Viene riportato sotto un diagramma di tutte le
possibili alternative di scelta che si possono
presentare ad un neofita che, affascinato dai
rapaci, vorrebbe stare maggiormente a contatto
con loro.
Questa è la posizione iniziale, quella di
partenza, in cui si trova chiunque stia leggendo
queste pagine. Ci sono molti modi di avvicinarsi
ai rapaci e le persone stesse si avvicinano a
questi stupendi animali spinti dai motivi più
diversi. Esistono 3 vie principali per
avvicinarsi ai rapaci, che vengono di seguito
illustrate.
Occuparsi dei rapaci selvatici (Birdwatching,
Studio scientifico e Conservazione sono alcuni
esempi), è una delle tre strade che si possono
intraprendere per mantenere il contatto con
questi uccelli. Questo tipo di contatto è molto
discreto poichè viene mantenuto a distanza, ci
si limita ad osservare i rapaci senza avere
nessun tipo di interazione con loro.
Questa seconda strada è una via di mezzo tra il
contatto con i rapaci selvatici e quello con i
rapaci domestici (descritto dopo), perchè in
questo caso si ha una interazione diretta ma con
rapaci selvatici: si sfrutta un particolare
momento, di transizione, nel quale i rapaci
selvatici, purtroppo, finiscono in un centro
recupero fauna selvatica per qualche "problema"
(di solito traumi, fucilate, avvelenamento e più
raramente per patologie o debilitazione) per
essere curati, riabilitati e successivamente
ri-immessi in natura. Chi si pone dei problemi
etici nella detenzione dei rapaci in cattività
ma allo stesso tempo volesse avere un contatto
più diretto con essi, può trovare nei centri
recupero il giusto compromesso. I centri
recupero fauna selvatica (CRAS) sono
fortunatamente molto numerosi oggi, su tutto il
territorio nazionale, e hanno bisogno di
finanziamenti e volontari: chi fosse, dunque,
interessato, a questo tipo di contatto con i
rapaci, troverà sicuramente posto come
volontario nel CRAS più vicino.
E' la terza via, la terza soluzione che si ha e
la più diretta. Oggi fortunatamente esistono
ceppi in cattività di moltissime specie di
rapaci, che possono essere legalmente acquistate
e detenute in cattività, purché dotate
dell'apposita documentazione e anellino
inamovibile (CITES), in funzione della
legislazione vigente. NON è possibile catturare
rapaci selvatici per tenerli in cattività. Se la
vostra intenzione è quella di comprare un rapace
da tenere in cattività sappiate che gli unici
modi, legalmente e moralmente, che avete sono:
addestramento, allevamento (solo per rapaci
notturni imprintati) e riproduzione in
cattività. A proposito delle considerazioni
etiche si era già spiegato che è ingiusto,
immorale e penalmente punibile, la detenzione di
un rapace in cattività in isolamento e senza che
gli venga data la possibilità di volare libero;
dovrete dunque scegliere tra la riproduzione in
cattività (in cui i rapaci vengono tenuti in
coppie, in voliere di adeguate dimensioni e
struttura) e l'addestramento (in cui anche un
singolo rapace viene addestrato per il volo
libero); esiste, a dire il vero, anche una terza
opzione: l'allevamento semplice, che è però
attuabile solo con alcune specie di rapaci
notturni e solo imprintati, che, in questo caso,
verrebbero tenute in casa alla stregua di un
cane o un gatto.
L'addestramento è alla base della falconeria
classica, dalla quale si sono successivamente
evolute la falconeria alternativa e la
falconeria professionale. Addestrare un rapace
vuol dire insegnargli a non avere paura
dell'uomo ed instaurare con lui un rapporto di
collaborazione: i rapaci sanno già volare e
cacciare per loro natura, è scritto nei loro
geni e, dunque, l'addestramento serve solo ad
insegnare al rapace a stare con l'uomo, a farsi
recuperare quando si allontana o quando cattura
una preda, a rispondere ai richiami (pugno,
fischio, logoro); all'addestramento segue
l'allenamento, che invece ha l'obiettivo di: 1)
Ricordare al rapace ciò che ha imparato nella
fase di addestramento 2) Aumentare la sua
fitness atletica (muscolatura, capacità
respiratoria e circolatoria, ecc) 3) Fargli fare
esperienza, grazie alla quale il rapace
perfezionerà al massimo le sue tecniche di volo
ed, eventualmente, di caccia.
