraverso un apposito
ricevitore collegato ad una antenna direzionale. I
sistemi di radiotracking però non permettono di
avere subito la posizione tridimensionale del
rapace, che deve essere calcolata eseguendo una così
detta "triangolazione" cioè ricevendo il segnale del
falco da almeno due posizioni diverse e congiungendo
(idealmente o su mappa) le due linee rette così
ottenute che si dovrebbero congiungere in un punto
che rappresenta appunto la posizione del rapace. Le
microtrasmittenti devono avere un peso proporzionale
alla mole del rapace; in genere più una trasmittente
è grande e maggiore sarà la sua gittata massima, ma
ad uno Sparviere di 200 grammi non si può attaccare
una radio da 20 grammi! La regola generale vuole che
la trasmittente non superi mai il 3% del peso del
rapace. E' infine da ricordare che l'uso del
radiotracking NON garantisce di riprendere un falco
che si è allontanato o perso! in primo luogo perchè,
al massimo, il radiotracking consente di ritrovare
il falco ma non di riprenderlo, dipende solo dalla
bravura e dall'esperienza del falconiere riprendere
il falco al pugno o al logoro, se si sono fatti
degli errori di addestramento, anche ritrovando la
posizione del falco, non detto che si riesca a
riprenderlo; in secondo luogo anche possedendo un
apparato di radiotracking estremamente evoluto e
tecnologico (e costoso) anche in questo caso dipende
dalla bravura del falconiere il riuscire ad
utilizzarlo correttamente per ritrovare il rapace!
Fig. 4.0.a: Uso della radio per la ricerca dei
falchi: l'antenna direzionale viene ruotata per
trovare la provenienza del segnale.
Ho deciso di dedicare questo breve articolo
all'attacco a zainetto e alle LLR (Long Life
Radiotransmitters: Radiotrasmittenti di lunga vita)
poichè ritengo che questa soluzione possa essere
estremamente utile per la falconeria. L'uso di
queste due componenti (zainetto e LLR) deriva dalla
ricerca scientifica sul campo applicata ai rapaci
selvatici: per poter studiare un rapace selvatico in
natura è necessario montare delle radio che abbiano
batterie molto durature e che permettano di seguire
l'animale per lungo tempo, ma che allo stesso tempo
non ne infastidiscano le attività, ecco perchè sono
state sviluppate delle trasmittenti con batterie di
lunga vita ed ecco perchè è stato sperimentato
l'attacco a zainetto. Queste tecnologie sono oggi
disponibili anche per la falconeria e vi posso
assicurare che sono vantaggiosissime. Vediamone
quindi di seguito i vantaggi e le caratteristiche
tecniche.
Questo tipo di attacco viene ritenuto indubbiamente
il migliore per i seguenti motivi:
1) Sulle spalle un rapace può portare più peso
rispetto alla zampa o alla coda: immaginatevi di
portare un peso di 1 kg su uno zaino o attaccato a
un piede! c'è una bella differenza! L'attacco a
zainetto consente di usare radio fino al 5% del peso
corporeo del rapace in questione (ricordate che per
l'attacco "a zampa" il peso della trasmittente non
deve superare il 3% del peso corporeo del rapace e
per l'attacco a coda non deve superare il 2%). Per
fare un esempio: un maschietto di Pellegrino di 500
gr di peso potrà portare alla coda una radio di 10
grammi, alla zampa una radio da 15 grammi e a
zainetto una radio da ben 20 grammi! Questo cosa
vuol dire? potendo portare un peso maggiore si
potranno usare sia delle batterie più grandi e
dunque più durature sia dei circuiti di trasmissione
più potenti e dunque in grado di avere una portata
in km molto maggiore.
2) Un peso portato a zaino dà meno fastidio rispetto
ad un peso legato alla zampa o alla coda: il rapace
quindi non si accorgerà nemmeno di portarsi addosso
una radiotrasmittente anche voluminosa e pesante.
Inoltre lo zainetto è perfettamente aderente al
corpo, creando così un fastidio minimo al rapace e
garantendo una migliore aerodinamicità durante il
volo; ciò non avviene per esempio con una radio
montata a penzoloni sulla coda o peggio ancora sulla
zampa (questa scena purtroppo si osserva molto
frequentemente ai raduni...): una radio che penzola
dalla zampa, e non aderisce al tarso, arreca molto
fastidio al rapace, sia durante il volo sia durante
la cattura della preda o gli spostamenti in mezzo
alla vegetazione.
3) La posizione alta (sul dorso) e le antenne rigide
delle radio di lunga vita impediscono che l'antenna
tocchi i fili elettrici quando il rapace si posa su
un pilone o una linea elettrica prevenendo così
l'elettrocuzione.
