Fin dall'antichità l'uomo si è avvalso di diversi
tipi di "collaboratori" per la caccia; così, anche
il falconiere moderno, può utilizzare insieme ai
rapaci (strumenti di caccia) dei collaboratori; a
parte il Cavallo, che è un collaboratore "da
trasporto", i veri collaboratori del falconiere sono
i Cani e il Furetto. Infatti, come in ogni tecnica
di caccia si distingue sempre una fase di ricerca ed
una di cattura, così anche in falconeria prima che
il falco possa catturare una preda è necessario che
si abbia un contatto con la preda. Alcune prede non
necessitano di particolari "ricerche" in quanto
possono essere trovate facilmente senza l'ausilio di
collaboratori (per es. piccoli passeriformi, anatre)
ma altre prede devono essere prima scovate o stanate
dai loro rifugi per poter essere poi catturate con i
rapaci, ed in questi casi l'ausilio dei cani o del
furetto è indispensabile.
Anche i Piccioni possono essere ritenuti dei
collaboratori, ma in questo caso si tratta di
"collaboratori da addestramento/allenamento"; ogni
falconiere cacciatore infatti ha sempre a
disposizione un congruo numero di piccioni
(viaggiatori e non) in un apposito locale di
allevamento.
Introduzione
L’introduzione che fa uno dei padri
della falconeria moderna, Frank Beebe, all’uso dei
cani nella falconeria riassume molto bene i concetti
fondamentali che il neofalconiere cacciatore deve
conoscere. Dall'inizio della storia della
falconeria, l'uomo ha capito che per avere successo
nella caccia era indispensabile creare una squadra
affiatata, dove oltre a falco e falconiere si
inserisse a pieno titolo un buon cane e per questo
scopo sono state provate moltissime razze di cani.
Prima delle razze super-selezionate che conosciamo
ai giorni nostri, erano state usate razze di cani
che sembravano più lupi che cani, in grado di
catturare dalla lepre al leone. Il cane è stato
usato per la caccia sicuramente prima della storia
della falconeria. Un buon pedigree non è la garanzia
di un valido compagno di caccia. Alcuni vecchi
falconieri hanno usato qualsiasi tipo di cane,
arrivando a riconoscere il cane da pastore belga
come uno dei più versatili; molti cani utilizzati
con i falchi erano cagnetti da compagnia presi da
casa e portati sul campo per scovare la selvaggina
ai falchi. Sto parlando ovviamente del secolo scorso
quando la cultura della caccia non aveva raggiunto
neppure lontanamente i livelli attuali. La vera
esigenza del cane in falconeria si è sentita con
l'utilizzo dei falchi di basso volo, dove c'era
innegabilmente la necessità di un cane per trovare e
alzare le selvaggina nei cespugli e nel bosco. Le
prime stampe che abbiamo a disposizione, mostrano
dei cani tipo Spaniel che cacciano assieme ad Astori
o Sparvieri. Bisogna aspettare ancora un bel po' per
avere notizia di cani da ferma che lavorano in
combinazione con i falconi: il primo è stato un
Pointer spagnolo, il predecessore del Pointer
inglese e del Bracco tedesco. Nel contempo si
svilupparono alcune razze di cani da caccia
piuttosto versatili, come il Weimaraner, il
Drahthaar, il Munsterlanders, oppure il Breton, il
Cocker e lo Springel Spaniel, sviluppati come cani
adatti a trovare e frullare la selvaggina. Molti
falconieri pensano ancora che un cane non fosse
necessario, anzi fosse una spesa supplementare e una
difficoltà superflua: tutto sommato si può riuscire
a catturare della selvaggina anche senza cane e per
alcuni falconieri va bene così, ma tutto dipende dal
tipo di caccia che si pratica, dall’ambiente, dalla
preda e dal rapace che si usa!. I fagiani per
esempio, sono quasi introvabili senza l'aiuto del
cane e una volta localizzati sono anche piuttosto
difficili da far involare nel momento giusto per un
uomo senza cane.
Un cane richiede sempre molto tempo:
non si tratta semplicemente di dargli da mangiare e
tenerlo pulito. E' necessario lavorare molto per
portarlo ad un buon punto di addestramento e poi
continuare a lavorare per mantenerlo in quella
condizione. Comunque se arrivate a dei risultati
discreti, il cane vi ripagherà del tempo e delle
fatiche perse e vi troverete come me a chiedervi
perché non lo avete preso prima. La falconeria
acquista davvero tanto. Il grande falconiere Beebe
riporta che non ha mai conosciuto nessuno che sia
arrivato ad avere una buona squadra di cane e falco
e ora sia ritornato a cacciare solo con il falco.