Tab:
Caratteristiche dei rapaci addestrati (Caccia,
Falconeria Alternativa, Falconeria
Professionale).
Specie |
Addestramento |
Spazio |
Soldi |
Tempo |
Perdita |
Falco pellegrino |
Semplice |
Ridotto per il
mantenimento. Elevato per il volo e
l’addestramento |
Nella media |
Alto |
Facile e
allontanamento rapido |
Falco lanario |
Semplice |
Come il pellegrino ma
possono essere sufficienti anche
spazi più ridotti per
l’addestramento |
Nella media |
Medio-alto |
Come il pellegrino
sebbene si possa controllare meglio |
Falco sacro |
Semplice |
Come il lanario |
Nella media |
Medio-alto |
Come il lanario |
Girfalco |
Media difficoltà a
causa della grossa mole |
Richiede spazi
elevati per l’addestramento. |
Spesa Medio-alta |
Alto |
Un po’ più del
pellegrino |
Gheppio |
Semplice ma delicato |
Piccolo spazio per la
detenzione, e anche per
l’addestramento ha poche esigenze |
Bassa spesa |
Basso |
Probabilità di
perdita media, distanza coperta da
bassa ad elevata (alcuni km) |
Smeriglio |
Semplice ma
pericoloso perché delicato |
Come il gheppio |
Bassa spesa |
Alto |
Come per il gheppio |
Poiana comune |
Media difficoltà a
causa della mole e dell’aggressività
ridotta |
Poco spazio di
allevamento. Spazio di addestramento
variabile, comunque ha poche
esigenze di volo |
Medio-alta |
Medio-basso |
Probabilità di
perdita media, spazio coperto
medio-basso (tende a posarsi subito
ma se prende una termica si può
allontanare anche di una decina di
km o più) |
Poiana codarossa |
Media difficoltà |
Come la poiana comune |
Medio-alta |
Medio |
Come la poiana comune |
Poiana ferrugginosa |
Media difficoltà |
Come la poiana comune |
Alta |
Medio |
Come la poiana comune |
Astore |
Semplice |
Come la poiana comune |
Media |
Medio alto |
Difficile da perdere,
poco spazio coperto ma difficile da
ritrovare perché si vola sempre in
zone boscose e scoscese |
Sparviere |
Semplice ma
delicatissimo |
Piccolissimo spazio
richiesto sia per il mantenimento
che per l’addestramento |
Bassa |
Medio |
Difficile da perdere
perché risponde bene ai richiami ma
stare attenti ai pesi…Copre spazi
ridotti se si perde. |
Poiana di Harris |
Molto semplice |
Poco spazio richiesto
per via dell’elevata adattabilità |
Media |
Medio-basso |
Difficilissima da
perdere. Copre spazi ridotti (si
posa subito, tende cmq a ritornare
da sola vicino alle persone) |
Aquila delle steppe |
Difficoltoso a causa
della mole |
Elevato spazio di
mantenimento. Richiede spazio per
l’addestramento sebbene sia molto
adattabile |
Alta |
Alto |
Media probabilità di
perdita a causa del rischio dovuto
allo scarso controllo del peso.
Spazi medio alti come per le altre
poiane |
Gufo Reale |
Difficoltoso a causa
della mole e delle abitudini passive |
Poco spazio
necessario per il mantenimento (1x1
al blocco, 2x2 in voliera). Poco
spazio di addestramento |
Alta |
Medio |
Tende ad appollaiarsi
subito, copre spazi ridotti |
Gufo delle nevi |
Difficoltoso |
Come il gufo reale |
Alta |
Medio |
Come per il gufo
reale |
Barbagianni |
Media difficoltà ma
delicato |
Pochissimo spazio
richiesto (1x1) |
Bassa |
Basso |
Come per il gufo
reale ma copre spazi ancora più
ridotti |
Civetta |
Media difficoltà ma
molto delicato |
Pochissimo spazio
richiesto (1x1) |
Bassa |
Basso |
Come il barbagianni. |
N. B. I valori dati in queste
tabelle sono molto generalizzati e dati solo a
titolo indicativo come riferimento generale.
