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 I preventivi: introduzione

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1) Introduzione ai preventivi del tempo richiesto

Tenete per prima cosa in mente che i rapaci in cattività non sono dei cani o dei gatti, essi hanno bisogno di molte più cure, e di molto più tempo, soprattutto se si parla di rapaci addestrati. Se avete un cane in casa potete per esempio permettervi di allontanarvi per qualche giorno da casa lasciandogli una buona scorta di acqua e cibo o affidando le cure a qualche amico o parente, questo con un rapace non è possibile. Ricordatevi bene questo concetto per poter operare la scelta giusta. Se vorrete le vostre libertà dovrete rinunciare a certi tipi di falconeria e magari scegliere come unica soluzione la riproduzione in cattività. Anche per quanto riguarda il tempo necessario per le attività legate ai rapaci in cattività bisogna distinguere quale tipo di attività vogliamo affrontare. Una prima approssimazione dei tempi è sintetizzata in tabella 4 (solo per rapaci addestrati). Già da questa tabella si può notare una differenza: il tempo maggiore sarà richiesto dai rapaci addestrati mentre per quelli usati per la riproduzione in cattività la spesa in termini di tempo sarà così ridotta da essere praticamente inesistente. In generale bisogna distinguere il tempo impiegato per addestrare il rapace dal tempo impiegato per utilizzarlo (a caccia o nella falconeria alternativa ecc.). 

Per ognuna delle tipologie di falconeria moderna oggi esistenti, e descritte in dettaglio successivamente, verrà indicato il preventivo di tempo che essa richiede.

 

 

2) Introduzione ai preventivi di spesa:

Purtroppo i rapaci in cattività sono ancora una rarità rispetto ad altre specie domestiche. Questa loro posizione di rarità è la causa degli alti costi. In generale la tendenza dei prezzi è la seguente: tanto più è grosso il rapace tanto più esso costa (Aquile, Avvoltoi, Grossi falconi) con l’unica eccezione del Gufo reale europeo (peso fino a 4 chilogrammi e prezzo che oscilla in media dalle 500 euro alle 600 euro) e delle grosse Poiane (Codarossa e ferruginosa). I rapaci notturni hanno quasi sempre prezzi molto più bassi dei diurni sia perché più semplici da riprodurre sia perché poco pregiati per l’uso in falconeria (ovviamente ci sono delle eccezioni, per es. il bellissimo e anche grosso Allocco di Lapponia, Strix nebulosa, che costa all’incirca sui 3000 euro per coppia). Infine il prezzo dipende dalla difficoltà di riproduzione e dal pregio del rapace (per esempio lo Smeriglio è grande come il Gheppio ma essendo molto difficile da riprodurre anche a causa della sua delicatezza estrema ed essendo un predatore più efficace e quindi più pregiato rispetto al Gheppio ha un prezzo almeno doppio). Come ultimo fattore c’è l’andamento delle stagioni riproduttive che va ad influenzare il prezzo dei rapaci: questo è un fattore che varia di anno in anno e dipende dalla abbondanza di giovani prodotti (prezzi più ridotti quindi) o meno. In alcune circostanze, infine, anche l’elevata richiesta del mercato può far salire i prezzi: i Gufi reali potevano essere acquistati 5 anni fa con 250-300 euro, il loro prezzo adesso è almeno raddoppiato a causa di un aumento della richiesta! I Barbagianni, invece, avevano dapprima un costo più elevato, ma il loro prezzo è sceso fino a 200-250 euro negli ultimi anni poiché è aumentato il numero di allevatori che riproducono questa specie.

In generale la spesa da sostenere si può dividere in due categorie:

1) Spesa iniziale: può essere piuttosto elevata perché bisogna partire da zero (costruzione dei locali, acquisto del rapace e delle attrezzature ecc.). In questa spesa rientra anche l’apprendimento e la formazione tecnica sulla quale NON si deve risparmiare!

2) Spesa di mantenimento: è solitamente inferiore e riguarda: alimentazione e cure veterinarie dei rapaci, rinnovo licenze ed assicurazioni, sostituzione attrezzature consumate e qualche altra spesa variabile.

Fondamentalmente l’ammontare della spesa dipenderà da ciò che abbiamo intenzione di fare: sicuramente la falconeria classica (caccia col falco) è l’attività che richiede la maggiore spesa per iniziare (inclusa la spesa per porto d’armi e licenza di caccia) visto che il cane è quasi d' obbligo, visto che la selvaggina per addestrare i rapaci o quella che si caccia è costosa ecc. Mentre la guferia è sicuramente l’attività più economica.