4) La posizione alta dell'antenna inoltre impedisce
che essa tocchi terra quando il rapace è posato al
suolo, consentendo così di avere un segnale più
forte e di non disperderlo sul terreno (soprattutto
se è bagnato), sarà dunque più facile ritrovare il
segnale di un rapace posato a terra, anche a
maggiore distanza.
5) E' un attacco sicuro e robusto: il rapace dunque
non potrà perdere la radio in nessun caso.
6) Solo con una radiotrasmittente montata a zainetto
si possono usare i sensori di attività (biotelemetria)
che vi permettono di conoscere non solo la posizione
del rapace ma anche la sua attività. Questo tipo di
sensori sono molto economici (il costo aggiuntivo
del sensore sulla trasmittente è di soli 30 euro
circa), e consentono di percepire anche i movimenti
del rapace; il sensore di attività, in modo
particolare, è un piccolo cilindretto montato sopra
la trasmittente in posizione obliqua; quando il
rapace sta appollaiato, una pallina che rotola
dentro il cilindretto attiverà il circuito A
provocando un segnale più rapido (un "bip bip bip"
molto più frequente), quando invece il rapace è in
volo, la pallina toccherà l'altro punto del
cilindretto, attivando il circuito B e provocando
quindi un segnale più lento (un "bip bip bip" meno
frequente); il tutto vi permetterà, semplicemente
attraverso il suono del segnale di capire se il
rapace è in volo o posato.
1) In alcuni territori di volo (soprattutto caccia)
un rapace in volo ad alta velocità potrebbe
impigliarsi con ostacoli "aerei"; è un caso molto
raro che avviene SOLO se ci sono strutture
artificiali come i fili di ferro che reggono i
vigneti o altri tipi di colture.
2) Il montaggio può sembrare difficoltoso o
pericoloso ma seguendo le giuste istruzioni e
operando delicatamente, controllando l'efficacia del
montaggio nelle ore successive ed aggiustandolo in
base alla comodità del rapace, vi posso garantire
che lo zainetto non è più difficile da montare
rispetto ad un attacco alla coda.
Montare uno zainetto non è difficile: il materiale
migliore per costruirlo è il teflon o comunque una
fibra sintetica morbida e di sagoma piatta (non
circolare! perchè potrebbe essere tagliente). Un
metro lineare di teflon costa circa 20-30 euro e
viene venduto dagli appositi fornitori che vendono
anche le radio di lunga vita. Per il montaggio è
bene che siano presenti due persone, come avviene
per l'attacco a coda. Si prepara dapprima la
struttura, costituita da due bretelle che passeranno
sotto le ali del rapace e da due giunzioni (una alta
ed una bassa) che abbracceranno il corpo del rapace.
A questo punto, mentre una persona tiene immobile il
rapace, la seconda persona monterà questa
imbracatura, bloccandola con due nodi a livello
delle giunzioni. Inizialmente è bene che i due nodi
siano scorrevoli perchè non è detto che riusciate da
subito ad azzeccare la giusta tensione
dell'imbracatura sul corpo del rapace, essa potrebbe
infatti risultare troppo stretta o troppo larga; è
quindi molto importante che monitoriate il rapace
nelle ore successive al montaggio e che verifichiate
che sia in grado di volare e di muoversi
agevolmente. Nei giorni successivi, una volta che vi
siete assicurati del corretto posizionamento dello
zainetto potete stringere definitivamente i nodi e
bloccarli (con moltissima attenzione) con una
piccola goccia di colla cianoacrilica (come il
superattack) sempre lavorando in due. Le immagini
successive mostrano quanto descritto sopra.
Esistono due modalità per usare lo zainetto: 1) si
può montare a zainetto direttamente la radio (sono
delle radio appositamente costruite, con due
tubicini laterali dai quali passerà il teflon dello
zainetto) oppure 2) come seconda e migliore opzione,
si monta prima uno zainetto ottenuto da un pezzo di
cuoio (di 20 x 35 mm per es), e sullo zainetto verrà
collocato il clip o il piccolo foderino con chiusura
di sicurezza per montare la radiotrasmittente; con
questa seconda modalità non sarà necessario togliere
tutta l'imbracatura qualora vogliate sganciare la
radio per cambiare le batterie ed inoltre potrà
essere usato anche per delle radio normali (non di
lunga vita). A questa base di cuoio, inoltre,
potranno essere attaccate anche altre "cose" come
per esempio la Starlight per la ricerca notturna.
Fig. 4.1.a: Attacco a zainetto e (in basso)
particolari sul montaggio dello zainetto. Notare
l'antenna che è piegata verso l'alto e non tocca nè
il terreno ne eventuali fili elettrici se il falco
vi si posasse.
