Come con la cova, anche nel caso
dell’allevamento dei pulli, la metodologia naturale
è la più consigliabile, soprattutto a chi non ha
ancora molta esperienza. Come per la cova, inoltre,
anche nell’allevamento dei pulli, le coppie giovani
possono compiere degli errori di allevamento, quindi
può capitare (come è naturale) che ci siano casi di
pulcini morti o addirittura uccisi dai genitori.
Quando l’allevatore sa che la coppia è alle prime
esperienze riproduttive può intervenire togliendo i
pulcini per allevarli a mano o affidarli a coppie
adottive; anche in questo caso, però, è
consigliabile non togliere tutti i pulcini, ma
lasciarne almeno uno o due alla coppia, così da
permettere di fare esperienza per gli anni
successivi.
Da un punto di vista pratico
l’allevatore non deve intervenire in nessun modo
durante l’allevamento naturale dei pulcini ma si
deve semplicemente limitare a:
1)
Fornire abbondante cibo (anche in surplus) per
genitori e pulli
2)
Assicurarsi che il nido dove sono allevati i pulli
sia ben protetto dagli agenti atmosferici (pioggia,
freddo, vento, neve etc.)
Monitorando tutte le fasi di
allevamento, l’allevatore può prelevare i giovani
della voliera con i genitori quando riterrà più
opportuno: se preferisce imprintare parzialmente i
rapaci dovrà prelevarli a circa 3-4 settimane di
età, se invece preferisce avere animali non
imprintati dovranno essere prelevati dalla voliera a
7 o più settimane di età.
Fig. 54: Se allevati naturalmente i
pulli ricevono un imprinting naturale
sui genitori e sviluppano una risposta
di paura nei confronti di tutto ciò di
estraneo compreso l’uomo. La femmina di
gufo reale della foto sta allevando
naturalmente i suoi pulli, difendendoli
dalla presenza dell’allevatore nella
tipica posizione di difesa passiva (“Threat
posture”). |
Fig. 55: Questa femmina di Falco
pellegrino sta allevando naturalmente i
suoi pulli di due settimane di età. |
Attrezzature
Come prima cosa bisogna evitare, nei limiti del
possibile, di tenere i pulcini in fase di
allevamento nello stesso locale in cui si tengono le
uova nelle incubatrici. Bisognerebbe invece tenerli
in locali separati; anche per una questione di
sicurezza, per esempio quando si effettua la
disinfestazione delle incubatrici, i fumi che si
sviluppano potrebbero risultare dannosi nei
confronti dei pulcini. Sempre per una questione di
sicurezza è consigliabile tenere pronto in qualsiasi
momento un generatore di corrente elettrica di
emergenza. Infatti le uova sono più resistenti alle
perdite di calore rispetto ai pulcini che invece
rischiano di più nel caso di un abbassamento della
temperatura.
Stanza
di
allevamento
È importante che il locale in cui si tengono in
pulcini abbia una temperatura più costante
possibile. Bisogna dunque utilizzare radiatori
elettrici o ad acqua; non ci si dimentichi che è
importante anche la ventilazione: essa è utile per
tenere nella stanza un'aria sempre pulita e ben
respirabile. I pulcini devono essere tenuti in una
zona del locale che non sia colpita direttamente
dalla luce solare che potrebbe essere così dannosa
da ucciderli.
Un’ utile precauzione è quella di sistemare intorno
alla zona in cui vengono tenuti i pulcini da
allevare un soffice strato di gomma piuma così che,
se per caso qualche pulcino dovesse cadere dalle
nostre mani mentre lo alimentiamo oppure dal
contenitore in cui viene tenuto, esso non subirà
nessun grave trauma. Nel locale di allevamento ci
sarà un'area apposita per l'alimentazione dei
pulcini; quest'area dovrà rispondere a ben
determinate caratteristiche cioè dovrà essere
piuttosto spaziosa per darci la massima libertà di
movimento, dovrà essere facile da pulire e tenuta
sempre ai massimi livelli di igiene, inoltre dovrà
avere una superficie ruvida.
