I rapaci notturni sono ottimi collaboratori per
chi si occupa di esibizioni in pubblico e
didattica naturalistica. I motivi per cui sono
in assoluto le specie migliori sono i seguenti:
1) hanno un costo molto basso 2) molto spesso
non è neanche necessario addestrali per il volo
libero poiché svolgono già una importante
funzione didattica solo tenendoli sul pugno e
dando al pubblico la possibilità di avere un
contatto fisico 3) I rapaci notturni più comuni
in cattività appartengono a specie italiane
(Gufo reale, Barbagianni, Civetta, Assiolo etc)
e sono dunque adatti alla didattica
naturalistica.
I rapaci, inoltre, e soprattutto i notturni,
hanno un fortissimo potere di coinvolgimento del
pubblico; essi sono detti “specie bandiera”
proprio per questo motivo e il contatto fisico
col pubblico è più sicuro sia per via della loro
docilità sia per via della morbidezza del loro
piumaggio e in genere del loro aspetto che
immancabilmente attrae le persone. L’uso dei
notturni addestrati per la didattica è infine
importante perché aiuta a sfatare alcune false
leggende che però restano ancora molto stabili
nelle generazioni, e in modo particolare il
fatto che siano uccelli del malaugurio, che
portino morte e sfortuna: quando il pubblico
vede dal vivo un rapace notturno, Gufo reale o
Barbagianni che sia, immancabilmente se ne
lascerà coinvolgere emotivamente a tal punto da
capire subito che si essi sono animali
straordinari e che tali leggende sono infondate.
È importante però che chi usa questi rapaci
nella didattica sia preparato scientificamente
sulla bio-eco-etologia delle specie e sia dunque
in grado sia di spiegare l’importanza
conservazionistica di queste specie e di tutta
la biodiversità in generale, sia di rispondere
in maniera corretta completa e scientifica alle
innumerevoli domande che generalmente il
pubblico pone.
Fig. 9.1: Uso del Gufo reale in
dimostrazioni al pubblico.
|
Fig. 9.2: Immancabilmente il
pubblico si lascia
affascinare dai rapaci
notturni, soprattutto se
si tratta di specie
particolarmente se si da
la possibilità di avere
un contatto diretto con
i rapaci |
|
Fig. 9.3: Addestrare i notturni
al volo libero in mezzo alle persone
non è facile e richiede molta
passione, pazienza e soprattutto
tecnica. |
Fig. 9.4: I bambini sono
sicuramente il target principale
della sensibilizzazione operata per
mezzo dei rapaci. |
Testi e foto © by Hyerax (hyerax@gmail.com)
e www.falconeria.info