Tenete per prima cosa in mente che i rapaci in
cattività non sono dei cani o dei gatti, essi
hanno bisogno di molte più cure, e di molto più
tempo, soprattutto se si parla di rapaci
addestrati. Se avete un cane in casa potete per
esempio permettervi di allontanarvi per qualche
giorno da casa lasciandogli una buona scorta di
acqua e cibo o affidando le cure a qualche amico
o parente, questo con un rapace non è possibile.
Ricordatevi bene questo concetto per poter
operare la scelta giusta. Se vorrete le vostre
libertà dovrete rinunciare a certi tipi di
falconeria e magari scegliere come unica
soluzione la riproduzione in cattività. Anche
per quanto riguarda il tempo necessario per le
attività legate ai rapaci in cattività bisogna
distinguere quale tipo di attività vogliamo
affrontare. Una prima approssimazione dei tempi
è sintetizzata in
tabella 4
(solo per rapaci addestrati). Già da questa
tabella si può notare una differenza: il tempo
maggiore sarà richiesto dai rapaci addestrati
mentre per quelli usati per la riproduzione in
cattività la spesa in termini di tempo sarà così
ridotta da essere praticamente inesistente. In
generale bisogna distinguere il tempo impiegato
per addestrare il rapace dal tempo impiegato per
utilizzarlo (a caccia o nella falconeria
alternativa ecc.).
Per ognuna delle tipologie di falconeria moderna
oggi esistenti, e descritte in dettaglio
successivamente, verrà indicato il preventivo di
tempo che essa richiede.
Purtroppo i rapaci in cattività sono ancora una
rarità rispetto ad altre specie domestiche.
Questa loro posizione di rarità è la causa degli
alti costi. In generale la tendenza dei prezzi è
la seguente: tanto più è grosso il rapace tanto
più esso costa (Aquile, Avvoltoi, Grossi
falconi) con l’unica eccezione del Gufo reale
europeo (peso fino a 4 chilogrammi e prezzo che
oscilla in media dalle 500 euro alle 600 euro) e
delle grosse Poiane (Codarossa e ferruginosa). I
rapaci notturni hanno quasi sempre prezzi molto
più bassi dei diurni sia perché più semplici da
riprodurre sia perché poco pregiati per l’uso in
falconeria (ovviamente ci sono delle eccezioni,
per es. il bellissimo e anche grosso Allocco di
Lapponia, Strix nebulosa, che costa
all’incirca sui 3000 euro per coppia). Infine il
prezzo dipende dalla difficoltà di riproduzione
e dal pregio del rapace (per esempio lo
Smeriglio è grande come il Gheppio ma essendo
molto difficile da riprodurre anche a causa
della sua delicatezza estrema ed essendo un
predatore più efficace e quindi più pregiato
rispetto al Gheppio ha un prezzo almeno doppio).
Come ultimo fattore c’è l’andamento delle
stagioni riproduttive che va ad influenzare il
prezzo dei rapaci: questo è un fattore che varia
di anno in anno e dipende dalla abbondanza di
giovani prodotti (prezzi più ridotti quindi) o
meno. In alcune circostanze, infine, anche
l’elevata richiesta del mercato può far salire i
prezzi: i Gufi reali potevano essere acquistati
5 anni fa con 250-300 euro, il loro prezzo
adesso è almeno raddoppiato a causa di un
aumento della richiesta! I Barbagianni, invece,
avevano dapprima un costo più elevato, ma il
loro prezzo è sceso fino a 200-250 euro negli
ultimi anni poiché è aumentato il numero di
allevatori che riproducono questa specie.
In generale la spesa da sostenere si può
dividere in due categorie:
1) Spesa iniziale:
può essere piuttosto elevata perché bisogna
partire da zero (costruzione dei locali,
acquisto del rapace e delle attrezzature ecc.).
In questa spesa rientra anche l’apprendimento e
la formazione tecnica sulla quale NON si deve
risparmiare!
2) Spesa di mantenimento:
è solitamente inferiore e riguarda:
alimentazione e cure veterinarie dei rapaci,
rinnovo licenze ed assicurazioni, sostituzione
attrezzature consumate e qualche altra spesa
variabile.
Fondamentalmente l’ammontare della spesa
dipenderà da ciò che abbiamo intenzione di fare:
sicuramente la falconeria classica (caccia col
falco) è l’attività che richiede la maggiore
spesa per iniziare (inclusa la spesa per porto
d’armi e licenza di caccia) visto che il cane è
quasi d' obbligo, visto che la selvaggina per
addestrare i rapaci o quella che si caccia è
costosa ecc. Mentre la guferia è sicuramente
l’attività più economica.