Mamma artificiale
I pulcini appena nati verranno lasciati in
incubatrice o nell’unità di schiusa per circa
un'ora, fin quando non si asciugheranno
completamente. Non bisogna mai lasciare i pulcini
all'interno delle incubatrici ad aria forzata per un
tempo eccessivamente lungo, altrimenti essi si
disidrateranno. Quando i piccoli sono ben asciutti
essi possono essere spostati in una struttura
apposita per l’allevamento chiamata mamma
artificiale. A tale scopo potrà essere utilizzata
una incubatrice ad aria ferma che verrà mantenuta
alla temperatura di 37 gradi centigradi. All'interno
di essa i pulcini verranno posti dentro dei
contenitori rivestiti con della carta assorbente.
Sarà buona norma inoltre utilizzare degli allarmi
che segnalino tempestivamente eventuali eccessivi
abbassamenti o innalzamenti della temperatura.
Ricordiamo che il sovrariscaldamento uccide uova e
pulcini più facilmente rispetto al
sottoriscaldamento. I pulcini staranno nella mamma
artificiale fino alla prima settimana di età.
Dopo tale periodo essi verranno spostati in un altro
contenitore che fungerà da mamma artificiale per le
successive settimane; esso può essere costituito da
un qualsiasi tipo di contenitore di plastica o di
legno, purché sia sufficientemente spazioso. Sul
fondo di questo sarà deposto uno strato di carta di
giornale che verrà cambiato almeno una volta al
giorno o anche di più, in base al numero di pulcini.
Per la pulizia verrà utilizzata una soluzione di
acqua calda e disinfettante. Il colore dovrà essere
grigio o comunque pallido o trasparente. Il calore
verrà fornito da una lampada a infrarossi sospesa da
un cavo sopra il contenitore, in maniera che
accorciando o allungando il cavo, aumenterà o
diminuirà il calore, in funzione delle nostre
necessità. Altro sistema è quello di porre sul fondo
del contenitore uno strato di ghiaietta fine dove
scavare delle buche e posizionare degli strati di
giornale o carta assorbente su cui verranno
posizionati i pulcini, sotto lo strato di ghiaia
verrà collocata una serpentina elettrica
acquistabile presso i negozi di erpetofilia per
riscaldare i terrari. Sia nel caso delle lampade
all’infrarosso, sia nel caso delle serpentine
elettriche è importante creare una asimmetria nella
distribuzione del calore; le fonti di calore non
devono essere infatti posizionate nel centro del
contenitore ma solo da un lato, così da creare un
gradiente di temperatura dal punto dove è presente
la fonte di calore che sarà il più caldo al punto
più distante che sarà il più freddo; in tal modo i
pulcini possono essi stessi scegliere il punto dove
trovano la temperatura più congeniale alle loro
esigenze. E’ necessario tenere un termometro vicino
ai giovani, in maniera tale da controllare eventuali
cambiamenti termici.. Un altro sistema di
riscaldamento può essere quello di utilizzare degli
speciali teli termici che sviluppano calore sotto il
peso dei pulcini che sono in contatto con essi.
Questi speciali tessuti però possono non essere
sufficienti nel caso di un elevato numero di
piccoli, in tal caso sarà necessaria una ulteriore
fonte di calore aggiuntiva. In generale la
temperatura dentro il contenitore sarà mantenuta
attorno ai 32 gradi centigradi nel centro, dove il
calore arriva più diretto, mentre verso le estremità
la temperatura sarà gradualmente più bassa..
Ovviamente durante le varie fasi di sviluppo dei
pulcini la temperatura dovrà variare; il miglior
modo per regolarsi è sicuramente l'esperienza. In
generale però si può affermare che la temperatura
dovrà essere ridotta di circa 0, 5 gradi centigradi
al giorno fin quando non si arriva alla stessa
temperatura ambiente della stanza (21-23 gradi).
Se i pulcini stanno tutti agglomerati l’uno con
l’altro vuol dire che probabilmente hanno freddo,
soprattutto se pigolano anche dopo essere stati
imbeccati; viceversa se i pulcini stanno ben
separati l’uno dall’altro, completamente
“tappetizzati” sulla superficie del contenitore, ciò
indica che molto probabilmente essi hanno troppo
caldo.
