Introduzione
Tutta l'attrezzatura da falconeria che generalmente
il neofita impara ad utilizzare durante
l'addestramento iniziale e i primi anni di
esperienza, verrà usata anche a caccia, ma con delle
particolari modifiche. La caccia con i rapaci
addestrati è una versione "estrema" della
falconeria, il "top", la Falconeria con la "F"
maiuscola e di conseguenza anche l'attrezzatura
dovrà essere al top. Per esempio: servirà un blocco
per falconi facile da trasportare e leggero, mentre
per gli accipiter sarà comodo un bastone sia per il
falconiere sia per appoggiare il rapace quando si è
stanchi; in alcuni casi, se si va a caccia vagante
con più falchi saranno utili dei trasportini da
campo che consentono ad un solo falconiere di
trasportare anche fino a 4 rapaci; non dovrà mai
mancare un kit di pronto-soccorso utile nelle
emergenze, uno spruzzino con acqua pulita, una
ciotola e una borraccia d'acqua per il cane; la
radio dovrà essere leggera e trasportabile, ben
collaudata e di rapido utilizzo; i cappucci dovranno
essere anch'essi ben collaudati, facili da mettere e
da togliere, e di un colore piuttosto vivace così da
poter essere facilmente ritrovati qualora cadano sul
terreno. Questi sono solo alcuni esempi, ma nelle
pagine successive descriveremo le attrezzature nei
minimi particolari.
Intanto iniziamo col distinguere due categorie
principali di attrezzatura:
A) Attrezzatura da addestramento e allenamento:
si compone di tutti quegli attrezzi che il
falconiere utilizza per preparare e addestrare un
rapace da caccia ma anche per tenerlo costantemente
allenato (lancia-prede, logori meccanici, palloni e
aquiloni per esempio).
B) Attrezzatura da campo:
è l'attrezzatura utilizzata durante la caccia vera e
propria (cappucci, geti, lunga, moschettoni,
blocchi, borse ecc...).
Di seguito verranno elencate quelle componenti delle
attrezzature che subiscono modifiche nella loro
versione da addestramento o da caccia.
Il cappuccio da caccia è leggermente diverso dai
cappucci usati durante l'addestramento. Oltre alle
classiche caratteristiche che ogni cappuccio
dovrebbe avere (robustezza, traspirazione,
adattamento perfetto alla testa del rapace,
funzionalità ecc...) una prerogativa assoluta dei
cappucci da caccia è la facilità e velocità di
utilizzo. A questo scopo, i normali cappucci con il
sistema di chiusura classico o arabo, risultano
spesso inadeguati e sono stati da alcuni falconieri
sostituiti con cappucci più pratici e rapidi. Il
vantaggio del cappuccio "rapido" sta proprio nel
fatto che esso non deve essere chiuso con i laccetti
né bisogna aprire i laccetti per toglierlo dalla
testa del rapace. Questi cappucci rapidi dunque
consentono un tipo di caccia con gli Accipiter che
non era mai stata possibile prima e sono ottimi
anche applicati alla caccia con i falchi lanciati
direttamente dal pugno come per es nei voli a gazze
o cornacchie.
Fig. 7.2.a: Cappuccio speciale “a molla”
per Sparviere. Durante la caccia con
questo rapace il falconiere ha bisogno
di poter scappucciare immediatamente il
predatore per lanciarlo sulla preda; il
sistema a molla facilita questa
operazione, che invece sarebbe molto più
lenta con il sistema di chiusura
classico |
Fig. 7.2.b: Cappuccio speciale “chiuso”
per la caccia con l’Aquila reale;
l’esigenza è la stessa vista per lo
Sparviere, il falconiere ha bisogno di
poter scappucciare immediatamente il
predatore per lanciarlo sulla preda; il
cappuccio chiuso, da usare solo a
caccia, facilita questa operazione, che
invece sarebbe molto più lenta con il
sistema di chiusura classico |
Le figure sopra illustrano un cappuccio utilizzato
per la caccia con l'Aquila reale; come si può notare
il cappuccio non ha nessun tipo di apertura, ma va
semplicemente messo in testa al rapace dove calza
alla perfezione. L'esigenza, nella caccia con
l'Aquila è la stessa che si ha con Astori e
Sparvieri: sfruttare al massimo il tempo che
intercorre tra il contatto con la preda e il lancio
del rapace.