Tanto per dare uno strumento di calcolo preventivo delle spese da affrontare vi elenco qui di seguito le principali spese da affrontare.

1) Rapace-i: l’investimento economico necessario per l’acquisto del rapace può essere così riassunto. Per chi è intenzionato a fare falconeria (classica o alternativa) di solito il rapace consigliato è una poiana di Harris il cui prezzo oscilla da 600 euro a 1300 euro. Chi vuole partire con un gufo avrà una spesa più ridotta compresa tra le 250 euro per un Barbagaianni e le 500-700 euro per un Gufo reale, mentre chi vuole iniziare con la riproduzione in cattività dovrà doppiare la spesa poiché dovrà acquistare una coppia; per esempio per una coppia di Gheppi comuni si spenderà dalle 500 alle 800 euro.

2) Attrezzature: la falconeria, di primo (caccia) o secondo tipo (alternativa) che sia, richiede una serie di attrezzature, alcune necessarie altre opzionali. Cuoio per i geti ed altri accessori e strumenti per lavorarlo (max 50 euro per una minima scorta), cappuccio (circa 50-80 euro), guanto (circa 70-100 euro), e apparecchiatura per il radiotracking (dalle 800 euro alle 1000-1500 euro) sono gli accessori indispensabili. Altri accessori quali girelle, cordino (per lunga e filagna), borsa da trasporto, abbigliamento sono estremamente economici. Infine ci sarebbero gli accessori avanzati quali il lancia-prede (per allenare i rapaci alle prede vive) o il pallone aerostatico, ma sono appunto attrezzature avanzate che raramente si useranno durante la fase di apprendimento del primo anno. Per la riproduzione in cattività sarebbero necessarie anche altre attrezzature come le incubatrici ma per il primo anno di esperienza io sconsiglio l’incubazione artificiale, ad ogni modo i prezzi delle incubatrici oscillano dalle 200 euro alle 2000 euro in funzione della qualità. Per uova piccole come quelle dei Gheppi comuni sarebbe bene partire con una incubatrice abbastanza precisa e quindi preventivare una spesa di almeno 400 euro.

3) Cane: necessario solo per chi vuole dedicarsi alla falconeria come caccia. E’ necessario prendere subito il cane anche se poi non si andrà subito a caccia, per fare in modo di abituare il rapace appena acquistato alla sua presenza e collaborazione. I prezzi dei cani vanno dalle 250 euro in su circa, e la sua scelta sarà fatta in base al tipo di terreno e al tipo di selvaggina che andremo a cacciare.

4) Porto d’armi e licenza di caccia: necessari solo per chi pratica la falconeria di tipo uno. La spesa parte dalle 1000 euro.

5) Locali: sia nel caso dell’addestramento (falconeria e guferia) che nel caso della riproduzione in cattività saranno necessari dei locali per tenere gli animali. Ovviamente la spesa per la voliera di allevamento dipenderà molto dal materiale che useremo. Vorrei ricordare che risparmiare nella costruzione iniziale di una voliera ci porterà molte spese in seguito oltre che grossi pericoli di fuga dei rapaci o di danni arrecati ad essi da eventuali predatori che riescono ad entrare nella voliera. I rapaci notturni addestrati, a differenza dei rapaci diurni, è sempre meglio tenerli in un locale liberi; per fortuna i notturni essendo molto passivi richiedono proporzionalmente meno spazio. Infine per i rapaci addestrati servirà un posatoio (blocco per i falconi e pertiche per gli altri) che di solito può essere facilmente costruito in casa (se acquistati costerebbero all’incirca dalle 70 euro in su). Per i rapaci addestrati sarebbe comunque necessario avere un vero e proprio locale dove tenerli legati durante la stagione di caccia  e liberi per la muta. Una stanza (la così detta “falconiera”) interamente dedicata a loro, è anche un rifugio per i giorni di maltempo (nei quali non possono essere tenuti a giardinare fuori) o quando stanno male o nelle giornate più fredde dell’inverno.

6) Mantenimento alimentare: in generale il mantenimento dei rapaci può essere economizzato usando cibi economici ma non di scarsa qualità! (i colli di pollo sono economici e allo stesso tempo ricchi di nutrienti, ve li regalano in macelleria o comunque costano pochissimo) come base alimentare di tutti i giorni e poi fornendo ogni tanto (due-tre volte alla settimana per esempio) un cibo più pregiato quale pulcini di pollo di un giorno o quaglie intere o topi e ratti per i notturni.