Non bisogna allarmarsi se vedremo che i pulcini
stanno con una le loro teste appoggiate sopra i
bordi del contenitore, infatti si è visto che tale
posizione piace molto ai piccoli e sebbene a volte
ciò potrebbe significare che c'è troppo calore, in
realtà essi si comporteranno nello stesso modo anche
quando è stato eliminato tutto il calore in eccesso.
Fig. 56: Box di allevamento per i pulli
dopo la prima settimana di età. Notare
la configurazione del fondo di ghiaietta
che da un lato è più spesso rispetto
all’altro, e il sistema di riscaldamento
attraverso la serpentina termica usata
per i terrari; tale configurazione è
perfetta perché garantisce un gradiente
di temperatura ai pulli che possono
quindi scegliere la posizione con la
temperatura ideale di volta in volta. |
Cibo
Per l'allevamento dei pulcini di rapace possono
essere utilizzate numerose fonti di cibo. La dieta
principale per la maggior parte dei pulcini è
costituita da pulcini di pollo di un giorno uniti a
topi, ratti, quaglie, e polletti, allo scopo di dare
una certa varietà. Per alcune specie come i Gheppi
americani, le Civette e gli Assioli vengono spesso
usati per l’allevamento dei pulli anche degli
invertebrati: camole del miele, camole della farina,
grilli e lombrichi, tutti facilmente acquistabili
presso i negozi di pesca sportiva e/o di animali.
Per gli accipitridi si usa una dieta a base di
quaglie perché è molto proteica. Ai rapaci notturni
invece viene somministrata una dieta a base di
pulcini di pollo di un giorno, accompagnati da ratti
e topi. Anche per le varie specie di Poiane
(comune, coda rossa, ferruginosa,) viene utilizzata
la stessa dieta dei rapaci notturni.
Comunque si è visto che una dieta solo a base di
quaglie non è salutare né per le poiane né per i
gufi e potrebbe anche portare le alla morte; essa
infatti è una dieta troppo proteica e può provocare
diarrea a volte in modo così grave da uccidere il
pullus.
Per quanto riguarda le Aquile e le Poiane di Harris
esse vengono alimentate con una dieta mista formata
da vari tipi di cibo (pulcini di pollo di un giorno,
ratti, topi e quaglie).
Normalmente vengono aggiunti ai vari tipi di dieta
dei supplementi una volta ogni due giorni; i
supplementi sono costituiti da polivitaminici e
minerali, soprattutto calcio, che aiutano la
crescita in buona salute dei pulcini. Però bisogna
non esagerare, altrimenti si potrebbero uccidere i
pulcini a causa di eccessivi sovradosaggi. Per
quanto riguarda il calcio bisogna stare molto
attenti al tipo di prodotto che si utilizza: la
migliore opzione è somministrare lattato di calcio o
carbonato di calcio facilmente reperibile nelle
farmacie.
Gestire bene la preparazione del cibo è
fondamentale. Quando si usano quaglie, topi, e
ratti, essi prima di essere dati da mangiare devono
essere congelati per circa una settimana e poi
scongelati, allo scopo di uccidere eventuali
microrganismi. Il cibo non deve essere congelato più
di una volta. Il mondo migliore di preparare il
cibo è frullarlo: i ratti e i topi vengono frullati
interi, mentre le quaglie vengono private della
testa, delle zampe e delle ali prima di frullarle.
Se il cibo preparato in questo modo risulta troppo
secco, vi si può aggiungere un po' di acqua calda
prima di offrirlo ai pulcini. Una volta preparato il
cibo in questo modo esso viene riposto all'interno
di un contenitore e tenuto in frigo. Stare sempre
attenti a mantenere un perfetto igiene. Ovviamente
una dieta così organizzata deve essere preparata
giornalmente.
Regole generali per la gestione alimentare dei
pulcini di rapaci notturni e diurni:
Ø
I rapaci sono carnivori, va somministrata loro solo
carne.
Ø
In genere il cibo viene conservato in congelatore.
Il congelamento inoltre uccide molti patogeni.