In alcuni tipi di caccia non si sentono molto queste
esigenze di "velocità di scappucciamento"
sopradescritte; è il caso della caccia con gli
Harris (che volano liberi intorno al falconiere
durante la caccia e non vengono liberati al contatto
con la preda) o il caso della caccia col cane da
ferma (in cui la ferma del cane indicherà al
falconiere che è il momento di scappucciare il
rapace e lanciarlo nel caso del basso volo).
I blocchi e pertiche da usare a casa in falconiera o
nelle voliere o nel giardinaggio restano uguali. Ma
per chi va a caccia si presenta un'esigenza
particolare. In alcuni tipi di caccia (soprattutto
la caccia vagante con il basso volo) si deve
trasportare il rapace sul pugno per moltissimo tempo
(molte ore a volte); in questi casi spesso il
falconiere ha bisogno di riposare il braccio o di
utilizzare entrambe le braccia e dunque necessita di
avere dei blocchi portatili. E' vero che può essere
utilizzato un qualsiasi posatoio trovato sul luogo
(una roccia, un ramo, un tronco) ma non sempre si
trovano i posatoi e non sempre essi risultano
affidabili come un blocco appositamente costruito.
Un buon blocco (o pertica) da campo deve essere
leggero e piccolo, facilmente trasportabile e
smontabile (ciò che permetta di svitare la testa dal
picchetto); va trasportato nello zaino ma deve
essere facilmente accessibile poichè verrà estratto
con una sola mano (quella che non sta portando il
rapace). Se si va a caccia con più rapaci esistono
dei sistemi da trasporto appositi da campo, come
quelli illustrati nelle immagini sotto riportate.
Fig. 7.3.a: sistema di trasporto per 2
falchi da auto e da campo. Il
trasportino è facile da portare,
compatto e molto funzionale; possiede
anche un separatore per i falchi, un
cassetto porta-attrezzatura e l’aggancio
per la radio e le trasmittenti ai due
lati |
Fig. 7.3.b: altro sistema di trasporto,
da auto e da campo, che può consentire
di portare fino a 4 falconi, tutti
separati. |
Geti, braccialetti e lunga
Anche i geti ed i loro relativi sistemi di attacco
alla zampa dei falchi subiscono delle modifiche
guidate dalle particolari esigenze della caccia. La
modifica principale da fare sui geti è quella di
togliere l'asola di attacco all'estremità; in questo
modo non sarà possibile legare con la lunga il
rapace al guanto (ma sarà anche inutile per i motivi
detti sopra: il rapace deve poter essere lanciato
molto rapidamente e dunque non va tenuto legato ma
semplicemente bloccato con i geti tra le dita) ma si
avrà l'enorme vantaggio di evitare che il rapace (e
questo vale soprattutto per il basso volo: Astore,
Harris, Sparviere ecc...) vada ad impigliarsi in
qualche ramo con l'asolina dei geti. A questo
proposito sono stati inventati dei geti appositi che
si chiamano "Field jesses" e che non hanno nessuna
asola. Il rapace da caccia dunque monterà i geti
classici con asola quando ci si trova a casa per
allenamento/addestramento o quando sarà legato al
blocco in falconiera o a giardinare; ma quando si va
a caccia il falconiere procederà alla sostituzione
dei geti classici con i geti da caccia senza asola.
Per poter eseguire questo cambio di geti sarà dunque
inevitabile usare non i geti classici ma i
braccialetti o i falsi braccialetti.