Tanto per dare uno strumento di calcolo
preventivo delle spese da affrontare vi elenco
qui di seguito le principali spese da
affrontare.
1) Rapace-i: l’investimento
economico necessario per l’acquisto del rapace
può essere così riassunto. Per chi è
intenzionato a fare falconeria (classica o
alternativa) di solito il rapace consigliato è
una poiana di Harris il cui prezzo oscilla da
600 euro a 1300 euro. Chi vuole partire con un
gufo avrà una spesa più ridotta compresa tra le
250 euro per un Barbagaianni e le 500-700 euro
per un Gufo reale, mentre chi vuole iniziare con
la riproduzione in cattività dovrà doppiare la
spesa poiché dovrà acquistare una coppia; per
esempio per una coppia di Gheppi comuni si
spenderà dalle 500 alle 800 euro.
2) Attrezzature: la falconeria, di
primo (caccia) o secondo tipo (alternativa) che
sia, richiede una serie di attrezzature, alcune
necessarie altre opzionali. Cuoio per i geti ed
altri accessori e strumenti per lavorarlo (max
50 euro per una minima scorta), cappuccio (circa
50-80 euro), guanto (circa 70-100 euro), e
apparecchiatura per il radiotracking (dalle 800
euro alle 1000-1500 euro) sono gli accessori
indispensabili. Altri accessori quali girelle,
cordino (per lunga e filagna), borsa da
trasporto, abbigliamento sono estremamente
economici. Infine ci sarebbero gli accessori
avanzati quali il lancia-prede (per allenare i
rapaci alle prede vive) o il pallone
aerostatico, ma sono appunto attrezzature
avanzate che raramente si useranno durante la
fase di apprendimento del primo anno. Per la
riproduzione in cattività sarebbero necessarie
anche altre attrezzature come le incubatrici ma
per il primo anno di esperienza io sconsiglio
l’incubazione artificiale, ad ogni modo i prezzi
delle incubatrici oscillano dalle 200 euro alle
2000 euro in funzione della qualità. Per uova
piccole come quelle dei Gheppi comuni sarebbe
bene partire con una incubatrice abbastanza
precisa e quindi preventivare una spesa di
almeno 400 euro.
3) Cane: necessario solo per chi
vuole dedicarsi alla falconeria come caccia. E’
necessario prendere subito il cane anche se poi
non si andrà subito a caccia, per fare in modo
di abituare il rapace appena acquistato alla sua
presenza e collaborazione. I prezzi dei cani
vanno dalle 250 euro in su circa, e la sua
scelta sarà fatta in base al tipo di terreno e
al tipo di selvaggina che andremo a cacciare.
4) Porto d’armi e licenza di caccia:
necessari solo per chi pratica la falconeria di
tipo uno. La spesa parte dalle 1000 euro.
5) Locali: sia nel caso
dell’addestramento (falconeria e guferia) che
nel caso della riproduzione in cattività saranno
necessari dei locali per tenere gli animali.
Ovviamente la spesa per la voliera di
allevamento dipenderà molto dal materiale che
useremo. Vorrei ricordare che risparmiare nella
costruzione iniziale di una voliera ci porterà
molte spese in seguito oltre che grossi pericoli
di fuga dei rapaci o di danni arrecati ad essi
da eventuali predatori che riescono ad entrare
nella voliera. I rapaci notturni addestrati, a
differenza dei rapaci diurni, è sempre meglio
tenerli in un locale liberi; per fortuna i
notturni essendo molto passivi richiedono
proporzionalmente meno spazio. Infine per i
rapaci addestrati servirà un posatoio (blocco
per i falconi e pertiche per gli altri) che di
solito può essere facilmente costruito in casa
(se acquistati costerebbero all’incirca dalle 70
euro in su). Per i rapaci addestrati sarebbe
comunque necessario avere un vero e proprio
locale dove tenerli legati durante la stagione
di caccia e liberi per la muta. Una stanza (la
così detta “falconiera”) interamente dedicata a
loro, è anche un rifugio per i giorni di
maltempo (nei quali non possono essere tenuti a
giardinare fuori) o quando stanno male o nelle
giornate più fredde dell’inverno.
6) Mantenimento alimentare: in
generale il mantenimento dei rapaci può essere
economizzato usando cibi economici ma non di
scarsa qualità! (i colli di pollo sono economici
e allo stesso tempo ricchi di nutrienti, ve li
regalano in macelleria o comunque costano
pochissimo) come base alimentare di tutti i
giorni e poi fornendo ogni tanto (due-tre volte
alla settimana per esempio) un cibo più pregiato
quale pulcini di pollo di un giorno o quaglie
intere o topi e ratti per i notturni.