Fig. 4.0.b: Attacco a zaino su un Falco
pellegrino in volo.
Fig. 4.0.c: Schema particolare per il montaggio
dello zainetto.
Fig. 4.0.d: Particolare del corpo della
trasmittente. Notare il sensore di attività (in
alto, se ne vede solo un pezzetto). Notare anche il
particolare rivestimento del corpo della radio,
ottenuto con una resina bicomponente che la rende
praticamente a prova di bomba (impermeabile e
resistente agli urti).
Fig. 4.0.e: Apparato ricevitore e trasmittente di
lunga vita. I due barattolini contengono la resina
bicomponente ed il solvente per rifare l'involucro
della trasmittente dopo il cambio della batteria.
Come si è detto all'inizio di questo articolo, le
radio di lunga vita sono state originariamente
studiate e sviluppate per la ricerca scientifica sui
rapaci selvatici, ma le loro eccellenti
caratteristiche le rendono particolarmente utili
anche per la falconeria. Vediamone i pregi:
1) La batteria, una volta accesa, ha una durata che
va dai 4-6 mesi (per le trasmittenti più piccole,
inferiori ai 9 gr di peso) ai 3 anni (per le
trasmittenti di circa 22-25 grammi di peso) in
continuo, senza mai spegnersi. E’ anche possibile
far montare un piccolo interruttore sulla radio,
così da accenderla e spegnerla quando si vuole e
dunque moltiplicando ulteriormente la durata della
batteria; ma questa opzione è sconsigliata.
2) L'involucro in resina bicomponente della
trasmittente le rende praticamente a prova di bomba,
sono infatti antiurto e assolutamente impermeabili
ed inattaccabili (sono quindi esenti anche dalla
ruggine e funzionano anche se bagnate per esempio in
caso di pioggia o se il falco fa il bagno).
3) L'antenna rigida di cui sono dotate ne migliora
la trasmissione del segnale quando il falco è posato
a terra (se sono attaccate a zainetto) e impedisce
l’elettrocuzione quando il falco si poggia su cavi
elettrici.
4) La loro portata, essendo trasmittenti studiate
per la ricerca è molto elevata, per esempio per un
apparato della Biotrack (Ricevitore, Yagi a 3
elementi e trasmettitore da 23 gr) la portata in
linea d'aria è di circa 40 km!.
E' nell'abbinamento di questi due sistemi che si
ottengono i maggiori vantaggi, che derivano dalla
somma dei singoli vantaggi dell'uno (zainetto) e
dell'altro (LLR). Vediamoli singolarmente:
1) Il rapace può portare radio più pesanti e dunque
con circuiti di trasmissione più potenti (fino a 40
km in linea d'aria) e con batterie di lunga vita.
2) Il sensore di attività ci dà maggiori
informazioni sul rapace.
3) L'antenna alta previene l'elettrocuzione e
assicura un miglior segnale se il rapace si posa a
terra
4) Da quando si accende la trasmittente non ci si
dovrà preoccupare più delle batterie per circa 2
anni (nel caso di una radio da 22-25 grammi); se il
rapace scappa dalla voliera, o dal blocco o se resta
fuori per molti giorni, la radio continuerà sempre a
trasmettere.
5) La copertura in resina (che verrà tolta e rimessa
solo per il cambio della batteria) assicura la
funzionalità della trasmittente anche nelle
condizioni più critiche.
Il
miglior produttore di questi apparati è la Biotrack
(Inghilterra): potete ottenere maggiori informazioni
e prezzi dal loro sito ufficiale:
http://www.biotrack.com/.
I prezzi sono più bassi o comunque uguali rispetto
alle "classiche" radio da falconeria. Per il cambio
batteria potete sia rivolgervi ad un fornito negozio
di elettronica, sia spedire la trasmittente di nuovo
alla Biotrack (ogni 2 anni circa per una
trasmittente di 22-25 grammi; sebbene la batteria
duri tre anni è sempre meglio stare in un certo
range di sicurezza) e con circa 70-80 euro farete
tutto (spedizione, cambio batteria e
riposizionamento dell'involucro in resina). Dunque
una spesa di 70-80 euro ogni due o due anni e mezzo
credo che sia molto più economica e conveniente
rispetto alle 4-8 euro ogni due settimane che ci
vorrebbero per una radio "classica" da falconeria,
senza contare tutti i vantaggi che derivano dall'uso
delle LLR abbinate agli zainetti.
Questo articolo è stato tratto dal “Manuale
di Radiotracking per la falconeria”
contenuto nell’opera “Corso Multimediale di
Falconeria, II livello”. |
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