Fig. 7.4.a: Differenza tra un geto
normale e un geto da caccia. Il geto da
caccia (sulla destra) è privo di asola,
esso consente al falconiere di
trattenere e recuperare facilmente il
rapace ma impedisce che esso possa
impigliarsi tra i rami o in altri
ostacoli. |
In alcuni tipi di caccia, come ad esempio la caccia
agli scoiattoli, inoltre, si ha un'altra particolare
esigenza e cioè quella di proteggere i tarsi del
rapace dai micidiali morsi degli Scoiattoli (i cui
denti possono facilmente rodere il legno e dunque
bucano come il burro la zampa di un rapace). A
questo proposito sono stati inventati dei
particolari braccialetti (detti "Squirrel Chaps")
costruiti con un cuoio più robusto e strutturati in
modo tale da coprire quasi interamente tutto il
tarso del rapace; a questi braccialetti
particolarmente lunghi inoltre viene direttamente
agganciata la campanella su una zampa e la radio
sull'altra zampa.
Fig. 7.4.b: Braccialetti speciali per la
caccia allo Scoiattolo; essi forniscono
una particolare protezione al tarso
contro i morsi di questo roditore |
Borse e sistemi di trasporto
Quando si va a caccia sul campo, spesso ci si deve
allontanare molto dall’auto e dunque è necessario
portare con se tutte le attrezzature necessarie. Non
bisogna dimenticare niente e soprattutto NON
lasciare MAI la radio in macchina! A questo
proposito è molto più efficace utilizzare una
moderna borsa per la falconeria, solitamente
costituita da una doppia borsa laterale dotata di
spallacci e un grosso mascone posteriore che funge
da zaino e porta-prede. Attrezzature da avere
sempre in borsa sono: cappuccio, geti, lunga,
campanello e girelle di riserva, cibo per il falco,
un piccolo spruzzino, kit di primo soccorso, buste
di plastica, radio, trasmittenti e batterie,
fischietto, guanto, logoro classico e logoro “a
piccione” (che simula perfettamente un piccione
vero, per richiamare il rapace nei casi di
emergenza).
Fig. 7.5.a: Borsa
classica da falconeria (a sinistra) e
borsa moderna; quest’ultima consente di
muoversi più agevolmente e correre,
trasportare una maggiore quantità di
attrezzatura e possiede posteriormente
una grande tasca dove trasportare la
radio e le prede. |
Logori da addestramento
Per l’addestramento iniziale del rapace e
l’introduzione alla preda è utilissimo utilizzare i
moderni logori che imitano le forme e colori delle
prede in modo molto preciso. Tali logori possono
anche essere costruiti in casa se si ha buona
manualità. Tali logori così realistici devono anche
essere mossi nella maniera più naturale dal
falconiere così da imitare al meglio la preda.
Sul campo invece, è necessario usare logori più
comodi e robusti, più adatti ad essere trasportati
in borsa, tirati fuori con rapidità ed utilizzati.
Il rapace deve dunque essere abituato ad entrambe le
tipologie di logoro. Il logoro classico da campo è
ha la forma tipica della falconeria, a ferro di
cavallo o a cuore, interamente di cuoio, robusto,
con legature di ottima finitura e qualità e con due
laccetti per legare la carne. Il logoro da campo
inoltre deve avere un peso equilibrato così da
impedire che il rapace lo carreggi portandolo via.
Fig. 7.6.a: I moderni
logori sono estremamente realistici e
molto più funzionali, soprattutto per
l’addestramento dei rapaci alla caccia. |
Il lanciaprede è un utile strumento di addestramento
ed introduzione del rapace alla selvaggina. Per
consentirgli di fare più rapidamente possibile la
necessaria esperienza si useranno spesso delle prede
di rilascio, facilmente acquistabili presso gli
appositi allevatori di selvaggina, ed il modo
migliore, più facile e più naturale che esiste è
l’uso del lancia prede. I lanciaprede moderni sono
radiocomandati ma esistono dei modelli più economici
filocomandati. La preda viene inserita nel
lanciaprede e questo viene nascosto tra la
vegetazione, in una situazione quando più simile
alla realtà naturale nella quale si troverà il falco
durante la caccia vera.