7) Mantenimento generale: si
intendono tutte le varie spese per additivi
alimentari, cure e visite veterinarie,
mantenimento igienico dei locali, eccetera. Di
solito sono spese affrontabilissime delle quali
non c’è da preoccuparsi. Le spese veterinarie
invece possono essere molto elevate, arrivando
spessissimo a superare il costo del rapace
stesso. Per questo motivo è assolutamente
necessario apprendere quanto meglio possibile le
tecniche di gestione e addestramento dei rapaci,
studiando gli appositi manuali disponibili così
da prevenire i problemi.
8) Addestramento e allenamento:
sembrerebbe strano ma addestramento ed
allenamento hanno un certo costo ma solo nel
caso della falconeria di primo tipo (caccia)
perché richiedono l’uso di prede vive (piccioni,
fagiani, starne, quaglie) e quindi abbastanza
costose se usate giornalmente, ma è l’unico modo
per permettere al rapace di imparare una
perfetta tecnica di caccia (fargli fare quanta
più esperienza possibile da questo punto di
vista è fondamentale) e per mantenere il rapace
in perfetta forma fisica (allenamento).
9) Caccia: andare a caccia è
costoso. Di solito si spendono molti soldi in
carburante per gli spostamenti in macchina e la
selvaggina si paga.
In funzione dei fattori sopra elencati si potrà
decidere anche che tipo di attività praticare.
Per chi non ha grosse disponibilità economiche
sicuramente i rapaci notturni sono un buon
ripiego, mentre la caccia col falco (falconeria
di tipo 1) è la più costosa.
Per ognuna delle tipologie di falconeria moderna
oggi esistenti, e descritte in dettaglio
successivamente, verrà indicato il costo e le
spese da affrontare.
Gli spazi richiesti per la detenzione dei rapaci
in cattività sono molto variabili e come gli
altri fattori analizzati in precedenza dipendono
da quello che si vuole fare e da ciò a cui ci si
vuole dedicare. Lo spazio richiesto dipende sia
dagli spazi che ci servono a casa nostra per
tenere correttamente i nostri rapaci sia dagli
spazi richiesti per l’addestramento e
l’allenamento ed infine dagli spazi necessari
per il volo libero o caccia con il rapace. In
generale per i rapaci utilizzati per falconeria
(di tipo 1 o 2) e per la guferia ci si può fare
un’idea consultando le tabelle riportate negli
altri manuali scaricabili dal sito
www.falconeria.info.
Per ognuna delle tipologie di falconeria moderna
oggi esistenti, e descritte in dettaglio
successivamente, verranno indicati i preventivi
di spazio necessari.
L'impegno, e cioè la quantità ed intensità del
lavoro richiesto e le energie mentali e fisiche
spese per la falconeria e le altre attività
connesse è piuttosto difficoltoso da
quantificare. Su questo aspetto non posso fare
altro che riportarvi una comparazione relativa
tra le varie discipline e situazioni, per darvi
almeno una idea su questo fattore. Andando in
ordine decrescente, la falconeria di tipo 1 e
cioè la caccia col falco è sicuramente la
disciplina più dispendiosa in termini di
impegno: l'addestramento dei falchi alla caccia
è impegnativo, e molto più impegnativo è il loro
allenamento; per preparare, per esempio, un
Falco pellegrino alla caccia alle Anatre sono
necessari mesi e mesi tra addestramento,
allenamento e prove sul campo; lasciare il falco
fermo per una settimana vorrà dire azzerarne
quasi completamente la fitness che aveva
acquisito fino a quel momento, e bisognerà
dunque riprendere il lavoro di allenamento quasi
da zero. Ci sono alcune specie di rapaci (i
Falchi: Pellegrino, Sacro, Lanario, Ibridi) che
devono volare liberi tutti i giorni per
raggiungere un buon livello di fitness (o almeno
2-3 volte alla settimana) e dunque esse sono
sicuramente le specie più impegnative. All'altro
capo della lista si trova la Rapacicoltura che è
la disciplina meno impegnativa, ma questa è
comunque una valutazione relativa, perchè un
progetto di riproduzione in cattività di rapaci
che comprenda inseminazione artificiale,
incubazione artificiale e allevamento a mano,
può richiedere moltissimo tempo ed impegno (si
sarà costretti a lavorare anche di notte!).
Per ognuna delle tipologie di falconeria moderna
oggi esistenti, e descritte in dettaglio
successivamente, verranno indicati i preventivi
di impegno richiesti.
Testi e foto © by Hyerax (hyerax@gmail.com)
e www.falconeria.info