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NOME ITALIANO |
Girfalco |
NOME SCIENTIFICO |
Falco rusticolus |
NOME INGLESE |
Gyrfalcon |
FAMIGLIA |
Falconidae |
GENERE |
Falco |
SOTTOSPECIE |
|
PESO |
M: 800-1300 g; F: 1400-2100 g |
APERTURA ALARE |
110-130 cm |
LUNGHEZZA TOTALE |
M: 53 cm; F: 56 cm |
DESCRIZIONE GENERALE |
Il Falco più grande, varia di colore da
quasi bianco a grigio scuro fin quasi al
nero; alcuni immaturi sono brunastri; i
mustacchi sono quasi assenti |
DIMORFISMO SESSUALE |
Nessun dicromismo tra maschio e femmina;
come in altri falchi il maschio si
distingue dalla femmina per la taglia
più piccola |
ALIMENTAZIONE IN NATURA |
Soprattutto uccelli di medie dimensioni,
uccelli marini, anatre e pernici bianche |
HABITAT IN NATURA |
Zone aperte, spesso lungo le coste
marine |
DISTRIBUZIONE IN NATURA |
Estremo nord sia nel Neartico che nel
Paleartico (tundra) |
RIPRODUZIONE IN NATURA |
Non costruisce un nido, depone le uova
direttamente sul substrato di una
nicchia su pareti rocciose o falesie
costiere a picco sul mare; depone
3-4 uova bianco brunastre macchiate di
bruno sossiccio, in una sola covata; le
uova vengono covate per circa 35 giorni
soprattutto dalla femmina; i giovani
abbandonano il nido dopo 46-49 giorni
dalla nascita. |
ETA' DI MATURAZIONE SESSUALE |
M: 2-3 anni; F; 3-4 anni |
FACILITA' DI RIPRODUZIONE |
Medio-bassa; è una specie facilmente
stressabile termicamente, in Italia
difficilmente si possono ottenere buoni
risultati nella sua riproduzione in
cattività. |
FACILITA' DI ADDESTRAMENTO |
Media |
USO NEL BIRDCONTROL |
Nessuno |
USO A CACCIA |
Molto usato per la caccia sia di Uccelli
che di Mammiferi; alcuni falconieri lo
usano per la caccia alla lepre e alla
lepre bianca; gli arabi lo usano per la
caccia alle Hubara |
USO NEGLI SPETTACOLI |
Può essere utilizzato ma ha un costo
troppo elevato per questo tipo di
utilizzo |
NOTE |
E' il Falco e forse il rapace più
pregiato e più costoso, sia per via
della sua mole sia per il colore (la
forma bianca è la più costosa) |
REPERIBILITA' |
Difficile |
PREZZO |
I prezzi sono molto variabili in
funzione di molti fattori; oscillano in
un range che va dalle 5.000-6000 euro
per un piccolo maschio della forma
grigia (la meno pregiata) alle 20.000
euro per una grossa femmina della forma
bianca (la più pregiata). |
RISCHI/DELICATEZZA |
Il problema principale nella gestione
dei Girfalchi in cattività è lo stress
termico: è una specie adatta a climi
freddi e secchi, sia nella
riproduzione in cattività che
nell'addestramento in falconeria lo
stress termico riduce moltissimo i
risultati portando anche fino alla morte
degli individui |
DIMENSIONE VOLIERA SINGOLA |
2,5 x 3 x 2,5(h) m |
DIMENSIONE VOLIERA DA RIPRODUZIONE |
4,5 x 4,5 x 3(h) m |
ALIMENTAZIONE (COPPIA DA RIPRODUZIONE) |
2 quaglie, 2 piccioni, 3 colli di pollo,
7-8 DOCs |
NOTE SULLA RIPRODUZIONE IN CATTIVITA' |
E' preferibile utilizzare individui
imprintati per l'inseminazione
artificiale visti gli elevatissimi costi
di questa specie |
PRODUTTIVITA' IN CATTIVITA' |
Circa 5-6 pulli ogni anno se usate le
tecniche di doppia covata o egg-pulling |
Il Girfalco è
sicuramente la specie più pregiata che si utilizzi
nella falconeria ancora oggi sin dall'antichità.