NOTE alla
Tabella:
1) Addestramento: si riferisce alla
facilità di addestramento. Per addestramento si
intende l’insegnare all’animale a stare con
l’uomo (addomesticamento) e a rispondere ai
richiami (pugno, fischio, logoro). Normalmente i
rapaci notturni sono più difficili da addestrare
a causa della loro passività. Inoltre, se
l’animale viene allevato dall’uomo sin da
piccolo (dalla nascita o comunque dalle prime
settimane di vita cioè imprintato)
l’addomesticamento praticamente è automatico e
all’acquisto esso starà già sul pugno e si farà
accarezzare senza problemi. Infine si ricorda
che poiché nella maggioranza dei casi
l’addestramento fa uso della fame dell’animale,
i rapaci più grossi sono più difficoltosi da
gestire poiché a causa del loro peso elevato si
fa più fatica a farli “affamare”.
2) Spazio: si riferisce allo spazio
richiesto per la detenzione e per
l’addestramento e il volo. Normalmente i rapaci
da falconeria hanno poche esigenze di spazio
poiché verranno tenuti legati al blocco
praticamente sempre escluso il periodo di muta
(che comunque può essere anch’essa effettuata al
blocco) con l’unica eccezione delle aquile che
anche al blocco richiedono uno spazio maggiore.
Quindi nella tabella la colonna spazio si
riferisce alla dimensione del terreno necessario
per far volare l’animale.
3) Soldi: indica la spesa annua per il
mantenimento dell’animale. Fondamentalmente si
riferisce ai soldi spesi per l’alimentazione.
In genere i rapaci più grossi consumano di più,
quelli più piccoli di meno. Ma c’è da ricordare
anche che i rapaci addestrati per la caccia
hanno bisogno di essere allenati e dunque si
dovrà provvedere a fornire spesso selvaggina
viva con un ovvio aumento dei prezzi. Valori:
Alto: l’animale consuma dalle 500 euro l’anno in
su. Medio: l’animale consuma circa 250-300 euro
per anno. Basso: l’animale consuma meno di 250
euro l’anno.
4) Tempo: Indica il tempo necessario per
mantenere addestrato ed allenato il rapace in
questione. È misurato in ore medie al giorno,
sebbene di norma si dedichino più ore in alcune
giornate (quelle di volo o di caccia) e meno ore
in altre giornate. Il tempo dipende sia dalle
esigenze di volo dell’animale (i Falchi per es.
dovrebbero volare liberi almeno una volta ogni 2
giorni per il loro benessere psicofisico), sia
dal tempo richiesto per l’addestramento
(normalmente basso per i diurni, circa un mese,
mentre più alto per i notturni, circa 2 mesi) ed
infine dal tempo per mantenerli allenati ed in
fitness (tempi più alti sono necessari per le
specie che hanno bisogno di maggiore fitness per
il volo e cioè i falchi e gli Accipiter (Astore
e Sparviere). Valori: Basso: un’ora al giorno;
Medio: 1,5 ore al giorno; Alto: 2 ore al giorno.
5) Perdita: indica la probabilità di
perdere l’animale e soprattutto la distanza che
l’animale può coprire una volta perso.
Normalmente i rapaci di bosco (Astore e
sparviere), i rapaci notturni e le poiane si
allontanano di poco dal falconiere, i falchi
invece possono coprire anche diversi chilometri
in pochi minuti, rendendo più difficile la
ricerca ed il recupero.
E' possibile SOLO con i rapaci notturni
(Barbagianni, Gufi reali, Civetta ecc). Per
allevamento si intende la detenzione in
cattività di un rapace alla stregua di un
animale domestico (Cane, Gatto, ecc.). Nessun
rapace diurno è adatto a questa tipologia di
mantenimento in cattività, i rapaci diurni sono
fatti per volare liberi e per cacciare, sono
uccelli estremamente attivi e DEVONO essere
addestrati oppure messi in coppia in
riproduzione senza altre soluzioni alternative.
Si è già detto che è ingiusto e immorale (e
dovrebbe essere vietato dalla legge) sia tenere
un rapace diurno alla stregua di un animale
domestico senza addestrarlo e farlo volare
libero sia tenere un rapace diurno chiuso da
solo in una gabbia giusto per fare esibizionismo
e "figura" con gli amici. I notturni si adattano
invece molto bene a vivere in casa, sebbene si
debbano seguire delle particolari regole di
gestione, poichè pur essendo molto simili, nel
loro comportamento generale, ai classici animali
domestici (cani, gatti) sono invece totalmente
diversi dal punto di vista della gestione e
tecniche di allevamento.
Testi e foto © by Hyerax (hyerax@gmail.com)
e www.falconeria.info