Fig. 7.7.a : Lanciaprede
a molla radiocomandato |
Alcune tipologie di caccia richiedono che i falchi
si alzino prima in volo, ad una certa quota, e
stiano in attesa della selvaggina stanata dal
falconiere. Un metodo piuttosto efficace per
insegnare al rapace ad andare in quota con una certa
velocità ascensionale è l’uso dei palloni o degli
aquiloni (in base a presenza/assenza del vento). La
cosa importante è di non esagerare con i tempi:
l’addestramento al pallone/aquilone deve essere solo
un momento di passaggio dell’addestramento di base
del rapace, altrimenti si rischia di abituarlo
troppo e quando si è a caccia il falco non si alza
se non vede il pallone/aquilone.
Fig. 7.8.a: Uso
dell’aquilone per l’addestramento dei
falconi d’alto volo |
Un esempio è il "Velociraptor", un logoro trainato
meccanicamente da un motorino elettrico (quello di
un trapano per esempio). Se lo costruite in casa
ponete attenzione ai rapporti degli ingranaggi, un
normale trapano infatti non riesce a dare
sufficiente velocità per trainare il logoro (servono
almeno 15-20 km orari per una Poiana di Harris); si
può facilmente ovviare a questo problema usando una
bobina per il cordino particolarmente grosso
(diametro di almeno 15 cm) oppure inserendo degli
ingranaggi appositamente costruiti per incrementare
la velocità. Questo sistema a logoro meccanico può
essere usato anche con i rapaci inseguitori (Astore,
Sparviere, Smeriglio) attraverso una modifica: nel
terreno di addestramento (che deve essere
sufficientemente lungo, almeno 200 mt e privo di
vegetazione) vanno piantati molto saldamente al
terreno due pali di 3 mt di altezza e a circa
150-200 mt l'uno dall'altro; tra i due pali viene
tirato un cavo ben teso (fil di ferro plastificato,
o cordino, purché a superficie molto liscia); il
logoro da trainare, avrà la forma di uccello e deve
essere molto leggero. Per gli altri rapaci viene
invece semplicemente trainato un logoro che imita la
forma di un Lagomorfo (Lepre o Coniglio) e che, a
differenza del logoro a uccello, deve essere
piuttosto pesante per rimanere a terra.
Qualsiasi sia il tipo di caccia che si pratica e il
tipo di rapace utilizzato o la preda o l’ambiente
dove si caccia, la radio deve essere sempre presente
nella borsa del falconiere. Alcuni tipi di caccia in
particolare, soprattutto con i falchi d’alto volo.
La radio deve essere sempre nella borsa e non va mai
lasciata in macchina, deve sempre essere pronta e a
portata di mano quando serve; i falchi spesso non vi
daranno il tempo di correre in macchina per prendere
la radio, quando sarà già troppo tardi. Per il basso
volo sono consigliabili radio ad alte frequenze
(400-430 Mhz) perché tale frequenza avendo onde più
corte penetra meglio la vegetazione (ambiente tipico
per la caccia di basso volo) anche se hanno una
portata in termini di distanza più bassa, che
comunque è inutile quando si caccia col basso volo
(un Astòre o una Poiana di Harris non si allontanano
mai di km). Per l’alto volo è invece consigliabile
usare radio con frequenze più basse e onde più
lunghe (170-230 Mhz) poiché coprono distanze più
elevate in campo aperto (ma hanno una bassa
penetrabilità nella vegetazione) e sono dunque più
adatte a rapaci come i falchi d’alto volo che volano
e cacciano in ambienti aperti e possono coprire
anche vari km quando si allontanano.
Particolarmente utile è l’uso dell’attacco a
zainetto nella caccia, soprattutto se abbinato a
radio di lunga vita. L’argomento verrà approfondito
nell’articolo riportato di seguito.