Nessuno.
Di seguito elencherò brevemente
alcune delle principali razze di cani utilizzati per
la caccia con i rapaci da falconeria e le loro
caratteristiche peculiari:
Bracco tedesco:
è un eccellente cane sia con la selvaggina classica
che con le anatre.
Bracco italiano:
è un cane calmo e molto preciso nella ricerca, ha
una ferma sicura e non invola la selvaggina quasi
mai senza l’ordine del falconiere. Altra
caratteristica molto utile è che difficilmente
sbaglia la ferma, dando la quasi certezza al
falconiere che si involerà una preda e che quindi il
falco può essere messo in volo per l’attacco.
Purtroppo viene usato poco in falconeria per la sua
taglia piuttosto grande e per la sua lentezza nella
ricerca.
Kurzhaar: ottimo cane da falconeria,
ha il pregio di lavorare molto vicino al falconiere,
in un raggio di circa 200 metri, e questo ha
moltissimi vantaggi nell’applicazione per la caccia
con i rapaci.
Labrador e Golden Retriever:
sono eccellenti cani se si va a caccia di acquatici.
Alcuni falconieri li usano anche per la caccia alle
minilepri con ottimi risultati.
Drahataar: ottimo cane per chi vive in
posti freddi, molto versatile, può essere usato sia
come cane da ferma che come cane da anatre.
Spinone: come il Drahataar
Pointer: è un velocissimo cane da
ferma, chiamato “il signore del vento” per la
velocità con cui esplora il terreno galoppando fino
a 60/70 km orari. Uno dei migliori cani per la
ricerca della selvaggina da penna (Fagiani, Starne,
Quaglie, Pernici). Alcuni autori però affermano che
il pointer ha due caratteristiche negative come cane
da falconeria: la prima è l’eccessiva velocità di
cerca che lo porta a non sondare a fondo il terreno,
la seconda è che spesso fa involare troppo presto il
selvatico senza aspettare l’ordine del falconiere e
rovinando così l’azione di caccia.
Elhew Pointer:
è una particolare variante del Pointer inglese;
Beebe ne parla molto bene, come “cani del cacciatore
corretto” poiché essi si adattano perfettamente alla
dimensione del terreno di caccia, senza perdere mai
di vista il falconiere. Non si distraggono per la
presenza di altre persone o falchi.
Spaniel: viene utilizzato dai
cacciatori inglesi come cane da appoggio a Setter e
Pointer, per alzare la selvaggina. Sono ottimi cani
da penna ma altrettanto validi anche per i conigli,
quindi particolarmente adatti anche a chi caccia con
il basso volo.
Beagle: sono i cani di prima scelta
per la caccia a conigli, lepri e minilepri. Vengono
usati per far saltare fuori dai cespugli le prede
davanti ai rapaci. Un tempo venivano usati alla
stregua dei furetti per stanare i conigli dalle
tane.
Jack Russel Terrier:
Beebe lo definisce un “infernale cagnetto” per la
sua capacità di offrire sorprendenti risultati
quando correttamente addestrato per la caccia ai
conigli, tanto che i vecchi cacciatori di conigli lo
chiamano “cane da salto” per la sua capacità di far
letteralmente schizzare fuori dai loro nascondigli
conigli, lepri e minilepri.
Breton: è un cane di piccola taglia
ma molto veloce nella ricerca. Un ottimo cane da
ferma per selvaggina da penna. È però troppo attivo,
sfrulla spesso e può dar fastidio ai falchi, per
questo risulta poco utilizzato in falconeria
Spinone italiano:
viene considerato da vari autori un ottimo cane per
la caccia alle anatre. Non ha paura infatti
dell’acqua ma neanche di entrare nei rovi. Ha una
ricerca precisa e minuziosa a cui si abbina una
ferma sicura. Non rincorre al frullo. Un ottimo cane
per la caccia con l’alto volo.
Setter inglese:
è la razza più utilizzata per la falconeria. Tra i
suoi pregi si elencano l’ubbidienza nello stare
sempre al fianco del falconiere, l’andatura
equilibrata né troppo veloce né troppo lenta,
l’ottima ferma sicura e scultorea, la tecnica di
ricerca e gestione del selvatico ( è capace di
aggirare la preda per bloccargli la fuga verso altri
nascondigli) e infine ha un ottimo rapporto con i
rapaci, capisce subito qual è il suo lavoro con
questi predatori e li rispetta.
Setter irlandese e Gordon:
secondo alcuni autori sono cani con ottime
caratteristiche per la caccia con i rapaci ma sono
poco visibili dall’alto per la colorazione scura del
loro mantello.
