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 Etica della caccia

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Questo è un discorso troppo delicato e complesso per essere affrontato in così poco spazio. Dedico questo breve paragrafo invece ad illustrare alcune delle caratteristiche della caccia con i rapaci da falconeria, dal punto di vista etico.

La caccia può essere accettata o non accettata, è una questione personale: secondo alcuni la caccia fa parte degli istinti dell’uomo, è insita nel suo DNA dall’origine dell’evoluzione umana, e tutt’ora resta come istinto ancora in una percentuale della popolazione umana. Secondo altri oggi la caccia non è più concepibile né come sport, perché non è eticamente giusto uccidere altri animali “per sport”, né come bisogno primario poiché non si vive di caccia nell’era moderna.

Senza dubbio però la caccia con i rapaci è assolutamente meno dannosa e molto più sportiva della caccia classica col fucile, e ciò è dovuto a vari motivi: 1) La caccia con i rapaci da falconeria è ecosostenibile poiché raramente si può tornare a casa con più di 2-3 prede; nel 99% dei casi si ritorna a casa dopo una battuta di caccia a mani vuote o con solo una preda nel carniere. 2) La caccia con i rapaci addestrati è molto più sportiva poiché è una predazione naturale in cui predatore e preda hanno le stesse probabilità di vincere e molto spesso il volo del falco si risolve senza uccisione della preda. 3) In molti tipi di caccia, per esempio la caccia con lo Sparviere è possibile liberare nuovamente la preda dopo la cattura, senza ferite, traumi o lesioni (solo un trauma psicologico, che, nel caso peggiore aiuterà la preda a difendersi meglio dai predatori in futuro).

L’unico lato negativo della caccia con i rapaci è che essi non sono delle macchine e il falconiere non ha un controllo totale al 100% del loro comportamento durante la caccia; può dunque succedere, sebbene molto di rado, che il falco decida autonomamente di attaccare una preda diversa da quella prevista; questo capita soprattutto con la caccia d’alto volo con fase in volo di attesa. Ma, come ripeto, sono casi molto rari, perché se il falconiere è preparato e ha addestrato bene il suo falco, può controllarlo anche quando il falco decide di testa sua di attaccare una preda diversa.

Con la falconeria non si possono fare stragi di prede, né si uccidono specie protette o altri rapaci.

 

 

 

 

Testi e foto © by Hyerax (hyerax@gmail.com) e www.falconeria.info

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