Radio di lunga vita e attacco a zainetto
Introduzione
Ho deciso di dedicare questo breve articolo
all'attacco a zainetto e alle LLR (Long Life
RadioTransmitters: Radiotrasmittenti di lunga vita)
poichè ritengo che questa soluzione possa essere
estremamente utile per la falconeria. L'uso di
queste due componenti (zainetto e LLR) deriva dalla
ricerca scientifica sul campo applicata ai rapaci
selvatici: per poter studiare un rapace selvatico in
natura è necessario montare delle radio che abbiano
batterie molto durature e che permettano di seguire
l'animale per lungo tempo, ma che allo stesso tempo
non ne infastidiscano le attività, ecco perchè sono
state sviluppate delle trasmittenti con batterie di
lunga vita ed ecco perchè è stato sperimentato
l'attacco a zainetto. Queste tecnologie sono oggi
disponibili anche per la falconeria e vi posso
assicurare che sono vantaggiosissime. Vediamone
quindi di seguito i vantaggi e le caratteristiche
tecniche.
Lo zainetto
Questo tipo di attacco viene ritenuto indubbiamente
il migliore per i seguenti motivi:
A) Vantaggi dell'attacco a zainetto
1) Sulle spalle un rapace può portare più peso
rispetto alla zampa o alla coda: immaginatevi di
portare un peso di 1 kg su uno zaino o attaccato a
un piede! c'è una bella differenza! L'attacco a
zainetto consente di usare radio fino al 5% del peso
corporeo del rapace in questione (ricordate che per
l'attacco "a zampa" il peso della trasmittente non
deve superare il 3% del peso corporeo del rapace e
per l'attacco a coda non deve superare il 2%). Per
fare un esempio: un maschietto di Pellegrino di 500
gr di peso potrà portare alla coda una radio di 10
grammi, alla zampa una radio da 15 grammi e a
zainetto una radio da ben 20 grammi! Questo cosa
vuol dire? potendo portare un peso maggiore si
potranno usare sia delle batterie più grandi e
dunque più durature sia dei circuiti di trasmissione
più potenti e dunque in grado di avere una portata
in km molto maggiore.
2) Un peso portato a zaino dà meno fastidio rispetto
ad un peso legato alla zampa o alla coda: il rapace
quindi non si accorgerà nemmeno di portarsi addosso
una radiotrasmittente anche voluminosa e pesante.
Inoltre lo zainetto è perfettamente aderente al
corpo, creando così un fastidio minimo al rapace e
garantendo una migliore aerodinamicità durante il
volo; ciò non avviene per esempio con una radio
montata a penzoloni sulla coda o peggio ancora sulla
zampa (questa scena purtroppo si osserva molto
frequentemente ai raduni...): una radio che penzola
dalla zampa, e non aderisce al tarso, arreca molto
fastidio al rapace, sia durante il volo sia durante
la cattura della preda o gli spostamenti in mezzo
alla vegetazione.
3) La posizione alta (sul dorso) e le antenne rigide
delle radio di lunga vita impediscono che l'antenna
tocchi i fili elettrici quando il rapace si posa su
un pilone o una linea elettrica prevenendo così
l'elettrocuzione.
4) La posizione alta dell'antenna inoltre impedisce
che essa tocchi terra quando il rapace è posato al
suolo, consentendo così di avere un segnale più
forte e di non disperderlo sul terreno (soprattutto
se è bagnato), sarà dunque più facile ritrovare il
segnale di un rapace posato a terra, anche a
maggiore distanza.
5) E' un attacco sicuro e robusto: il rapace dunque
non potrà perdere la radio in nessun caso.
6) Solo con una radiotrasmittente montata a zainetto
si possono usare i sensori di attività (biotelemetria)
che vi permettono di conoscere non solo la posizione
del rapace ma anche la sua attività. Questo tipo di
sensori sono molto economici (il costo aggiuntivo
del sensore sulla trasmittente è di soli 30 euro
circa), e consentono di percepire anche i movimenti
del rapace; il sensore di attività, in modo
particolare, è un piccolo cilindretto montato sopra
la trasmittente in posizione obliqua; quando il
rapace sta appollaiato, una pallina che rotola
dentro il cilindretto attiverà il circuito A
provocando un segnale più rapido (un "bip bip bip"
molto più frequente), quando invece il rapace è in
volo, la pallina toccherà l'altro punto del
cilindretto, attivando il circuito B e provocando
quindi un segnale più lento (un "bip bip bip" meno
frequente); il tutto vi permetterà, semplicemente
attraverso il suono del segnale di capire se il
rapace è in volo o posato.