L’acquisto del cane
Io non sono un addestratore
professionista e la mia pretesa non è quella di
suggerirvi come entrare nella psiche del cane, anche
perché forse non sarei capace ed esistono diverse
pubblicazioni di autori più qualificati a farlo. Il
mio scopo è solo quello di darvi le linee generali
per l'uso del cane vincolato alla falconeria. Ognuno
di noi può comprare una eccellente canna da pesca, o
uno splendido fucile da caccia, ma questo non vuole
dire che sia un bravissimo pescatore o cacciatore.
Nel caso del cane il discorso cambia un po' perché
non è mai facile scegliere il cane giusto e di
solito ci vuole una buona esperienza per partire con
il cane giusto, anche da cucciolo. Innanzi tutto
dovete rivolgervi ad un allevamento serio e questo
si può fare consultando le riviste di settore o
contattando i Club che raccolgono gli appassionati
della razza di cane che avete scelto. Per scegliere
il cucciolo potete fare affidamento ai suggerimenti
di un amico esperto o fidarvi del vostro istinto,
anche se esistono tantissimi video e libri che vi
suggeriscono, oltre che come addestrare il cane,
anche come scegliere il vostro dalla cucciolata. I
prezzi dei cani variano abbastanza a seconda delle
linee di sangue e della razza scelta, ma non pensate
di spendere meno di 500 euro; se posso darvi un
suggerimento, non lesinate su questa spesa, perché
un cucciolo probabilmente rimarrà con voi per molto
tempo; dall’altro canto però considerate che anche
cani non di alta genealogia, se ben gestiti e
addestrati possono dare risultati assolutamente
superbi ed eccellenti!
Fig. 11.1.a: Per abituare il cane e il
falco a convivere e lavorare insieme è
importante partire dalle basi; far
mangiare il falco vicino al cane è già
un primo passo verso la socializzazione. |
Una volta a casa il cane deve essere
introdotto al falco. Questo può essere fatto in vari
modi, ma in nessun caso deve essere uno stress per
il falco. La cosa migliore sarebbe portare a casa il
cane quando il falco è ancora giovane o addirittura
pullo, così che si abitui subito alla presenza del
quadrupede, e non sviluppi una “fear response”
(paura) che altrimenti sarà difficoltosa da
eliminare. Se invece avete già il falco, il momento
della nutrizione è probabilmente il migliore per
iniziare ad eliminare pian piano la paura verso il
cane nel rapace, perché l'attenzione del falco è
tutta rivolta al cibo e può ridurre la paura della
presenza di un animale a quattro zampe assai più
grosso di lui. Alcuni bocconcini dati al falco
mentre ci si avvicina al cane possono essere un buon
espediente e può essere utile lasciare il cane e il
falco in uno stesso ambiente, ovviamente ben diviso
e a una certa distanza, in modo che si possano
vedere tutto il giorno. Ogni manovra deve essere
fata per far capire al falco che il cane per lui non
rappresenta nessun pericolo. Il falco non ci metterà
molto a capire che a caccia la chiave di tutto è il
cane e che la selvaggina parte sempre davanti al
cane e non più necessariamente davanti al
falconiere. Beebe stesso conferma quanto sia buffo
vedere quanto in fretta il falco si metta a fare il
punto sul cane, sebbene non ci sia stato nessun
addestramento specifico da parte del falconiere:
dopo alcuni voli di successo il falco sarà molto più
ben disposto a prendere confidenza con questo nuovo
strano compagno. È importante mantenere sempre la
calma e di non mettersi a correre sulla ferma del
cane: il falco capisce presto il movimento e
talvolta può cominciare la picchiata prima che la
preda si alzi in volo. Fate levare la preda con
calma, accompagnando avanti il cane solo quando il
falco è nella giusta posizione per lanciarsi
all'attacco.
Tenete presente che ci sono ferme di
tanti tipi. È consigliabile andare a vedere qualche
gara a buon livello per rendersi conto di cosa
riesca a fare un campione anche se non è detto che
un bravo cane da gara sia anche un cane da far
lavorare assieme al falco, anzi spesso è proprio il
contrario, ma l'obiettivo che ci si deve prefiggere
è quello di avere un cane intelligente e paziente,
che lavori abbastanza vicino, che tenga un po' la
ferma e che sia molto ubbidiente e risponda
immediatamente ad alcuni comandi del suo conduttore.
I radio collari e gli strumenti elettronici per
localizzare il cane sono molto utili, ma la cosa più
importante è il tempo che spendete con il cane sul
campo, meglio ancora con cane e falco.