Ø
Il cibo viene somministrato morto tranne alcune
eccezioni (riabilitazione e reintroduzione) a
temperatura ambiente.
Ø
Mai utilizzare cibo malandato (scongelato da troppo
tempo –> max 3 giorni in frigo).
Ø
Prima di procedere all’imbeccata è bene immergere i
bocconi di cibo in acqua tiepida (sia per riscaldare
il cibo sia per inumidirlo)
Ø
I rapaci non bevono, ma assumono l’acqua dal cibo,
che per questo motivo deve essere inumidito.
Ø
E' consigliabile preparare il cibo ogni mattina e
quindi conservarlo in frigorifero per tutto il
giorno, così da avere sempre cibo fresco
Ø
Se il pulcino non vuole mangiare, è consigliabile
per le prime volte, non forzarlo a mangiare. La
sovralimentazione è assolutamente da evitare!
Ø
Se il pulcino continua a non voler mangiare anche
nelle successive sessioni di alimentazione, allora
potremo ricorrere all'alimentazione forzata,
aprendogli leggermente il becco con una mano e
infilandogli il cibo con le pinzette usando l'altra
mano.
Ø
Generalmente quasi tutte le specie di rapaci
(eccetto le più piccole come gli Assioli europei, le
Civette, i Gheppi e gli Smerigli) vengono alimentati
4 volte al giorno,
Ø
e riceveranno il loro primo pasto solo dopo 12-14
ore dalla schiusa (perché hanno ancora il sacco del
tuorlo da riassorbire)
Ø
Come orari di riferimento, una generica tabella
alimentare è: una imbeccata alle 08:00 una alle
13:00 una alle 17.30 ed una tra le 22.00 e le 01.00
am. Ricordate però che con le specie più piccole le
imbeccate dovrebbero essere 6-7 al giorno almeno dei
primi giorni di vita.
Ø
Man mano che i pulcini crescono, bisognerà ridurre
la temperatura della mamma artificiale
Ø
A circa 3-4 settimane dalla nascita la maggior parte
dei pulcini di rapaci non avranno più bisogno di
calore artificiale.
Ø
Anche il cibo cambierà con l'età, per le prime 2-3
settimane useremo il misto di carne macinata, ma già
a partire dalla quarta settimana (e per alcune
grosse specie come i Gufi reali anche prima) potremo
somministrare loro dei pezzi interi (per esempio
tagliando una quaglia o un DOC o un topolino in
tanti pezzettini di dimensioni adeguate all'apertura
del becco del pulcino e, ovviamente, alternando
sempre cibi diversi).
Ø
I pulcini molto piccoli impareranno quasi subito ad
aprire il becco spontaneamente per essere imbeccati
Ø
I pulcini più cresciuti tolti ai genitori per essere
allevati a mano invece hanno già sviluppato una
certa paura (“fear response”) verso l’uomo, anche se
minima, e saranno dunque più riluttanti a ricevere
il cibo dalle mani, bisogna dunque provvedere
all’alimentazione forzata almeno per i primi tempi.
Ø
L’alimentazione forzata consiste nell’aprire il
becco del pulcino con una mano (usando il dito
indice e pollice) tenendo il pulcino sulla mano
stessa o poggiato su un substrato se è troppo
grosso, ed alimentandolo con la mano libera.
Fig. 57: Imbeccata artificiale con
pinzette tonde di un pullo di gufo reale
di 3 giorni di età. |
Fig. 58: Imbeccata artificiale di pulli
di Lanario (Falco biarmicus). |
Generalmente i pulcini appena schiusi non vengono
alimentati; bisogna aspettare circa sette ore dopo
la schiusa prima di somministrare la prima razione
di cibo. I pulcini vengono pesati prima e dopo ogni
alimentazione il peso viene registrato in appositi
fogli; questi dati saranno utili successivamente.