B) Svantaggi dell'attacco a zainetto
1) In alcuni territori di volo (soprattutto caccia)
un rapace in volo ad alta velocità potrebbe
impigliarsi con ostacoli "aerei"; è un caso molto
raro che avviene SOLO se ci sono strutture
artificiali come i fili di ferro che reggono i
vigneti o altri tipi di colture.
2) Il montaggio può sembrare difficoltoso o
pericoloso ma seguendo le giuste istruzioni e
operando delicatamente, controllando l'efficacia del
montaggio nelle ore successive ed aggiustandolo in
base alla comodità del rapace, vi posso garantire
che lo zainetto non è più difficile da montare
rispetto ad un attacco alla coda.
Montaggio dello zainetto
Montare uno zainetto non è difficile: il materiale
migliore per costruirlo è il teflon o comunque una
fibra sintetica morbida e di sagoma piatta (non
circolare! perchè potrebbe essere tagliente). Un
metro lineare di teflon costa circa 20-30 euro e
viene venduto dagli appositi fornitori che vendono
anche le radio di lunga vita. Per il montaggio è
bene che siano presenti due persone, come avviene
per l'attacco a coda. Si prepara dapprima la
struttura, costituita da due bretelle che passeranno
sotto le ali del rapace e da due giunzioni (una alta
ed una bassa) che abbracceranno il corpo del rapace.
A questo punto, mentre una persona tiene immobile il
rapace, la seconda persona monterà questa
imbracatura, bloccandola con due nodi a livello
delle giunzioni. Inizialmente è bene che i due nodi
siano scorrevoli perchè non è detto che riusciate da
subito ad azzeccare la giusta tensione
dell'imbracatura sul corpo del rapace, essa potrebbe
infatti risultare troppo stretta o troppo larga; è
quindi molto importante che monitoriate il rapace
nelle ore successive al montaggio e che verifichiate
che sia in grado di volare e di muoversi
agevolmente. Nei giorni successivi, una volta che vi
siete assicurati del corretto posizionamento dello
zainetto potete stringere definitivamente i nodi e
bloccarli (con moltissima attenzione) con una
piccola goccia di colla cianoacrilica (come il
superattack) sempre lavorando in due. Le immagini
successive mostrano quanto descritto sopra.
Montaggio della radio
Esistono due modalità per usare lo zainetto: 1) si
può montare a zainetto direttamente la radio (sono
delle radio appositamente costruite, con due
tubicini laterali dai quali passerà il teflon dello
zainetto) oppure 2) come seconda e migliore opzione,
si monta prima uno zainetto ottenuto da un pezzo di
cuoio (di 20 x 35 mm per es), e sullo zainetto verrà
collocato il clip o il piccolo foderino con chiusura
di sicurezza per montare la radiotrasmittente; con
questa seconda modalità non sarà necessario togliere
tutta l'imbracatura qualora vogliate sganciare la
radio per cambiare le batterie ed inoltre potrà
essere usato anche per delle radio normali (non di
lunga vita). A questa base di cuoio, inoltre,
potranno essere attaccate anche altre "cose" come
per esempio la Starlight per la ricerca notturna.
Fig. 7.10.b: Schema per
la costruzione dello zainetto |
Fig. 7.10.c: Particolare
del corpo della trasmittente. Notare il
sensore di attività (in alto, se ne vede
solo un pezzetto). Notare anche il
particolare rivestimento del corpo della
radio, ottenuto con una resina
bicomponente che la rende praticamente a
prova di bomba (impermeabile e
resistente agli urti). |
Fig. 7.10.d: Apparato
ricevitore e trasmittente di lunga vita.