Beebe stesso sintetizza brevemente
alcune norme elementari di comportamento implicite
che spesso non vengono riportate sui libri: evitate
di andare con altra gente, magari anche poco
conosciuta, se non avete il completo controllo del
vostro cane; questa situazione è sconveniente in
tutti i casi, ma lo è ancora di più se si stanno
volando degli altri falchi e voi dovete fischiare e
urlare tutto il giorno per richiamare il cane.
Tenete presente che se il cane non è corretto può
far alzare la selvaggina che altri cani fermerebbero
correttamente e diminuite la possibilità di caccia
di altre persone, oltre a diseducare altri cani
meglio addestrati. Non nomino neppure il vizio che
può avere un cane di abboccare gli altri uccelli:
questo è un difetto che lavorando con i falchi si
può trasformare in tragedia e provocare dei seri
problemi. Se il cane non è ben addestrato,
lasciatelo a casa e farete una figura migliore.
Nella prima dozzina di voli con il cane, non fatevi
problemi morali nel preparare il volo: è molto
importante sapere di trovare una preda e dove
trovarla, in modo che il falco possa
capire il prezioso lavoro del cane. Bisogna avere il
100% di probabilità di trovare qualcosa; per
questo scopo sono indispensabili le scatole di
lancio che offrono la sicurezza di un volo che
assomigli molto alle condizioni naturali. Lo stesso
vale anche se si sta cacciando i conigli. Le prime
volte è meglio avere l'assistenza di un amico, in
modo da poter controllare più facilmente la
situazione nel caso qualcosa andasse storto.
Accertatevi di avere il falco in buona posizione in
modo da offrirgli le migliori opportunità e se
dovesse fallire la preda, ripetete tutta
l'operazione: il falco deve poter apprezzare il
nuovo collaboratore.
La scelta del cane va fatta in base
al tipo di caccia che si pratica e dunque in base
alla preda, all’ambiente e al tipo di rapace che si
usa. Ma un buon cane da falconeria deve possedere
delle doti, delle caratteristiche che molto spesso
sono indipendenti dalla sua razza. Analizziamole
brevemente:
1)
Il cane deve essere autonomo: il falconiere una
volta messo in volo il falco dedicherà ad esso le
maggiori attenzioni; il cane, dal canto suo, deve
sapersi muovere in autonomia, “ a memoria”,
esplorando il territorio, cercando la selvaggina e
facendola involare al comando del falconiere.
2)
Il cane da falconeria non deve fare il riporto né
rincorrere la preda una volta fatta involare.
3)
Deve essere ubbidiente ai comandi e rompere la ferma
facendo involare la preda solo al comando del
falconiere; il falconiere infatti sa quando il falco
è nella posizione giusta per l’attacco e ordina al
cane di rompere la ferma. In caso contrario, se il
cane “frulla” (fa cioè involare la selvaggina senza
l’ordine del falconiere) spesso il falco non si
troverà nella giusta posizione per l’attacco e
fallirà.
4)
Se il falconiere preferisce liberare il falco solo
alla ferma del cane, il cane deve avere una ferma
sicura e duratura, e deve sapere ubbidientemente
attendere l’ordine del falconiere per involare la
preda; il falconiere dovrà aspettare che il falco si
alzi alla giusta altezza prima di indicare al cane
di rompere la ferma.
5)
Quando si cammina sul territorio il cane deve stare
sulla destra del falconiere se il falco viene
portato sul pugno sinistro, o viceversa.
Nella caccia
ai Lagomorfi (Lepri, Conigli e Minilepri), che viene
esclusivamente praticata con il basso volo (Astòre,
Poiana di Harris, Poiana Codarossa, Poiana comune,
Poiana Ferrugginosa) un valido aiutante è
rappresentato dal Furetto. Quando si usa il furetto
non si usa il cane. Questo aiutante una volta
infilato nella tana è in grado di stanare la preda
facendola uscire mentre il falconiere si posiziona a
pochi metri a lato del foro d’entrata pronto a
lanciare il rapace. Nel caso si usino degli Harris,
essi, addestrati ad aspettare il lavoro del furetto,
attenderanno eccitati l’uscita della preda dalla
tana. In questo breve manuale di introduzione alla
caccia con i rapaci non è possibile, come per i
cani, dilungarsi spiegando l’utilizzo del furetto in
falconeria, per cui si rimanda a testi specifici e
si raccomanda di contattare l’autore per maggiori
dettagli (hyerax@gmail.com).
Si ricorda, infine, che l’uso del furetto, da un
punto di vista legale, non è consentito in alcune
regioni italiane, quindi è necessario informarsi
adeguatamente sulla legislazione locale.
Volete
Approfondire questo argomento?
Se volete
imparare di più le tecniche e approfondire i
concetti di questa pagina web,
consultate i
nostri prodotti multimediali, libri e CD
|