Per l'alimentazione vengono utilizzate delle
pinzette oppure dei piccoli sacchetti di plastica
con un buco da cui fuoriesce il cibo quando viene
fatta pressione su di essi. I pulcini possono essere
alimentati sia mentre si trovano sui contenitori
nella mamma artificiale, sia ponendoli in
un'apposita superficie rugosa, che deve essere
tenuta sempre pulitissima, sia tenendoli in mano, ma
in quest'ultimo caso bisogna stare attenti nel
maneggiare il pulcino con cura. Quando è sulla mano
potrebbe accadere che il pulcino rifiuti di
mangiare, ciò è perché esso possibilmente non si
sente al sicuro, quindi bisogna riporlo nel suo
contenitore e alimentarlo lì.
Per quanto riguarda la quantità di cibo da
somministrare normalmente viene dato al pulcino
tanto cibo quanto ne chiede, con l'eccezione dei
falchi sacri e pellegrini mangiano senza controllo
tutto il cibo che viene loro somministrato, andando
così incontro a una sovralimentazione che può
risultare estremamente pericolosa. La cosa
importante da ricordare è che se un pulcino alla
successiva alimentazione ha ancora del cibo nel
gozzo, esso non deve essere alimentato o, al
massimo, gli si deve somministrare solo una
piccolissima frazione il cibo. Ricordiamo infine che
la sovralimentazione uccide di più rispetto alla
sottoalimentazione. Anche in questo caso l’ igiene è
fondamentale: bisognerà pulire tutte le attrezzature
(aiutandosi con un apposito disinfettante) dopo ogni
alimentazione e sostituire tutti i fogli di giornale
su cui sono tenuti i pulcini. Il numero di
alimentazioni giornaliere varia in funzione dell’età
e della specie in considerazione; i pulli di 1-7
giorni di età vanno alimentati ogni 2-3 ore circa
per tutto il giorno, nelle settimane successive
vanno alimentati ogni 4-5 ore fino ad alimentarli
solo 4 volte al giorno circa (7:00, 12:00, 3:00,
11:00) nelle fasi finali della crescita.
In generale comunque si è visto che i pulcini dei
rapaci notturni sono probabilmente i più difficili
da allevare a mano e ciò è dovuto al fatto che essi
non hanno il gozzo e quindi è più facile
sovralimentarli. Inoltre essi hanno spesso diarrea
più facilmente rispetto ad altre specie. Molte
specie di rapaci notturni aprono gli occhi nelle
prime ore di vita e li chiudono successivamente per
riaprirli dopo qualche giorno, quindi, quando essi
devono essere alimentati, bisogna strofinargli il
cibo nel becco in maniera da fare loro capire che è
il momento di mangiare. Uno stimolo ad accettare il
cibo nei confronti dei pulcini, è costituito dall’
imitare il verso della madre (si è visto che
funziona molto bene per esempio con il Gufo delle
nevi).
Dalla esperienza di vari allevatori e centri di
allevamento si è osservato che le varie specie di
rapaci hanno delle preferenze nella maniera in cui
bisogna somministrare loro il cibo: i falconi
preferiscono ricevere il cibo fin dentro la cavità
orale tenendo la testa alta e la bocca spalancata;
tutte le poiane, i nibbi, le albanelle, le aquile,
invece preferiscono vedere il cibo che viene verso
di loro dall’ alto ed essi lo afferreranno
all'ultimo momento e la stessa cosa avviene anche
con gli avvoltoi.
Alimentazione di pulcini di 1-10 giorni di età
•
Si usano principalmente ratti o topi
•
Spellare il roditore, togliere la testa, la coda e
gli intestini
•
Macinare il tutto finemente (con frullatore)
•
Preparare abbastanza cibo per tutti i pulcini almeno
per tutto il giorno
•
Se si prepara molto cibo può essere congelato. Per
il congelamento è bene spalmare il frullato su un
foglio di Domopack così che si possa facilmente
spezzare il pezzo che serve di volta in volta
•
Alimentare i pulcini una volta ogni 2 ore. Regolarsi
comunque sul loro comportamento
•
I pulcini a questa età vanno tenuti al caldo!
Alimentazione di pulcini di 10-15 giorni di età:
•
Cibi da preferire: topi e ratti
•
Prepararli come prima
•
Ma non frullarli. Bisogna macinarli in pezzi un po’
più grossi ma senza esagerare
•
Alimentare i pulli una volta ogni 4 ore e comunque
regolarsi in base al loro comportamento
•
Alcune specie a questa età sono già in grado di
mangiare da una ciotolina. E’ importante sapere se
sono già in grado di farlo per cui è bene lasciare
pochi pezzetti di carne in una ciotolina sempre
disponibili e cambiarli prima che si secchino.