I due barattolini contengono la resina
bicomponente ed il solvente per rifare
l'involucro della trasmittente dopo il
cambio della batteria. |
Le radio di lunga vita (LLR)
Come si è detto all'inizio di questo articolo, le
radio di lunga vita sono state originariamente
studiate e sviluppate per la ricerca scientifica sui
rapaci selvatici, ma le loro eccellenti
caratteristiche le rendono particolarmente utili
anche per la falconeria. Vediamone i pregi:
1) La batteria, una volta accesa, ha una durata che
va dai 4-6 mesi (per le trasmittenti più piccole,
inferiori ai 9 gr di peso) ai 3 anni (per le
trasmittenti di circa 22-25 grammi di peso) in
continuo, senza mai spegnersi. E’ anche possibile
far montare un piccolo interruttore sulla radio,
così da accenderla e spegnerla quando si vuole e
dunque moltiplicando ulteriormente la durata della
batteria; ma questa opzione è sconsigliata.
2) L'involucro in resina bicomponente della
trasmittente le rende praticamente a prova di bomba,
sono infatti antiurto e assolutamente impermeabili
ed inattaccabili (sono quindi esenti anche dalla
ruggine e funzionano anche se bagnate per esempio in
caso di pioggia o se il falco fa il bagno).
3) L'antenna rigida di cui sono dotate ne migliora
la trasmissione del segnale quando il falco è posato
a terra (se sono attaccate a zainetto) e impedisce
l’elettrocuzione quando il falco si poggia su cavi
elettrici.
4) La loro portata, essendo trasmittenti studiate
per la ricerca è molto elevata, per esempio per un
apparato della Biotrack (Ricevitore, Yagi a 3
elementi e trasmettitore da 23 gr) la portata in
linea d'aria è di circa 40 km!.
L'abbinamento tra zainetto e LLR
E' nell'abbinamento di questi due sistemi che si
ottengono i maggiori vantaggi, che derivano dalla
somma dei singoli vantaggi dell'uno (zainetto) e
dell'altro (LLR). Vediamoli singolarmente:
1) Il rapace può portare radio più pesanti e dunque
con circuiti di trasmissione più potenti (fino a 40
km in linea d'aria) e con batterie di lunga vita.
2) Il sensore di attività ci dà maggiori
informazioni sul rapace.
3) L'antenna alta previene l'elettrocuzione e
assicura un miglior segnale se il rapace si posa a
terra
4) Da quando si accende la trasmittente non ci si
dovrà preoccupare più delle batterie per circa 2
anni (nel caso di una radio da 22-25 grammi); se il
rapace scappa dalla voliera, o dal blocco o se resta
fuori per molti giorni, la radio continuerà sempre a
trasmettere.
5) La copertura in resina (che verrà tolta e rimessa
solo per il cambio della batteria) assicura la
funzionalità della trasmittente anche nelle
condizioni più critiche.
Il
miglior produttore di questi apparati è la Biotrack
(Inghilterra): potete ottenere maggiori informazioni
e prezzi dal loro sito ufficiale:
http://www.biotrack.com/.
I prezzi sono più bassi o comunque uguali rispetto
alle "classiche" radio da falconeria. Per il cambio
batteria potete sia rivolgervi ad un fornito negozio
di elettronica, sia spedire la trasmittente di nuovo
alla Biotrack (ogni 2 anni circa per una
trasmittente di 22-25 grammi; sebbene la batteria
duri tre anni è sempre meglio stare in un certo
range di sicurezza) e con circa 70-80 euro farete
tutto (spedizione, cambio batteria e
riposizionamento dell'involucro in resina). Dunque
una spesa di 70-80 euro ogni due o due anni e mezzo
credo che sia molto più economica e conveniente
rispetto alle 4-8 euro ogni due settimane che ci
vorrebbero per una radio "classica" da falconeria,
senza contare tutti i vantaggi che derivano dall'uso
delle LLR abbinate agli zainetti.
Questo articolo è stato tratto dal “Manuale
di Radiotracking per la falconeria”
contenuto nell’opera “Corso Multimediale di
Falconeria, II livello”.
Per maggiori informazioni:
www.falconeria.info
(hyerax@gmail.com) |
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