7) Mantenimento generale: si intendono tutte le varie spese per additivi alimentari, cure e visite veterinarie, mantenimento igienico dei locali, eccetera. Di solito sono spese affrontabilissime delle quali non c’è da preoccuparsi. Le spese veterinarie invece possono essere molto elevate, arrivando spessissimo a superare il costo del rapace stesso. Per questo motivo è assolutamente necessario apprendere quanto meglio possibile le tecniche di gestione e addestramento dei rapaci, studiando gli appositi manuali disponibili così da prevenire i problemi.

8) Addestramento e allenamento: sembrerebbe strano ma addestramento ed allenamento hanno un certo costo ma solo nel caso della falconeria di primo tipo (caccia) perché richiedono l’uso di prede vive (piccioni, fagiani, starne, quaglie) e quindi abbastanza costose se usate giornalmente, ma è l’unico modo per permettere al rapace di imparare una perfetta tecnica di caccia (fargli fare quanta più esperienza  possibile da questo punto di vista è fondamentale) e per mantenere il rapace in perfetta forma fisica (allenamento).

9) Caccia: andare a caccia è costoso. Di solito si spendono molti soldi in carburante per gli spostamenti in macchina e la selvaggina si paga.

In funzione dei fattori sopra elencati si potrà decidere anche che tipo di attività praticare. Per chi non ha grosse disponibilità economiche sicuramente i rapaci notturni sono un buon ripiego, mentre la caccia col falco (falconeria di tipo 1) è la più costosa.

Per ognuna delle tipologie di falconeria moderna oggi esistenti, e descritte in dettaglio successivamente, verrà indicato il costo e le spese da affrontare.

 

 

3) Introduzione ai preventivi di spazio:

Gli spazi richiesti per la detenzione dei rapaci in cattività sono molto variabili e come gli altri fattori analizzati in precedenza dipendono da quello che si vuole fare e da ciò a cui ci si vuole dedicare. Lo spazio richiesto dipende sia dagli spazi che ci servono a casa nostra per tenere correttamente i nostri rapaci sia dagli spazi richiesti per l’addestramento e l’allenamento ed infine dagli spazi necessari per il volo libero o caccia con il rapace. In generale per i rapaci utilizzati per falconeria (di tipo 1 o 2) e per la guferia ci si può fare un’idea consultando le tabelle riportate negli altri manuali scaricabili dal sito www.falconeria.info.

Per ognuna delle tipologie di falconeria moderna oggi esistenti, e descritte in dettaglio successivamente, verranno indicati i preventivi di spazio necessari.

 

 

4) Introduzione ai preventivi di impegno richiesto:

L'impegno, e cioè la quantità ed intensità del lavoro richiesto e le energie mentali e fisiche spese per la falconeria e le altre attività connesse è piuttosto difficoltoso da quantificare. Su questo aspetto non posso fare altro che riportarvi una comparazione relativa tra le varie discipline e situazioni, per darvi almeno una idea su questo fattore. Andando in ordine decrescente, la falconeria di tipo 1 e cioè la caccia col falco è sicuramente la disciplina più dispendiosa in termini di impegno: l'addestramento dei falchi alla caccia è impegnativo, e molto più impegnativo è il loro allenamento; per preparare, per esempio, un Falco pellegrino alla caccia alle Anatre sono necessari mesi e mesi tra addestramento, allenamento e prove sul campo; lasciare il falco fermo per una settimana vorrà dire azzerarne quasi completamente la fitness che aveva acquisito fino a quel momento, e bisognerà dunque riprendere il lavoro di allenamento quasi da zero. Ci sono alcune specie di rapaci (i Falchi: Pellegrino, Sacro, Lanario, Ibridi) che devono volare liberi tutti i giorni per raggiungere un buon livello di fitness (o almeno 2-3 volte alla settimana) e dunque esse sono sicuramente le specie più impegnative. All'altro capo della lista si trova la Rapacicoltura che è la disciplina meno impegnativa, ma questa è comunque una valutazione relativa, perchè un progetto di riproduzione in cattività di rapaci che comprenda inseminazione artificiale, incubazione artificiale e allevamento a mano, può richiedere moltissimo tempo ed impegno (si sarà costretti a lavorare anche di notte!).

Per ognuna delle tipologie di falconeria moderna oggi esistenti, e descritte in dettaglio successivamente, verranno indicati i preventivi di impegno richiesti.

 

 

 

Testi e foto © by Hyerax (hyerax@gmail.com) e www.falconeria.info

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