Alimentazione di pulcini di 15-25 giorni di età:
•
A questa età i notturni sono già in grado di
mangiare cibo intero (soprattutto topi e DOCs).
•
Alcuni autori consigliano comunque di spellare i
topi o le quaglie.
•
L’unica eccezione è rappresentata dall’assiolo ai
cui pulli vanno forniti insetti (lombrichi, grilli,
cavallette, camole del miele o farina).
•
Non fornire come cibo animali troppo grossi!
•
L’alimentazione avviene ad libitum ed è bene
lasciare anche un po’ di cibo sempre disponibile ai
pulli.
Restituzione dei pulcini ai genitori naturali
A volte si è costretti a prelevare le uova dalla
coppia e covarle in incubatrice; dopo avere allevato
per un certo periodo i pulcini a mano, può capitare
che sia disponibile una coppia libera per continuare
l’allevamento dei pulli fino allo stadio giovanile
così da evitare problemi di imprinting sugli umani.
Per restituire i pulcini ai genitori o a coppie
adottive, sono stati sviluppati diversi metodi.
Intanto diciamo che quando si vogliono affidare dei
pulcini di un certo valore a una coppia che non ha
mai allevato dei piccoli, si può prima dargli dei
pulcini di una specie poco importante e osservare il
comportamento dei genitori; se tutto va bene possono
essere loro affidati gli altri pulcini.
Alcuni consigli nella restituzione dei pulcini ai
genitori sono i seguenti: a) una volta messi i
pulcini nel nido, stare qualche minuto a osservare
il comportamento dei genitori nel caso di
aggressione. b) non alimentare mai i pulcini prima
di affidarli ai genitori; così essi essendo affamati
pigoleranno e stimoleranno in tal modo i genitori a
imboccarli. c) è importante che nella voliera dove
alloggiano i genitori ci sia un buon punto da cui
osservare dall'esterno il nido con i pulcini. Di
norma non avere paura se i pulcini non vengono
alimentati per molto tempo, anche per più di 35 ore;
essi infatti possono sopravvivere facilmente a tale
circostanza già da quando hanno 14 giorni di età. e)
se i genitori entro 3 o 4 ore non hanno ancora
accettato i pulcini, ciò significa che non li
accetteranno più e dunque bisogna regolarsi di
conseguenza affidando i pulcini ad un'altra coppia
(genitori adottivi), oppure continuando
l'allevamento a mano. Si è visto comunque con i
falconi che è più facile fargli allevare i giovani
pulcini che vengono risposti sul nido. Una volta che
i genitori hanno accettato i pulcini il gioco è
fatto.
Problemi
Se la stanza di allevamento è organizzata bene e se
incubatrici e mamme artificiali sono state
mantenute con il corretto igiene, ci dovrebbero
essere pochi problemi con l' allevamento dei
pulcini. A volte però, nonostante tutte le
attenzioni, può capitare che i piccoli vengano
colpiti da infezioni che molto spesso, ma non
sempre, sono costituite da enteriti.
Quando si presume che un pulcino sia ammalato si
deve intanto isolarlo dagli altri e bisogna
raccogliere dei campioni fecali da fare analizzare
(anche da un laboratorio di pollicoltura).Nel caso
si tratti di infezione, si devono usare degli
appositi antibiotici (per es. Forgastrin, Biosol,
IonAid ecc..).
In generale comunque qualsiasi sia la patologia,
bisogna sempre tenere il pulcino ben caldo,
somministrargli molti fluidi, cercare di
identificare le cause del malessere e maneggiarlo il
meno possibile. Per tirare su il pulcino malato si
può anche provare ad iniettare con una siringa da
insulina, una soluzione chiamata Duphalyte.
Volete
Approfondire questo argomento?
Se volete
imparare di più le tecniche e approfondire i
concetti di questa pagina web,
consultate i
nostri prodotti multimediali, libri e CD
|