Federisco II inviava delle spedizioni di falconieri
specializzati nella cattura dei rapaci per catturare
Girfalchi bianchi in Groenlandia ed utilizzava poi i
Girfalchi per la caccia alla Gru o all'Aquila reale.
Il Girfalco però mal
si adatta alla falconeria, e la sua mortalità è
molto elevata oggi come un tempo. Nonostante i sui
costi siano elevatissimi (dalle 5.000 alle 20.000
euro) ancora oggi i falconieri arabi sono tra i
principali utilizzatori di questa specie per la
caccia alle Hubara nel deserto; come è facile
immaginare, una specie adattata a climi freddi come
il Girfalco non sopravive a lungo in un clima
desertico soprattutto se stressato
dall'addestramento. E' anche vero che oggi i ricchi
falconieri arabi tengono sempre meno girfalchi puri,
che sono stati sostituiti dagli ibridi, e usano
voliere enormi e climatizzate, riducendo così la
mortalità degli individui.
Ma anche in climi
meno aridi del deserto, come in Italia o
Inghilterra, il Girfalco soffre di stress
termico; uno stress termico minore, che non provoca
mortalità diretta e immediata che indebolisce
inesorabilmente il sistema immunitario di questa
specie, rendendolo così suscettibile a patologie,
soprattutto respiratorie, come l'Aspergillosi, che
invece non colpisce gli altri rapaci più adattati al
clima temperato. I pochi Girfalchi che sono stati
acquistati da falconieri italiani sono morti nel
giro di poco tempo...I Girfalchi inoltre soffrono
spesso di problemi alle zampe (bumblefoots
soprattutto) a causa del loro peso elevato.
A causa di questa
delicatezza del Girfalco e della sua sensibilità
all'infezione da Aspergillosi, i falconieri sono
riluttanti ad utilizzare ad usare questa specie in
Europa, anche perchè il maggior stress viene causato
soprattutto durante l'addestramento, durante il
quale allo stress termico si aggiunge anche lo
stress alimentare e, in alcuni casi, lo stress
psicologico. A ciò si aggiunge anche in Italia così
come in Inghilterra non ci sono molte prede adatte
per questa specie: in Italia si potrebbero cacciare
solo Fagiani e Germani reali e un rapace stupendo
come il Girfalco sarebbe sprecato su questo tipo di
prede.
Una volta che un
giovane Girfalco viene addomesticato, generalmente
esso si mostra curioso e testardo; il falconiere non
sarà in grado di forzarlo a fare qualcosa che esso
non vuole fare. I giovani Girfalchi addestrati al
logoro mostrano delle capacità di volo e agilità
incredibili, quasi come una farfalla;
successivamente dopo il primo anno di falconeria,
quando avranno raggiunto la necessaria fitness il
falconiere potrà apprezzare la loro reale potenza di
volo. Una potenza tale che permette al Girfalco di
catturare fagiani ma anche anatre in inseguimento
diretto; il Girfalco non ha bisogno di sfruttare
l'altezza di volo e la picchiata per la cattura di
queste prede infatti. A questo punto, sarebbe da
chiedersi quindi perchè usare un Girfalco per
catturare queste prede quando una grossa femmina di
Pellegrino può ottenere gli stessi risultati ma con
una migliore estetica del volo?
I grossi problemi di
salute dei Girfalchi sono stati risolti in modo
eccellente dagli Ibridi: ibridando il Girfalco con
il falco Sacro infatti è possibile ottenere dei
falchi di enorme mole (spesso identica a quella del
Girfalco puro) ma molto più adattati ai climi
temperati (come quello italiano) ma anche a quelli
desertici. Questi ibridi, soprattutto se
reincrociati col Girfalco possono anche arrivare ad
avere un colore completamente bianco, come il più
pregiato Girfalco puro e mantengono la stessa
potenza, agilità e velocità. Ovviamente qui si parla
di ibridi di alta genealogia il cui costo si aggira
tra le 5.000 e le 10.000 euro (generalmente questi
ibridi vengono venduti esclusivamente ai ricchi
falconieri arabi).
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